Un piccolo borgo in un ansa della vallata lì dove l’Oxentina confluisce nell’Argentina. Camere e spazi curati, ma sorprendente è la prima colazione. Un esempio di come valorizzare il territorio, un esempio da mostrare nelle scuole, un esempio che dovrebbero vedere le migliaia di alberghi che accolgono i loro ospiti al mattino con pane congelato e sottilette.
Giancarlo Borgo
Una sala accogliente, molto calda anche quando il caminetto è spento e a ricevere una simpatica coppia: Gigi Prevedini e Tiziana Oliva. Pian piano hanno costruito ampliato ed abbellito il piccolo borgo, che ha anche camere orto e piscina, e ricevono con grande cortesia i clienti che sempre più numerosi arrivano. In cucina è il giovane Giancarlo Borgo, che diligentemente interpreta il territorio: meglio i vari antipasti dei ravioli, molto curati anche i dettagli (il pane, le sfiziosità, la pasticceria).
Intensa la seconda giornata che ha avuto fortunatamente anche un clima migliore. Molta la gente che ha seguito con interesse le esibizioni dei tanti chef presenti che hanno intepretato l’oliva taggiasca con tante soluzioni diverse. Apprezzatissimi gli interventi degli chef venuti da lontano: la creatività di Terry Giacomello, la precisione di Ichikawa, la serenità di Eugenio Boer, la personalità di Luigi Taglienti. Ma anche gli chef locali si sono fatti valere, dall’umile e bravo Rebaudo un vero artigiano del gusto di Badalucco, alla classe di Giorgio Servetto, alla passione di Manuel Marchetta, e alla praticità di Cannavino. Chiusura con bel brindisi e arrivderci al 2017, con altri chef e forse qualche sorpresa.
Prima giornata di Meditaggiasca con la nuova tensostruttura che si dimostra funzionale. Non aiuta il tempo con una pioggia fastidiosa che di certo non incoraggia il pubblico, ma la sequenza degli chef accende l’interesse dei presenti che seguono con puntualità tutte le esibizioni, intervallate dalle presentazioni dei produttori ed espositori. In contemporanea alla fondazione Roveri l’Oro di Taggia organizza una serie di appuntamenti, un bel convegno sugli aspetti salutistici prima e nel pomeriggio la presentazione di un libro.
E’ forse la migliore struttura della Valle Argentina, con alcune camere e uno spazio esterno ed interno caratteristico e funzionale. Una bella ruota del vecchio mulino accoglie il visitatore, l’acqua deriva dalla confluenza dei due torrenti Argentina e Oxentina, le macine sono accanto. In cucina è il bravo e modesto Giancarlo Borgo, che ripropone la tradizione con qualche divagazione misurata. Nel complesso una sosta meritevole, da segnalare le varie interpretazioni del carciofo di perinaldo in stagione, meno convincenti gli gnocchi un pò pesanti.
Un inizio con la sorpresa di Marcel Ravin, stella michelin di Montecarlo, al Blue Bay che ha sorpreso tutti con la sua simpatia e la sua bravura. Viene dalla Martinica e ha presentato un piatto di grande piacevolezza ed eleganza, combinando l’oliva taggiasca con dei tocchi esotici. E dopo di Lui una serie di personaggi, produttori, chef, artigiani del gusto che fino a sera hanno mostrato le mille facce e sfumature che l’oliva taggiasca è in grado di dare
Seconda giornata del Riviera Food Festival che si apre con la maestria di Davide Zunino, e si chiude con uno spettacolare e seguitissimo dal pubblico presente “cappon magro” di Giuseppe Rossi dello storico ristorante La Pignese. In mezzo tanti altri bravi chef che interpretano i mille volti dei prodotti liguri, una terra che non finisce mai di stupire.