I ristoranti hanno tutti sofferto per la pandemia, ma chi sta in un albergo di lusso nelle città d’arte d’Italia ha sicuramente sofferto ancora di più. E’ stato forse il segmento più colpito e ancora adesso deve confrontarsi con un turismo che molto lentamente sta ripartendo al contrario di altre località, al mare o in montagna che hanno prospettive sicuramente più rosee. Ci vuole ottimismo fiducia e coraggio, nell’attesa di riaprire il ristorante gourmet (previsto a settembre), Francesco Apreda è ben attivo sulla splendida “Terrazza” dell’Hotel Pantheon con vista a tu per tu con la cupola di Sant’Ivo di un altro Francesco, il Borromini. Un Francesco minore? direi di no a giudicare dall’elegante ricciola e dall’ottimo pollo tandoori uno dei nostri piatti del cuore!.
Francesco Apreda
Gli incontri on line con i nostri sponsor, giornalisti ed ex Emergenti Chef continuano. Questa volta ospiti del Webinar 2020 Rocco e Priscilla Lutrario di Cibaria Srl, Francesco Apreda ( Idylio by Apreda at Pantheon Iconic Hotel ) , Roberto Allocca ( Ristorante Marennà , Feudi di San Gregorio ) . I 5 già Emergenti ( Rocco Santon Patron Chef del Ristorante Noir, Luigi Destino Patron Chef di Destino Ristorante, Tommaso Calonaci chef di La Buona Novella al Grand Hotel Minerva, Tommaso Zoboli Sous Chef di Pascucci al Porticciolo e Attilio De Sanctis junior Sous Chef di Zunica 1880 ) hanno preparato per l’occasione delle ricette con i prodotti inviati da Cibaria. Protagonisti dei piatti sono il Pecorino Romano D.O.P – Selezionato e affinato da Cibaria srl e il Guanciale stagionato a bassa salinità della linea “I Salumi di San Rocco”.
Le ricette che i nostri ex Emergenti Chef hanno proposto per questo incontro web sono: Bottone di guanciale cotto sulla griglia, glassato con una salsa di pecorino romano dop infuso nel fieno ed un fondo di rosmarino, foglie di cumino e pimpinella di Attilio De Sanctis; Conchiglioni in farcia di pecorino romano dop e guanciale San Rocco, su crema di Talli di Zucchine e Polvere di peperone Crusco di Luigi Destino; “Vignarola Estiva”, un panna cotta al pecorino romano dop con insalatina estiva di fagiolini, borlotti freschi ed aneto, fichi e acqua di pomodoro e guanciale croccante di Tommaso Calonaci; Vellutata di pecorino romano dop, guancia di maiale brasata e polvere di guanciale di Rocco Santon; “Carbonara in 2 servizi. Riflessione sul tempo” ovvero pappa reale di guanciale e pecorino, proteina di pecorino romano dop soffiata, maionese di carbonara e polvere d’alghe di Tommaso Zoboli.
L’occasione era particolare, il nostro anniversario. Lorenza ed io abbiamo un debole per l’India e la sua cucina e qui a Roma per Francesco Apreda che ha avuto una lunga esperienza a Mumbai e conosce bene il mondo delle spezie. Come dire ci andava il pollo al curry e abbiamo quindi puntato alla terrazza del Pantheon dove è istallato un forno tandoori. Morale siamo finiti nel più sofisticato Idilyo e dobbiamo dire che ci ha fatto ovviamente piacere. Non a tutti piacciono le spezie e quindi magari non piacerà a tutti questa cucina così particolare (comunque nel menù ci sono varie tipologie di proposte per più generi), a noi, come già detto, piace. E abbiamo trovato un Apreda in ottima forma, con solo qualche eccesso di complicazione della ricetta, dagli ottimi stuzzichini iniziali alle puntarelle e alici eccelse, dal sashimi alle linguine spiazzanti per la sottolineatura acida. Il piatto meno interessante? il sanpietro, e sui dessert abbiamo apprezzato il lavoro della giovane pasticcera. La sala è una bomboniera di lusso che un giovane servizio rende piacevole e con un tocco umano.
Un grande prodotto italiano si presenta alla stampa romana: il Prosciutto di San Daniele. L’occasione è il nuovo regolamento, più preciso e stringente e la cosa non può che farci piacere. Siamo nel bel Palazzo Rospigliosi, cucina Francesco Apreda e quindi la cena non può che essere buona Ed infatti lo è con una perla: il risotto alla cipolla rossa con prosciutto di San Daniele, un piatto da ricordare.
Falsi d’autore, un modo goloso per ricordare tre grandi chef del passato attraverso tre loro ricette storiche interpretate da grandi chef del presente. Così domenica a Excellence con Gianfranco Pascucci abbiamo ricordato la grandezza semplice e gentile di Angelo Paracucchi, con Anthony Genovese la genialità di Alain Chapel un vero precursore di tanti generi, con Francesco Apreda Olivie Roellinger, un grande sognatore, un animo sensibile, il primo forse ad aver gettato un ponte tra la cucina d’oriente e occidente.
