Un evento veramente diverso dal solito: il Fiumicino Film e Food Festival. Abbiamo curato con Gianfranco Pascucci la F del Food, non è stato facile per via dei tempi ristretti, ma è un evento interessante che vi racconteremo nei prossimi giorni. Due barche a disposizione, la prima un bel barcone più semplice dove si svolgono gli aperitivi e la seconda una barca più elegante per le cene. Ieri sera l’inaugurazione, direttamente sulla barca degli aperitivi con il brindisi e l’augurio del sindaco, Esterino Montino, che ha fortemente voluto l’evento e contribuito a realizzarlo. Poi il primo viaggio. Ad animarlo ben 4 cortometraggi che andranno in gara, la birra di Birradamare, un ottima birra artigianale, particolarmente gradita nella versione con il sentore del rosmarino, e le pizze di Sancho che ha portato sulla barca il suo estro: tre assaggi golosi, con la pizza al salmone firmata anche da Pascucci sulla via del rientro. Il salmone di Pronto Pesca è il motivo conduttore anche perchè il tema del Festival del Film e del Food è per l’appunto il viaggio, grazie al vicino aeroperto e quindi alla vocazione di Fiumicino come città aperta ad accogliere i visitatori da tutto il mondo. Finale dolce con il cheese cake di Patrizi, pasticcieria di Fiumicino. Rientro e poi si riparte subito per la cena, ma questa fa parte di un altro capitolo, e post.
Gianfranco Pascucci
FOOD FESTIVAL FIUMICINO 22-24 settembre 2017
In Viaggio con i Film e con il Food
Festival del Film a Fiumicino
Un festival importante che si articola attraverso film, documentari e cortometraggi in una panoramica di tre giorni con una selezione artistica internazionale e di prestigio. Viene quindi spontaneo pensare a collegare i due mondi, le due arti (film e cucina) così diverse, ma in questo caso anche legate da numerosi punti in comune: la qualità dei protagonisti, la piacevolezza dei contenuti, l’apertura verso il mondo, il tema del viaggio.
I Barconi sul Tevere
Saranno l’attrazione principale. Due Barconi affidati all’esperienza di Gianfranco Pascucci, stella michelin di Fiumicino con il suo famoso ristorante “Al Porticciolo”. Il primo barcone ogni serata dalle 19,30 alle 21 ospiterà la proiezione di alcuni cortometraggi con il servizio informale di un aperitivo accompagnato da numerose sfiziosità. Il secondo barcone partirà alle 21,30 e si svolgerà ogni sera una cena più formale (con gli ovvi limiti che il particolare ambiente impone). Il tutto nell’incomparabile suggestione di navigare lungo il Tevere
Il Programma (che potrebbe subire qualche variazione)
Venerdì 22
Prima Barca: le Birre artigianali di Birradamare; la famosa pizza in teglia contemporanea e gourmet della famiglia Di Lelio; i dolci di Patrizi, storica pasticceria di Fiumicino
Seconda Barca: 7 nazioni, 7 cucine, 7 chef…. il giro del mondo firmato da Skychefs; i vini di Matteo Carreri, selezionati con passione e competenza
Sabato 23
Prima Barca: Brinderemo con le bollicine per accompagnare le sfiziosità preparate da Marco Claroni dell’Osteria dell’Orologio, chef giovane valente e curioso; i dolci di Patrizi, storica pasticceria di Fiumicino
Seconda Barca: la cucina di Marco Martini, la cucina di Roma che si apre al mondo con allegria e tecnica; i vini di Matteo Carreri, selezionati con passione e competenza
Domenica 24
Prima Barca: Brinderemo con le bollicine per accompagnare i piattini di Simone Curti del Molo 17, cucina scandita sul pescato locale; i dolci di Patrizi, storica pasticceria di Fiumicino
Seconda Barca: Gran finale con Gianfranco Pascucci, la cucina di mare con quel tocco che fa la differenza; i vini di Matteo Carreri, selezionati con passione e competenza
La Firma
Un evento ideato e realizzato da Luigi Cremona, noto giornalista gastronomico e Gianfranco Pascucci, chef patron del Porticciolo di Fiumicino con il contributo del Comune di Fiumicino
Per i romani Fiumicino è “il” posto del pesce. Un tempo si andava lì a comprarlo (ma ancora adesso si pesca e c’è l’asta), e soprattutto a mangiarlo. A Roma erano tutto sommato pochi i ristoranti di pesce negli anni sessanta e settanta. Bastianelli divenne così famoso, poi anche la Perla, poi un declino dovuto anche alla nascita in città di una ristorazione di cucina di mare sempre più valida ed attraente. Ma negli ultimi anni Fiumicino è tornata alla ribalta e i meriti sono soprattutto di questa coppia: Vanessa e Gianfranco Pascucci, lei in sala e lui in cucina. Gianfranco è un autodidatta, ma è stato molto abile nell’andare in giro, assaggiare, capire e anno dopo anno elevare il livello della sua cucina. Mancavamo da quasi tre anni e il miglioramento è evidente. Adesso deve solo, secondo noi, curare qualche dettaglio, soprattutto nei primi un pò troppo appesantiti dal contesto, semplificare qualche preparazione che soffre di eccesso di manierismo, e migliorare il livello finale del pasto, cioè i dessert, che non ci sono sembrati all’altezza del resto. Ma nel complesso tutto o quasi è più che buono con il crudo di muggine e l’arrosto di calamaro come piatti migliori. Citazione d’obbligo va anche alla sala, con una girandola di vini in abbinamento, e alcuni di questi si sono rivelate chicche di rilievo, che hanno reso ancora più avvincente il percorso.
