Al mattino gli 8 finalisti cominciano presto la giornata: prima il sorteggio di abbinamento ai vari temi obbligati legati agli sponsor di Emergente Sala e di ordine di esibizione, poi per tutti la prova di individuare gli errori in una carta dei vini artefatta ad arte. Alle 10,30 tutti in sala di fronte alla giuria e al pubblico per rispondere alle domande, partendo dal tema obbligato legato agli sponsor. Una gara movimentata dove i finalisti mettono in luce la loro preparazione e disponibilità. Si dimostrano abili e capaci, anche di rispondere a domande non facili. Finiamo alle 13, e siamo quindi pronti alla prova più importante: il servizio al tavolo.
Francesca Riganati
Invita Citra e ritorniamo sulla Costa dei trabocchi per riassaggiare i loro vini e passare una serata su questo bel territorio poco noto. Un nuovo albergo ci accoglie, bello bianco e pulito: La Chiave dei Trabocchi, e poi si va al Trabocco Pesce Palombo, dalla spettacolare passerella per vivere un ambiente veramente suggestivo sospeso sull’acqua. I vini quelli di Citra, ancora forse poco noti nel mondo Horeca, ma di sicuro interesse. Serata con il vertice alla guida del consorzio di cooperative: il Presidente Valentino Di Campli, il direttore Filippo D’Alleva e lo staff tra cui l’infaticabile Simona D’Alicarnasso.
DOL d’origine laziale, è l’iniziativa, il logo e il (grande) negozio che Vincenzo Mancino ha creato per difendere e diffondere i prodotti della regione. Non contento ha supportato la creazione di alcuni ristoranti chiamati Pro Loco per mettere in pratica, e cioè nella ristorazione, le sue idee. Pro Loco Pinciano è gestito con successo dai bravi fratelli Pierini, e in questo nuovo Pro Loco Farnesina, alle spalle di Ponte Milvio, si affida alla passione ed esperienza di Francesca Riganati, che in tanti anni ha portato al successo le scuole del Gambero Rosso e che si merita rispetto e lode.
Piove, e anche tanto qui a Roma, e puntuali arrivano le polpette. Un giorno scriveremo un libro sulla superiorità tecnica e gustativa della polpetta rispetto all’hamburger, e questo locale ne è un esempio lampante: 12 tipi di polpetta per accontentare una varietà di sapori, ingredienti, salse di livello grazie a fornitori di rispetto scelti con cura, a cominciare dall’ottimo pane croccante (altro che le scivolose brioscine di tanti hamburger che se la tirano in giro per l’Italia!) Dietro c’è la consulenza di Dario Tornatore, modesto e valente chef della Capitale.
E meno male che siamo in crisi e che lo shopping natalizio è un flop. Roma non sembra accorgersene ed è un fiorire di nuovi locali, ambiziosi come il Vivavoce dei Iaccarino inaugurato la settimana scorsa, enorme come questo Portofluviale che si apre ufficialmente domani. Posto a metà strada tra il Gambero Rosso e Eataly sembra voglia confermare che il futuro del Food romano sarà nel quartiere Ostiense.
Si è presentata ieri al Campidoglio la Rome Restaurant Week, anche se la “week” operativa sarà quella della seconda settimana di novembre quando tutti i ristoranti che avranno aderito (se ne prevedono un’ottantina), offriranno a chi si prenota nel sito online una cena a prezzi concordati (secondo la classe del ristorante da 25 a 55 euro). Un’occasione per fare anche uno scambio di idee sulla ristorazione romana con gli chef presenti. Poi un cocktail sulla terrazza dell’Hotel Esedra (Boscolo Hotel), dove qualcuno si è anche scatenato nel ballo.
Tradizionale e frequentatissima come sempre la cena delle 3 forchette del Gambero Rosso. Ormai le discussioni sui ristoranti sembrano scemare, fa più scalpore la classifica delle pizzerie che un tempo nessuno prendeva nemmeno in considerazione. L’ultimo tabù è sfatato, la pizza migliore (secondo il GR) non è più a Napoli (personalmente mi dissocio). D’altronde da quanto tempo nessuno cita più Bologna per le fettuccine? ……Roscioli e Dandini, resistete con la gricia!