Franco Roi, con il figlio Paolo, ci dimostra ogni volta che quando c’è la creatività e ci sono le idee, si riesce a smuovere qualsiasi cosa, anche mercati consolidati e apparentemente statici come quello dell’olio d’oliva. Con altri amici si sono inventati per l’appunto il gin alle olive taggiasche. Non deve essere stato facile, ma alla fine, dopo alcuni tentativi ecco un nuovo e ottimo distillato, ben bilanciato nella sua entrata classica al ginepro con un retrogusto finale dove appare in perfetto equilibrio la nota dell’oliva taggiasca. Non è solo uno sfizio, ma la chiave per entrare in nuovi mercati, per allargare l’interesse e la curiosità del pubblico verso l’oliva taggiasca. Complimenti a Franco e al suo figlio Paolo che in prima persona è coinvolto.
Franco Roi
All’interno della valle Argentina c’è Badalucco, un piccolo paese che è un gioiello, dove c’è anche uno dei frantoi più noti della Liguria, quello di Franco Roi. Non solo produttore di un grande olio, ma la sua attività poliedrica è ormai anche una vetrina per tanti prodotti liguri artigianali di nicchia che porta in giro per il mondo grazie anche alla forte collaborazione con Eataly e al nuovo punto vendita con frantoio didattico e ristorante di specialità liguri da poco aperto al Fico di Bologna. Ma anche se va in giro per il mondo Franco Roi ha il cuore a Badalucco, dove tra l’altro ha aperto L’Adagio, un delizioso piccolo relais di grande charme con la spa. E quando passiamo da queste parti è un piacere venirlo a salutare, annusare l’aria che sa ancora di olive appena frante, portare a casa un paio di bottiglie di “oro verde” direttamente dalle mani di Franco è un piacere…che non ha prezzo!
FICO, il grande parco agroalimentare di Bologna si presenta da Eataly a Roma. In particolare viene presentata la ristorazione che accanto alle 40 attività agricole previste giocherà un ruolo importante. Decine di punti di ristoro disseminati lungo gli 8 ettari del parco, chioschi, caffè, e ben 16 ristoranti tra i quali spiccherà quello de Le Soste gestito da Enrico Bartolini, che vedrà la presenza di molti chef famosi del circuito de Le Soste (ben 85 ristoranti tra i migliori d’Italia e non solo). Siamo con Franco Roi e Giuseppe Di Martino, e ricordiamo quindi la loro partecipazione nel progetto con il ristorante tipico di cucina ligure (Roi) e un innovativo ristorante di pasta (ovviamente Di Martino) del quale ancora non si conoscono i dettagli ma che sarà una sorpresa!
Cresce in qualità ma anche in quantità l’olio di Roi. Quattro generazioni con l’ultima quella di Franco, e la nuova è già al suo fianco, che possono essere orgogliose dei risultati raggiunti. Un olio tra i più conosciuti ed apprezzati, in tutto il mondo, e che è tra i più noti nell’alta ristorazione e tra gli appassionati.
Un vero presepe è Badalucco, e il miglior posto per vederlo è giusto di fronte dall’altra parte del fiume scavalcato dall’antico ponte. Poche camere e una piccola spa completano un quadro praticamente perfetto, grazie alla famiglia Roi che ha saputo così bene riqualificare quest’angolo di case antiche.
Tante le cose positive di quest’Expò: la bellezza dei padiglioni, la diversità degli stili, la vivacità dei messaggi, la varietà delle cose e dei sapori presentati, la tanta gente in visita, l’interesse e l’attrazione che il cibo offre. Bisogna camminare e molto, ma ci sono anche tante panchine, tanti luoghi per riposarsi e prender fiato. E’ caro? non ci sembra, un caffè costa un euro, qualche panino un euro di troppo, ma ben di più costerebbe a via della Spiga. Le osterie e i tanti buffet offrono tante alternative per sfamarsi con un prezzo corretto. Quelle di Eataly hanno piatti sui dieci euro, il bellissimo supermercato del futuro della Coop permette di fare la spesa di ottimi prodotti a prezzi competitivi. Non ci sembra tanto per uno spettacolo come quello che l’Expò offre quotidianamente. Cose che non vanno? i Lockers per riporre borse e computer ci saranno, ma non sono indicati e nessuno sembra sapere dove sono. Il servizio navette è pure poco pubblicizzato, le colonne interattive delle informazioni sono già in molti casi fuori servizio, la chiusura alle 23 obbliga, visto gli spazi, a terminare eventi e programmi entro le 21.30.
Cristiano Tomei non solo è un bravo chef, ma anche un trascinatore grazie all’ empatia, carica e passione che riesce a trasmettere conquistando chi lo ascolta. E non è solo capacità di comunicazione, ma anche ottima tecnica e palato giusto, quello che ci vuole per fare piatti come il suo riso (non risotto) con olio e foglie di olivo al profumo di tabacco. E dopo di lui gli chef francesi hanno confermato al loro professionalità e i due chef italiani, Servetto e Tesse, l’amore per questo territorio così ricco di prodotti. Si chiude l’evento, ci diamo già appuntamento per il 2016, grazie alla crescente condivisione e partecipazione del pubblico e dei produttori.
La qualità della vita è il cibo. Non è così ma certo che se mangiamo bene vivremo meglio. E sono in tanti a Tuttofood a proclamarlo. Fiera di successo, e la vicenda Parmalat sicuramente non giova all’immagine del Cibus.