Second avolta al Circolo dei Canottieri che ci accoglie con una bella e ventilata giornata di sole. Uno scenario ideale per accogliere il nostro evento e i tanti protagonisti, espositori, giuriati, appassionati. In gara il sud in due batterie. Nella prima ecco 4 giovani chef della Campania e uno della Basilicata. Il caso vuole che vince proprio quest’ultimo nonostante la presenza ovvia di molti campani in sala e in giuria a testimoniare l’indipendenza a la correttezza di tutti. Qui sotto troverete le immagini delle varie ricette presentate con molta professionalità.
Gianfranco Bruno
Un rapido passaggio alle Masseria del Falco ci fa fare un pieno di verdure di campo. Cicoria, cime di rape qui non fotografate ma che ogni tanto servono a riequilibrare lo stomaco dai tanti assaggi. E accanto altre preparazioni semplici e gustose che confermano le capacità di questo poco noto ma bravo chef della Basilicata, forse il migliore della regione dopo la scomparsa del grande Frank Cerruti. E anche la Masseria del Falco ben gestita dalla famiglia Lamiranda, merita per i suoi grandi spazi che indubbiamente offrono potenzialità a non finire.
Ogni anno si celebra l’International Day of Italian Cuisine, la festa della cucina italiana nel mondo, il 17 gennaio giorno della festa di Sant’Antonio Abate protettore degli animali. E ogni anno migliaia di chef in giro per il mondo preparano per i loro ospiti la stessa ricetta ogni anno diversa. Quest’anno è stata la volta della parmigiana di melanzane e ci siamo ritrovati a Villa Torretta a Milano, un albergo grande ospitale e molto bello, in tanti a celebrare questa giornata. Presenti anche una ventina di chef di Milano, ed altri venuti da lontano come Gianfranco Bruno (Masserie del Falco in Basilicata), Luca Abbruzzino (Catanzaro), Francesco Guarracino (Bice Mare a Dubai) e inoltre ci sono stati collegamenti con chef a Singapore, Hong Kong, Beirut, Olanda. Il tutto sotto la regia attenta di Rosario Scarpato, anima degli It-Chefs, l’associazione dei cuochi italiani el mondo, aiutato per l’occasione da Maurizio Palazzo dell’Hotel Villa Torretta. Senza aiuti e contributi l’Associazione porta avanti grazie una preziosa opera di diffusione dei nostri veri valori gastronomici, speriamo che un giorno le Istituzioni se lo ricordino.
Prima giornata di Cooking for Art con le prime selezioni. Si parte con il nordovest: con Matteo Badaracco del Giardino degli Indoratori di Genova, Mattia Ragazzi del Carlton di Bologna, Mattia Borroni dell’Alexander di Ravenna, Vincenzo Manicone di Villa Crespi di Orta. Una bella gara e alla fine va in finale Vincenzo che la spunta, di poco su Mattia Borroni e Matteo Badaracco. Seconda selezione con Carmine Migliaro, ALberto Buratti di Koinè di Legnano, Guglielmo Paolucci, Stefano Cerinai di Tano passami l’olio, tutti in gara per la Lombardia. Gara ancora più equilibrata, un vero terno al lotto dove alla fine esce vincitore Guglielmo Paolucci. In contemporanea nell’altro padiglione si svolge la gara della pizza guidata da Davide Oltolini con l’aiuto di Stefano Caallegari. Al piano di sopra sfilano i territori presentati da Lorenza Vitali, dalla Val d’Ossola con il bravo Giandomenico Iorio del ristorante Belvedere alla Silvia Regi del Falconiere di Cortona, da Gianfranco Bruno della Masseria del Falco di Forlenza Gegè Mangano di Jalantuomene di Monte Sant’Angelo per il Gal Gargano, per finire con Adi Blako del Collio Sloveno. Oggi si continua con altri eventi: la gara dei Pastry Chef, le premiazioni degli Alberghi del Touring, le gare dei gioveni del Nordest.
Gianfranco Bruno l’avevamo visto cucinare con stile a Emergente Sud, e ci conferma le sue qualità nella sede più adatta: il suo ristorante. E’ aiutato da una bella brigata, ma deve anche far fronte alle varie esigenze che la complessa struttura alberghiera offre. Tra le alternative spicca questo ristorantino gourmet ricavato al centro della struttura dove sono pochi ed eleganti i tavoli. Qui Gianfranco (è il nome, Bruno il cognome) propone una cucina saggia, salda sul territorio e i suoi prodotti, costruita senza spericolatezze ed ampi rischi, ma con una buona dose di tecnica e ricerca di una soluzione moderna e personale che faccia la differenza. E’ ancora giovane ed ovviamente non sempre gli riesce tutto (pensiamo alla modesta zeppola, e al molle sandwich di baccalà), ma nel complesso ci si alza più che soddisfatti e gli gnocchetti con scarola liquida sono proprio un bel piatto.
Ed ecco la finale, ormai conosciamo il vincitore, Cristoforo Trapani, ma ricorderemo la tecnica di Luigi Salomone che ha presentato forse il piatto migliore (gli spaghettini freddi con broccoli), la semplicità convincente e sana di Joseph Micieli al quale auguriamo il successo che merita con il suo nuovo ristorante (la Sciabica), la misura e professionalità di Gianfranco Bruno, forse il più maturo dei 4. Ma lode a Cristoforo per la sua passione, entusiasmo che alla fine ha contagiato un pò tutti.
Forse la batteria migliore quella della Puglia e Basilicata con un livello alto di concorrenti. Tre pugliesi e uno della Basilicata in gara, e vince alla fine proprio quest’ultimo, Gianfranco Bruno, con due belle ricete piene di sapore e di buon senso. Ma vorremmo mettere un’altra volta alla prova anche i bravi pugliesi.
Ecco i tre giovani ed eleganti chef della Puglia e Basilicata, con al centro colui che meritatamente ha vinto: Vito Giannuzzi di Torre Maizza. Ma accanto a Lui ha sorpreso al grazia di Lucrezia Ricci di Villa San Martino e la professionalità di Gianfranco Bruno del GH Marinagri di Policoro.
Lunedì 10 giovani cuochi del Sud si sfideranno per eleggere, martedì 24, il più meritevole. Appuntamento quindi a mezzogiorno nella cornice stupenda del Reale Circolo Savoia, di fronte a Castel dell’Ovo dove si svolge in parallelo Vitigno Italia, la più importante rassegna di vini del Sud.