Con una “A” all’inizio sarebbe perfetto, ma pure senza la A il gruppo Ragosta si presenta attraente, omogeneo ed agguerrito. Non sono tanti alberghi, solo 3 al momento, ma come dicevamo ben assortiti e omogenei. Li accumuna il fatto di trovarsi in bei posti (Roma, Costiera Amalfitana e Taormina), di essere a 5 stelle, di curare la cucina. ed è proprio quest’ultima a vera protagonista di una serata ben costruita, anzi esemplare sotto questo punto di vista. Raramente abbiamo visto buffet così curati e disposti con la qualità garantita dall’esecuzione diretta di fronte ai tuoi occhi e con un’abbondanza di proposte rispetto al numero di invitati decisamente inusuale. Pochi credo, e noi tra questi, sono arrivati ai dessert, anche questi offerti in larga copia. Ricordiamo i nomi dei tre bravi chef: Simone Strano di Palazzo Montemartini a Roma, direttore Marco Luzzetti, Francesco Russo dell’Hotel Raito di Vietri direttore Fabrizio Rizza, e Cristhian Busca de La Plage di Taormina direttore Gianluca Taglialegne. Presente alla serata Giuseppe Marchese, direttore generale del gruppo e Lucilla De Luca ufficio stampa.
Francesco Russo
Un bel locale davvero, sia per la posizione in alto tra i Sassi, con bella vista sull’incredibile palcoscenico di Matera, sia per l’ambiente ricavato nella bella villa padronale ora aperta l’ospitalità. Varie sale per l’accoglienza e la cena, una centrale di indubbio respiro con soffitti alti e nobile atmosfera. A gestirla due giovani, Michele Castelli in cucina con la sua compagna Virginia, esperienza anche alla Francescana, e in sala Francesco Russo (esperienza anche da Crippa e Bottura) con i due ancor più giovani Giuseppe Di Stasi e Claudio Giannuzzi. Un locale che si capisce subito vuol puntare in alto, d’altronde la città si appresta a divenire Capitale Europea della Cultura con un turismo internazionale in costante aumento tutti gli anni, e un locale come questo attrarrà tanti appassionati golosi. La cucina si destreggia bene, Michele è giovane ma già ci sembra chef completo. La banale e consumata tartara di tonno diventa un leggiadro ricamo e il menù prosegue sicuro con due ottimi primi (soprattutto i tortelli) e due ottimi secondi (sopratutto gli gnummeridd). La caduta è solo nel finale con due dessert un pò spenti e sotto tono. Ma una citazione importante va alla sala, tra le migliori di tutto il Sud. Francesco Russo dalla sua Locandiera di Bernalda (semplice e corretta trattoria di paese), è andato in giro tra locali celebri ed ha anche del suo, una verve eccezionale che si aggiunge all’esperienza acquisita. E’ veramente piacevole dal nostro tavolo vedere come tiene sotto controllo la sala, aiutato per altro da due giovani in gamba come Giuseppe Di Stasi e Claudio Giannuzzi, quest’ultimo già conosciuto (e bene) a Emergente Sala.