Non dubitavamo conoscendoli, ed è stato un piacere averne la conferma. La pizzeria dei Fratelli Salvo è un bell’esempio di come dovrebbero essere le pizzerie cosiddette gourmet con ampi spazi, anche dietro le quinte, con un grande senso di ordine e pulizia, con arredo non vernacolare ma curato, con attenzione ai vini, alle birre ed al servizio. C’è tutto questo e anche di più come la buona illuminazione e l’acustica sotto controllo. Venendo poi alla parte gastronomica c’è l’usuale attenzione ai prodotti, e la riproposta nel menù dell’offerta della pizzeria madre, a San Giorgio a Cremano. Devo dire che la crocchetta di patate c’è parsa buona ma non sublime come ce la ricordavamo, e abbiamo trovato meglio la margherita della pizza con polpette di ricotta a cui manca un pò di sprint.
Francesco Salvo
I Salvo a San Giorgio a Cremano
I due fratelli Salvo sono ormai noti in tutta Italia. Vengono qui anche da lontano per assaggiare le loro pizze. In effetti sono stati bravissimi, c’eravamo qualche anno fa all’apertura e oggi vediamo come l’arredo sia stato quasi consumato dalle migliaia di clienti (un rinnovo è già programmato). Sono stati tra i primi ad abbinare alla pizza birra e vini di qualità, ad accettare le prenotazioni, a curare il servizio. Tutte cose che sembrano oggi quasi scontate grazie alle ormai numerose pizzerie gourmet che sono spuntate ovunque, ma un tempo non era così ovvio. Riassiaggiamo la celebre cosacca, ma quella che ci conquista questa volta è la pizza ai sei pomodori, buona anche quella con i friarielli che avremmo preferito però più decisa e piccante.
I Salvo a San Giorgio a Cremano
Ben venga un pò di antagonismo, se poi i risultati sono questi. C’è aria di competizione tra i “big” della pizza in Campania, ma chi vince è il cliente che può ormai scegliere tra una serie di locali che fino a pochi anni fa si potevano solo sognare. I due fratelli Salvo, il terzo è a Napoli e anche lui non scherza, hanno messoin piedi un locale da prendere come esempio: ampio e luminoso, due forni a legna ambedue a vista, come anche la postazione del fritto, toilette pulite, scelta tra sala e veranda, e soprattutto una scelta del bere di assoluto pregio e competività. C’è l’enomatic per i vini a calice con una selezione di assoluto rispetto, e ancora una bella carta di etichette, birre artigianali italiane ed estere. Insomma fanno sul serio e ovviamente fanno bene anche la pizza: quella che ci ha sorpreso è un’insolita con cipollotto e caciocavallo, preceduta da una crocchetta di patate che da sola merita la visita.