Sono troppe le classifiche e i premi in giro per la Penisola? Forse sì. Comunque segnaliamo questa Premiazione organizzata da Mangia e Bevi (con alle spalle il buon lavoro svolto da Jerry Bortolan e Fabio Carnevali in primis, con altri collaboratori) perchè si concentra su Roma e sul Lazio e cerca di ricavarne una fotografia attendibile: decine le categorie considerate cercando di abbracciare un pò tutti i generi dalle pasticcerie ai bistrò, dai ristoranti di pesce a quelli gourmet, ed inoltre considerando anche le varie professionalità (il pizzaiolo, il sommelier, lo chef ecc…). A giudicare 50 giornalisti di Roma, come dire tutti o quasi quelli che quotidianamemte lavorano in questo settore, e quindi i nomi che sono usciti, pur discutibili come per ogni classifica, hanno il dono del buon senso in genere. Alla fine sono oltre il centinaio i professionisti chiamati sul palco a testimoniare che le eccellenze gastronomiche di Roma e dintorni almeno sono capaci di riempire un teatro grande come il Parioli. Ultima segnalazione per il sottoscritto al quale è andato il premio della Critica, ringrazio quindi gli organizzatori per questo riconoscimento.
E? sempre un bel momento conviviale quello della cena dell 3 forchette che non manchiamo mai (o quasi). Sia per rispetto ai colleghi del Gambero Rosso, sia perchè la formula è azzeccata: non un’interminabile cena di gala, ma il divertimento di girare tra la decina di postazioni affacciate sulla grande sala per scegliersi i piatti evitando le code. Visto i nomi dei presenti è poi difficile sbagliare, ricordiamo almeno, tra i piatti assaggiati, il gran pane di Valeria di Caino, l’ostrica di Taverna Estia e l’ottima pasta e ceci di Pascucci.
L’area gourmet di Cooking for Art ha visto grandi chef stellati, esponenti dei JRE, chef che operavano nella Cucina Creativa e altri alla Cucina Tradizionale, il tutto affiancato da un corner dedicato alla pizza, una zona per la pasticceria e una per il gelato. Un vero e proprio giardino di cristallo dove si potevano gustare prelibatezze e conoscere segreti degli chef. Ecco una breve selezione di foto.
Siamo stati un pò travolti dalla gente e dai tanti contenuti dell’evento. Un susseguirsi di chef bravi che pochi si aspettavano perchè perlopiù poco noti alla gran parte della gente. Ci siamo anche divertiti e questo è un bel segnale.
Qui siamo al roof dell’Hotel Hassler nel’elegante ristorante Imago. Ieri oggi e domani il Trentodoc sarà protagonista e si brinderà a Cooking for Art che da sabato animerà le Officine Farneto per concludersi il lunedì con la Finale di Emergente. Ecco qui di seguito alcuni locali che hanno aderito, oggi e domani ne aggiungeremo altri.
Da un’idea di Francesco Apreda, il bravo e simpatico chef di Imago, ristorante dell’Hotel Hassler, nasce questa iniziativa che al suo secondo anno già si presenta come appuntamento importante e da non perdere. Tema: omaggio alla Capitale, svolgimento in due tempi. Il primo sulla scalinata di Trinità dei Monti (l’hotel Hassler è proprio lì), il secondo al Palazzetto, sempre adiacente la scalinata e dependance dell’albergo. qui è continuata la festa allietata da tanti assaggi.