Secondo turno, altri giurati e sempre di altissimo profilo come Glowig, Genovese, Marcattilii, Piccini, Spigaroli, Valazza, Derflingher, Bartolini, Scarello, Ciresa, oltre ai soliti Crippa, Perbellini e Johannessen seduti al centro del palco. Un vero suoni e luci accampagna l’esibizione degli chef e soprattutto l’assaggio dei piatti da parte delle giurie. In gara nel secondo turno Riccardo Bassetti, Debora Fantini, Lorenzo Alessio, Leonardo Marongiu.
Giancarlo Perbellini
C’è emozione, c’è la tensione della gara che dai box delle cucine arriva fino a dentro il teatro. Il Bocuse d’Or è rigore e precisione, i tempi sono scanditi dall’orologio, i movimenti e i passi contati e precisi. Non è facile gestire così tante situazioni diverse allo stesso tempo, ma una volta partiti tutto poi scorre per il suo verso giusto: i giurati, attenti e precisi; i candidati emozionati ma allenati allo stress. Primo turno sono 4: Stefano Paganini, Andrea Alfieri, Giuseppe Raciti, Giovanni Lorusso. Centrato il piatto del pesce, spettacolari i vassoi con la ricetta della carne.
Grande festa, grandi chef, grande ritmo e grande location! La Michelin non ci delude mai e ci fa passare dei bei momenti tra piatti e champagne e brunello in accompagnamento. Due piccoli consigli: troppa alta la musica, che a volte impediva di parlare, e un pò poche le sedute per i tanti ospiti intervenuti.
Interrompiano gli eventi di Zurigo e Vienna (che riprenderemo domani) per una parentesi importante: il momento topico per i guidaioli, ovvero la presentazione della nuova guida Michelin. E’ sempre l’occasione per ritrovarsi, confrontarsi, cercare di capire i differenti punti di vista nel rispetto reciproco che sempre deve esistere. E’ una guida fatta da gente preparata che ha alle spalle tanta esperienza. Quest’anno relativamente poche sono le novità, soprattutto nella zona alta della classifica: due sole nuove 2 stelle (ma praticamente una sola, al bravissimo Peter Girtler dello Stafler di Mules, in quanto Perbellini già l’aveva, anche se a un differente indirizzo) e nessun nuovo 3 stelle. Insomma quasi calma piatta in alto. Anzi andiamo perfettamente in pari con la stella persa di Scabin, che facciamo fatica a capire perchè. Lo chef è geniale, e per giunta completato di una formidabile brigata dove spicca Giuseppe Rambaldi, uno dei migliori souschef d’Italia che garantisce la continuità. Più numerosi ovviamente i nuovi stellati. Siamo personalmente contenti di ritrovarne tanti felicemente passati da Emergente: Federico Belluco del Dopolavoro di Venezia, Edoardo Fumagalli della Locanda del Notaio, Oliver Piras de l’Aga ultimo vincitore, Cristoforo Trapani alla Magnolia, Cristian Torsiello all’Arbustico, Andrea Cannalire del ristorante Il Cielo, inserito nel Relais La Sommità di Ostuni, Alessandro Dal Degan del ristorante La Tana, Antonia Klugman del ristorante l’Argine…. Un plauso a tutti loro. Chiudiamo con le stelle perse. Alcune sono scontate, due sono da commentare, la Gallina a Gavi, un bellissimo ristorante con uno chef capace e per finire Paolo Teverini. Paolo fa parte della vecchia guardia, è un vero peccato, speriamo sappia reagire con la forza d’animo e la saggezza che lui sa avere nei momenti difficili: stiamogli vicini.
Finisce Cooking for Art e inizia l’avventura del Bocuse d’Or. Eccoci a presentare la Selezione Italiana del Bocuse d’Or che verrà realizzata ad Alba il 31 gennaio e il 1° febbraio 2016 al Teatro Sociale. Con noi sul palco Florent Suplisson, direttore internazionale del Concorso, Giancarlo Perbellini presidente Italia, Enrico Crippa presidente Giuria. Marco Scuderi dà il benvenuto di Alba e noi tutti ringraziamo la Regione Piemonte e il Turismo Langhe Roero per l’importante collaborazione. Poi vado a presentare il Club dei Supporter che ci accompagnerà lungo il percorso del Bocuse d’Or e che al momento comprende: il Pastificio dei Campi, Lavazza, Mepra, Ceretto, Bragard, Calvisius, Metro, Valrhona, Tartuflanghe, Pentole Agnelli, San Pellegrino. Ed infine presentiamo i 12 concorrenti prescelti: Alessio Lorenzo, Debora Fantini, Diego Rigotti, Francesco Gotti, Giovanni Lorusso, Giuseppe Raciti, Leonardo Marongiu, Marco Acquaroli, Andrea Alfieri, Michelangelo Mammoliti, Riccardo Bassetti, Vincenzo Guarino. Riserva Daniele Lippi. A tutti alcuni omaggi dei vari sponsor e in particolare il vassoio Mepra firmato da Paolo Barichella sul quale dovranno esercitarsi per posizionare il piatto di carne.
