Una Locanda storica famosa negli anni ottanta e novanta di fine millennio (stella michelin per tanti anni): La Locanda di Beppe e Beppe era in realtà Giuseppe Firato intraprendente oste che con la moglie Carla Comollo, in cucina, aveva creato un locale di gran successo. Lui è morto, la moglie Carla ancora ogni tanto cucina, ma la Locanda continua la sua lunga storia e anzi ripunta in alto con la nuova proprietà e la nuova conduzione della ristorazione che è in mano a Enrico Bartolini, attivissimo protagonista degli ultimi anni. In cucina è arrivato un giovane chef, trentenne, ma di densa e importante carriera alle spalle (da Andoni a Gauthier e tanti altri ancora). Lo stile è fresco e contemporaneo, e la prima parte della cena ci ha subito conquistato con dei piatti di pochi e centrati ingredienti, molto green e sostenibili come oggi giustamente si richiede. Una cucina leggera ed elegante, interrotta da un risotto fin troppo carico di sapori e dai ravioli un pò leggeri di sfoglia. Poi si risale con degli ottimi spaghetti ben contrastati e si finisce bene (ma non quanto era stato messo in mostra all’inizio) con dei dessert piacevoli. In conclusione qui si mangia cominunque ad un ottimo livello, pur essendo la brigata operativa da pochi mesi. Tutto lascia prevedere che il livello migliorerà ulteriormente come la qualità e la potenzialità dello chef suggerisce. E noi avremo un motivo in pià per ritornare in questo posto che ben conoscevamo.
Francesco Palumbo
Sufmature Gourmet è il nuovo piccolo locale di Francesco palumbo al centro di Cassino. Però d’estate si trasferisce giustamente in questo posto ben più verde e ameno alla periferia della città che gli consente spazi ampi e fresco la sera. La cucina di Francesco è solida, ben centrata sul gusto, prudente (pochi piatti, ma curati). Meglio gli antipasti del primo, ma la nota un pò dolente sono stati i tempi lunghi di attesa. Però crediamo che Francesco si stia organizzando sempre meglio in questo nuovo spazio e quindi l’evoluzione sarà con ogni probabilità positiva ed interessante.
Ed ecco alcune immagini della gara. Penso siano belle, ma è difficile trasmettere la grande bellezza del contesto, la serenità del tramonto, la magia delle luci, la vivacità delle scintille, il tempismo dei cooncorrenti che hanno rispettato perfettamente i tempi di preparazione e servizio (ben 18 concorrenti in meno di tre ore!). grazie veramente a tutti per l’impegno e la professionalità dimostrata. E non era facile cucinare in così poco tempo senza aiuto delle attrezzature praticamente radici ed erbe.
E continuano le maratone degli assaggi con il “pranzo delle promesse” nel ristorante di Gennarino, per pochi invitati, ma sono tanti sempre in cucina. Ci accoglie un festival di assaggini come aperitivo, tra i quali spicca un buon “mini stone”, un minestrone di radici di Giulio Coppola, e poi a tavola per i piatti serviti. Arriviamo a completare i primi, cediamo sui secondi e sui dessert. Piatti buoni, tra i quali la piena lode va’ all’ultimo assaggio, i ravioli di Gorini, di eccelso equilibrio.
Esdra occupa uno spazio di rilievo nella storia dell’Antica Giudea, ed è anche Santo per la religione cattolica. Al suo nome è dedicata la Contrada e questa bella tenuta. Poche camere confortevoli, un bel centro benessere, una elegante piscina e un ampio prato relax completano l’accoglienza alla quale poi si aggiunge la tenuta vera e propria della quale parliamo in altro post. Erika, in rappresentanza della proprietà, accoglie con un sorriso e in cucina è Francesco Palombo, giovane, ma ben impostato nonostante le poche importanti esperienze alle spalle, e questo significa solo che ha predisposizione e che sarebbe un peccato che non investisse ancora un poco per far crescere il suo bagaglio tecnico. Il cestino di pane è già al top, il resto scorre piacevolmente con il risotto che merita la lode, mentre l’altro primo risulta troppo stratificato. Ma l’altra cosa di rilievo è la produzione interna dell’Azienda che al nostro arrivo non era ancora entrata a regime e che verosimilmente darà ulteriore slancio e caratterizzazione alla linea di cucina.