Tutti a Piacenza per onorare le stelle Michelin. Tante le novità, alcune dolorose, come la perdita (da due a una stella) per due ristoranti storici come il Sorriso di Soriso e Vissani di Baschi. A loro va il nostro primo pensiero. Poi il secondo a chi ha trinfato: Enrico Bartolini, il nuovo che avanza a tutta velocità, secondo noi meritatamente. Il terzo pensiero è per le due stelle in Italia: dovrebbero rappresentare tra l’alta fascia della ristorazione italiana e sono un numero limitato. Erano già poche prima, ora sono anche di meno, doppi complimenti quindi a Mammoliti e a Doanto Ascani che hanno centrato l’importante traguardo. Chiudiamo salutando i tanti ex emergenti che hanno ottenuto la stella quest’anno, Gorini, De Santis, Puleio, Griffa, Raciti un grande abbraccio a tutti voi.
Wine Net, ovvero sei cooperative del vino unite in un progetto comune. Si sono presentate a Roma al Festival della Gastronomia e poi in giro in sei ristoranti selezionati. Siamo passati da Giulia, del bravo chef Pierluigi Gallo e alla Terrazza Divinity del Pantheon Hotel Iconic Rome per assaggiare due ottimi piatti (un grande pollo tandoori) di Francesco Apreda, ben abbinati a queste etichette che si distinguono per il buon rapporto prezzo qualità
La Terrazza Divinity è il nuovo ristorante di Francesco Apreda al The Pantheon Iconic Rome Hotel, 5 stelle nel cuore del centro storico. Lo chef di origini campane, ben noto al pubblico di Roma dopo 16 anni investiti alla guida dell’Imàgo presso l’hotel Hassler di Trinità dei Monti, ha trovato sinergia con la catena di boutique hotel Tridente Collection inaugurando la nuova collaborazione. Per un ‘tocco’ di dolce vita romana, basta salire al sesto piano dove si trova Dinivity, una terrazza panoramica tra le più belle della città, da cui è possibile ammirare le 7 cupole più famose della capitale sorseggiando un drink comodamente seduti su uno dei tanti confortevoli divanetti e poltrone di design della zona lounge bar. E per chi alla vista vuole unire anche il ‘gusto’ ecco che proseguendo sul rooftop si accede al dehors di Divinity ‘restaurant’, che si estende poi anche all’interno in un’elegante sala in cui dominano elementi in ottone e marmo, ed è qui che è possibile assaporare le innovative proposte di chef Francesco Apreda, un nome noto nel firmamento gastronomico. Chef Apreda, napoletano d’origine, romano d’adozione e cittadino del mondo con esperienze in Europa e in Oriente, ha lanciato un nuovo format culinario all’insegna della convivialità a tavola. Al Divinity Restaurant si possono infatti gustare una delle Spezial Pizza preparate nel forno a vista in terrazza, scegliendo tra l’impasto a base di semola e poi servita tonda a spicchi, o quello integrale, quadra e al taglio. Per gli amanti della pasta, le reinterpretazioni della Amatriciana, Carbonara, Cacio e Pepe, Puttanesca e Scoglio vengono servite al tavolo pronte per essere condivise, così come il Thook, lo spiedo con cottura tandoori ma con prodotti del territorio, ma anche diverse proposte di Mozzarella di Bufala, tra cui immancabile “38°” di Chef Apreda, e di Carpacci di Pesce preparati rigorosamente al momento al Kore Food Bar (il cui nome è una fusione tra il “cuore” napoletano dello chef e le influenze internazionali). E per finire i Dolci in Vetrina realizzati dalla della giovane Pastry Chef Edvige Simoncelli, un’irresistibile selezione di piccola pasticceria da scegliere direttamente dalla vetrina.
Siamo in tanti convenuti qui per la 42sima edizione della guida Espresso, tanti anni a testimoniare un percorso ricco di contenuti. Secondo Enzo Vizzari, il curatore da tanti anni, viviamo un periodo meno scintillante di qualche anno fa, con meno “geni” e un buon talento medio, insomma sono sempre gli stessi i primi della classe. Forse io sono più ottimista: vedo tanti giovani in gamba affacciarsi e fare i primi passi in questo settore. Però è indubbio che il successo dipende non solo dal talento e dalle caratteristiche individuali, ma anche dalle circostanze favorevoli. E sono meno ottimista sul percorso della nostra Italia di questi anni.
In giro per Taste approfittando di una piacevolissima serata romana, ventilata e fresca. Un giro piacevole anche perchè quest’anno c’è veramente forse il meglio della ristorazione capitolina, quindi un giro di assaggi senza rischi che in effetti non ci sono stati. Su tutti le ottime polpette di Francexco Apreda per le quali avrei rinunciato alle PorzioniCremona, ma, ripeto, anche tutto il resto decisamente buono (solo in parte riprodotto in questo post).