Foodexp è ormai un evento consolidato grazie alla tenacia di Giovanni Pizzolante che è riuscito a mantenerlo anche durante la pandemia. Questa speriamo sia l’edizione della ripartenza e cade al termine di una stagione che ha premiato il Salento con un’affluenza record.
Si parla un pò di tutto, ma con un omaggio alle categorie che più hanno sofferto e a coloro che si sono distinti per come hanno saputo reagire al blocco e all’emergenza. A seguire una conversazione con Alessandro Pipero, sempre acuto osservatore della ristorazione e dei suoi problemi. Infine una cena di gala, al tavolo con due ex emergenti di eccezione: Paolo Griffa e Francesco Brutto, e anche con due grandi professionisti del Geranium di Copenaghen: Virginia Anne Newton e Mattia Spedicato.
Fiammetta Fadda
Stanislao Porzio è un amico, con lui spesso siamo partner con l’evento di Milano (noi con il nostro festival della gastronomia e lui con Re Panettone). Solo per lui siamo venuti per assaggiare ben 44 colombe! non erano i 44 gatti in fila per tre con il resto di due, della ben nota canzone, ma altrettanto impegnativi. Quasi 4 ore di colombe ben presentate dai ragazzi dell’Istituto Alberghiero Vespucci di Milano che dopo ci ha offerto un pranzo semplice (meno male!) ben eseguito. Questi i pasticcieri delle 10 migliori colombe (assaggiate senza ovviamente conoscerne il nome):
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– Alessandro Dall’Alba – L’Ofelee, via Padre Paolo Arlati 2, Merate (LC)
– Anna Sartori della pasticceria omonima, via Volta 8b, Erba (CO)
– Antonio Daloiso della pasticceria omonima, via Indipendenza 16/C, Barletta (BT)
– Claudio Marcozzi – Pasticceria Picchio, via Traversa Rampolla 2/4/5/8, Loreto (AN)
– Cristiano Pirani – Pasticceria Chocolat, via Cortevecchia 55, Ferrara
– Emanuele Comi della pasticceria omonima, via Cavour 4, Missaglia (LC)
– Gabriele Lolli – Belsito, via delle Rimembranze 29, Serrone (FR)
– Massimiliano Malafronte del panificio omonimo, via Castellammare 162, Gragnano (NA)
– Michele Falcioni – Posillipo Dolce Officina, viale Ceccarini 136, Riccione (RN)
– Salvatore Varriale della pasticceria omonima, via Nuova San Rocco 3 bis, Napoli
La classifica finale sarà svelata nell’evento Regina Colomba il prossimo mercoledì 28
LSDM10, ovvero tanti contenuti in parallelo. Noi gravitiamo sulla sala Blù dove presentiamo Tomas Kavcic, straordinario e sensibile interprete del Collio Sloveno, innamorato anche dell’Italia che si presenta con delle eleganti alici, e poi uno piacevole gnocco mozzarella basilico e pomodoro, per un gran finale con l’ostrica al miele. Poi è la volta di Luca Vissani per parlare anche della sala (prima volta per LSDM) e darci modo di anticipare Emergente Sala del giorno dopo.
Tra le tante associazioni di ristoranti Le Soste si distinguono per la durata – siamo al 35simo anno – e la qualità (c’è veramente l’eccellenza d’Italia e non solo).
Serata di gala a Palazzo Serbelloni con l’entrata di 5 nuovi ristoranti: il “Christian&Manuel” all’interno dell’hotel Cinzia di Vercelli, capitanato dai fratelli Costardi; il Vun all’interno dell’hotel Park Hyatt di Milano, chef Andrea Aprea; l’Inkiostro a Parma, chef Terry Giacomello; La Bandiera di Civitella Casanova (Pescara) chef Marcello Spadone; il Krèsios di Telese Terme (BN) chef Giuseppe Iannotti. A loro sono stati affidati i 5 piatti della cena animata anche dalle numerose premiazioni dove spiccavano il Premioa Beppe Palmieri restaurant manager della celeberrima Osteria Francescana di Modena, assegnato da Cantine Lunelli Trentodoc Ferrari Spumante per la Migliore Ospitalità di Sala, mentre Allegrini ha assegnato il premio alla carriera ad Aimo e Nadia Moroni, mentre il premio all’Innovazione è andato ad Enrico Crippa del “Piazza Duomo” di Alba, direttamente dalle mani di Franco Ziliani della Berlucchi in Franciacorta. Anche il mondo del web è pura innovazione e il premio “Blog dell’Anno” è andato a “Gnam Box” da Champagne Pommery che ha doppiato con il “Premio Experience” alla migliore selezione di Champagne andato al ristorante “La Pergola” di Roma. Premiato anche un vino, la tenuta biodinamica “Mara” scelta dall’Aspi (associazione della Sommellerie Professionale Italiana) direttamente dalle mani del presidente, Giuseppe Vaccarini.
E’ stato un momento d’incontro per tutto il mondo della ristorazione, magari sarebbe bello crearne altri, non solo a Milano…
Un gran piatto quello di Romito e un grande champagne in abibnamento. E’ stato l’acuto del lunch Pommery al Four Seasons, ma anche il resto non ha sfigurato, sia per gli altri champagne, sempre cuvèe Louise, la prestigiosa etichetta di Pommery, sia per i piatti pensati da Vito Mollica: molto buono ed elegante il suo farro autunnale.
Si inaugura il Padiglione del Vino coordianto dal Vinitaly con anche un convegno dedicato al vino nella ristorazione. A parlare 4 noti chef, come Beck, Oldani, Santini, Romito e alcuni colleghi. Presenta Riccardo Cotarella, che presiede il comitato scientifico del padiglione, conduce il dibattito Enzo Vizzari. Dai Cantarelli ad oggi da Colombari al vino italiano nel mondo, si affrontano i vari temi con una carrellata di interventi sintetica e ben descrittiva,
L’evento è seguito, bello, limitato ma questo significa anche che ha un senso di esclusività e raffinatezza. Le Strade della Mozzarella si ripropongono ancora una volta come evento più rappresentativo del Sud e sia lode a Albert e Barbara di riproporcelo ogni anno con poche varianti, ma comunque con aggiustamenti significativi.Speriamo solo che continuino!
E’ sempre un grande successo e quest’anno con il vento dell’Expò in poppa Identità Golose avrà un lungo percorso che inizia con questo Congresso e durerà fino a fine anno. Tanta gente in sala e lungo le corsie degli espositori , tante occasioni per scambiarsi impressioni, ritrovare colleghi lontani, assaggiare prodotti particolari come ad esempio il magnifico culatello di Spigaroli. E domani si continua.