Si inaugura il Padiglione del Vino coordianto dal Vinitaly con anche un convegno dedicato al vino nella ristorazione. A parlare 4 noti chef, come Beck, Oldani, Santini, Romito e alcuni colleghi. Presenta Riccardo Cotarella, che presiede il comitato scientifico del padiglione, conduce il dibattito Enzo Vizzari. Dai Cantarelli ad oggi da Colombari al vino italiano nel mondo, si affrontano i vari temi con una carrellata di interventi sintetica e ben descrittiva,
Francesco Zonin
Vinitaly all’impronta dell’ottimismo con il dollaro svalutato e l’Expò alle porte. I politici poi hanno scoperto da tanto che il vino alla fine fa immagine e cassa, e qui a Verona non manca nessuno di quelli che contano nel settore. Curiosamente il via e il brindisi ufficiale vengono fatti nell’Oltrepò Pavese, un territorio ad altissimo potenziale finora poco espresso. Un brindisi pieno di aspettative, sperando che l’Expò le confermi, ma questo lo sapremo a breve.
Arriva la primavera e puntuale il Vinitaly con il suo fascino e i suoi problemi. Il clima (non solo quello meteo) è disteso, il vino si vende bene e sono tutti ad inseguire l’estero. I vignaiuoli italiani per sopravvivere viaggiano sempre di più e pensiamo sia un bene. Grande festa in Franciacorta con gli amici di Intravino, ottimo pranzo pe riabbracciare Piero Bertinotti, e chiusura con le bollicine straordinarie di Heidsieck importato da Philarmonica di Guido Folonari. Grazie infine a i tanti amici che abbiamo incontrato in questa prima giornata.