“La ristorazione è un settore portante dell’intera economia italiana” queste le parole di Lamberto Mancini dal palco di Cooking for Art di fronte ad una platea gremita di chef e ristoratori. L’ultima giornata di Cooking for Art ha fatto registrare un pienone da mattino alla sera grazie alla grande risposta della ristorazione del nord. Sono venuti in tanti, da Sella Nevea, Malga Montasio, che ringraziamo per la forma di formaggio, a ristoranti noti in tutto il mondo e qualcuno lo vedete nelle immagini seguenti. Un momento particolare? Paolo Lopriore con i due giovani chef, top di domani: Marco Ambrosino e Oliver Piras. Altro momento particolare: Antonio Santini con Raffaele e Massimiliano Alajmo che ci hanno parlato del progetto “tavola trasparente!
Alla chiusura della Fiera del Tartufo viene presentato ad Alba il successivo ed importante evento: La selezione italiana del Bocuse d’Or che si svolgerà al Teatro il 31 gennaio ed il 1° febbraio 2016. Per l’occasione descriviamo le modalità di gara e Diego Rigotti, ultimo rappresentante dell’Italia al Bocuse, prepara due ricette, la patata al tartufo e i paccheri del Pastificio dei Campi (sponsor della Selezione Italiana) con fonduta di formaggio e tartufo. Alba ci crede e intervengono anche l’Assessore regionale, il Comune, la Presidente della Fiera del Tartufo e Mauro Carbone di Langhe Roero con Bruno Ceretto, il noto imprenditore che fortemente ha sostenuto l’opportunità di questo evento. Prossimo appuntamento a Milano, il 30 novembre 2015 in via Tortona 32 quando, in chiusura di Cooking for Art si comunicherà la lista dei 12 candidati prescelti per Alba.
Bel tempo e tanta gente per l’ultima domenica della Fiera che si chiude con l’annuncio della Selezione Italiana del Bocuse d’Or. Stagione magra per il tartufo, per via della scarsità delle pioggie con prezzi sostenuti: i buoni pezzi arrivano fino a 4000 euro al chilo ed oltre. Ma il tartufo continua quest’anno e arriverà proprio fino all’evento Bocuse d’Or che si terrà ad Alba il 31 gennaio ed il 1° febbraio 2016.
La Cantina Terlano è bella di sè, ma di certo le tantissime luci ad effetto l’hanno resa molto più suggestiva. Tra musica e vini, ostriche e champagne la serata fugge via velocemente alternando grandi bianchi agli assaggi del bravo Christian Pircher. Gran finale con gli assaggi questa volta dolci di Giancarlo Perbellini.
E così Bottura è arrivato che più in alto non si può. Prima di lui ricordiamo che una dozzina di anni fa ci arrivò nella Gault&Millau francese Marc Veyrat con ben due ristoranti. Ma per l’Italia è la prima volta, e ne siamo felici non solo per il riconoscimento alle qualità dello chef e del suo ristorante, ma anche per l’enorme lavoro svolto da Massimo Bottura in favore di tutta la ristorazione italiana. Se l’immagine della nostra cucina è trionfante nel mondo lo si deve anche a Lui. Ed infine proprio nell’anno dell’Expò a Massimo Bottura si deve l’iniziativa forse più iconica: il Refettorio Ambrosiano, che meglio di qualsiasi altra cosa incarna lo spirito dell’esposizione universale. Massimo complimenti, te lo meriti e accanto a te Lara, elegante ed intelligente compagna, e la tua magnifica brigata, da Taka a Davide, da Enrico a Beppe e a tutti gli altri bravi ragazzi che ti circondano.