Un agosto tranquillo di pane e formaggio, da mia sorella Teresa a Meribel, come dire pain de campagne e Beaufort (il formaggio d’alpeggio della Savoie), a Monterotondo Marittimo, pane di Lorenza e Comtè (portato dalla Francia, ma c’è anche un ottimo pecorino locale). In ambedue le località fresco e tanta pace, ringrazio sorella e Lorenza.
Franco Martinetti
Uno stabilimento un pò anomalo quello del Pastificio dei Campi, in quanto comprende un annesso ormai ben conosciuto ai gourmet. Qui di tanto in tanto Giuseppe Di Martino, funambolico imprenditore della pasta, organizza cene private ad invito che sono tra le più note del settore. In questo ci ricorda un altro grande amico, Franco Martinetti, che soprattutto negli anni novanta di tanto in tanto organizzava cene da ricordare invitando i suoi amici. Se Franco amava chiudere con l’Armagnac dell’anno di nascita, Giuseppe ama lo champagne e, dobbiamo dire, non lo nasconde. L’altra sera a esibirsi era Alessandro Ciriello, giovane chef belga di origine italiana de L’Horizon di Chaumont-Gistoux, coadiuvato dall’immancabile Peppe Guida. E abbiamo assaggiato dei primi molto interessanti con qualche cuto tra cui non posso non citare almento gli ziti rotti con le verdure dell’orto di Peppe a Montechiaro. Di certo straordianria è stata la sequenza di champagne con delle chicche che solo GIuseppe Di Martino (e pochi altri) conoscono. Ma altrettanto straordinario è il contesto ed il coinvolgimento che GIuseppe riesce a trasmettere ai suoi ivnitati. Grazie Giuseppe delle tante belle parole!
Non li contiamo i Bocuse d’Or della nostra vita, come edizione europea è però la prima volta dell’Italia. Crediamo di aver non poco contribuito a portare questo evento a Torino ed è per noi un’emozione entrare nell’Oval e sentirlo vibrare per il tifo di tanti appassionati. Ieri il primo giorno di gara, con dieci nazioni, di sotto riportiamo qualche foto. L’impressione è ovviamente positiva: c’è tensione, c’è l’atmosfera della gara, ci sono tanti team che rappresentano il meglio dell’Europa del cibo. Tra le annotazioni positive il bel campo di gara articolato con varie terrazze e doppia tribuna (quella dei VIP e del ristorante e quella dei tifosi), e l’aver coinvolto molti nostri bravi chef a vivere la competizione e a partecipare alla presentazione dei vari vassoi e piatti di gara. Oggi è il giorno dell’Italia, in campo Martino Ruggieri, tiferemo per lui, se lo merita, e pensiamo che mai come questa volta l’Italia è in grado di fare bella figura.
Torniamo sempre volentieri all’ All’oro. Una piccola bomboniera dei Parioli dove si respira un’aria di sana professionalità in sala (brava Ramona) e in cucina per opera di Riccardo di Giacinto. Lui è giovane, grande, pacato, prudente. Ogni volta sorprende con qualcosa di nuovo e di buono, ma non dimentica e ripropone anche il buono degli anni precedenti. Se la sala è piccola, la cucina lo è ancora di più e quindi bisogna avere il giudizio della misura, non l’ ansia dello strafare.