Gianfranco Vissani
Grande giornata finale per scoprire i finalisti che ritroveremo il 28 ottobre a Roma. Per Emergente Pizza sono: ROberto Ferrone de 384 di Roma, Gabriele Lucantoni di Sbanco di Roma, Fabiano Viscito di Pizzeria Battipaglia. Per Emergente Chef: Lorenzo Boschi de il Giglio di Lucca, Valerio Ragusa di Da Luciano a Roma, Gianluca Durillo de La Madonnina del Pescatore di Senigallia, Giuseppe Torcasio di Ex Trappeto di Lamezia. A loro si aggiungeranno i finalisti già designati a Milano e quelli che andremo a selezionare in Emergente PUglia e Emergente pizza ad Ischia. Si chiude così l’evento con Città della Pizza, caratterizzato da un’altissima affluenza, nonostante il maltempo, e che ha visto una larghissima partecipazione di concorrenti. Da segnalare questa volta come regione la Calabria che ha confermato l’ottimo momento che sta vivendo in questo settore.
Festival della Gastronomia, gli eventi collaterali: Wine Net e Parmigiano Identity
Due importanti eventi collaterali hanno animato l’ultima giornata del Festival della Gastronomia a Milano: Wine Net e Parmigiano Identity. Wine Net è l’Associazione di Cantine Cooperative del Vino creata da Fabio Piccoli che idealmente rappresenta i vari territori vocati d’Italia dal nord alla Sicilia attraverso 6 cantine cooperative, decine di etichette, centinaia di produttori. Si sono presentati al Festival con le loro migliori etichette, ben illustrate dai rispettivi responsabili (Presidenti o Direttori) che le hanno spiegate al pubblico in abbinamento alle varie ricette degli chef. Altro evento collaterale: Parmigiano Identity. E’ la seconda volta che questi piccoli produttori sono stati con noi. Hanno avuto il piacere di far assaggiare le loro forme ai tanti ristoratori e albergatori convenuti per l’occasione. Crediamo e speriamo che sia stato un’ottimo e proficuo incontro per entrambe le parti.
Ed ecco la Premiazione, il momento più importante. L’applauso è per tutti e 5 i finalisti, che si sono confrontati e hanno espresso complessivamente un’ottima professionalità. Il non facile tema natalizio della mistery box è stato ben affrontato da tutti, Marco Primiceri ha sfoggiato una bella presentazione del suo “cappon magro invernale”. Andrea Vitali è stato molto regolare con le sue ricette, dimostrando continuità di stile. Stephan Zippl ha stupito per la precisione e il rigore. Ma in finale a Roma vanno i due Christian: Christian Mandura per la creatività ed originalità delle scelte, Christian Fava per l’equilibrio e tecnica mostrata.
In finale a Roma nel 2018 andranno solo in due, nonostante l’ottimo livello generale. I due vincitori sono due Christian, il primo piemontese del Geranio di Chieri, Christian Mandura, il secondo romagnolo del Magnolia di Cesenatico Christian Fava. Ambedue hanno superato con disinvoltura la prova della Mistery Box che quest’anno aveva come tema il Natale e infatti conteneva, tra l’altro, cotechino e erbe. Un parterre de Roi ha accompagnato la prova, ma almeno citiamo Gianfranco Vissani in giuria e Massimo Bottura come ospite d’eccezione. Premio speciale Confagricoltura al bravo Stephan Zippl di Bolzano.
Ed ecco qui le immagini della Finalissima del Premio Emergente con la sequenza dei 5 concorrenti con i loro piatti. Ricordiamo che ognuno doveva fare un menù di 4 portate partendo da zero e avendo 5 ore di preparazione e 45 minuti per il servizio. Non è facile e per farlo più difficile abbiamo introdotto per la seconda portata la mistery box che in questo caso aveva la pasta del pastificio dei Campi, il parmigiano reggiano del Consorzio, l’olio d’oliva di Olitalia, le coppiette di maiale, l’ananas e altri prodotti minori.
La giornata del lunedì di Cooking for Art vede sempre la premiazione dei migliori ristoranti secondo la guida del Touring Club e la consegna dei premi speciali grazie al contributo di alcuni sponsor. Un momento importante per noi, ma anche per il pubblico che vede transitare il fior fiore della ristorazione del Centrosud.
La miglior finale di sempre testimonia la crescita del talento dei giovani chef, e premia la maturità di Ciro Scamardella che con simpatia, un pizzico di umiltà, indubbie doti tecniche, ha saputo convincere la giuria. Il suo piccolo menù servito ieri sera si è dimostrato complessivamente il più equilibrato, convincente, senza per questo essere banale o piacione. Ma anche gli altri hanno sorpreso per doti e capacità: da Marcello Tiboni (Locanda Walser di Riale Formazza) che ha ben giostrato con i sapori delle sue montagne a Francesco Brutto (Undicesimo Vineria di Treviso) sempre originale e audace con le sue foglie erbe ed accostamenti imprevedibili; da Giuseppe Lo Iudice (Retrobottega di Roma) il più abile a fare ottime cose con pochi ingredienti a Isabella Potì (Bros di Lecce) che unisce grazia precisione ed eleganza a soli 20 anni! Insomma una finale da incorniciare. Ma torniamo a compimentarci con Ciro Scamardella, 28 anni, sous chef di Roy Ceceres a Metamorfosi di Roma che con una “fresella” intrigante e composita, e dei “ceci e baccalà” in versione innovativa ed elegante, ha convinto la giuria composta da Guido Barendson, Gianfranco Vissani, Giuliano Baldassarri, Riccardo Monco e Francesco Bracali.
E a Cooking for Art c’era anche una piccolissima “food zone”, così chiamiamo il punto dove chef famosi preparano le ricette nei nostri eventi. Qui si sono alternati La Locanda di Bu con Jenny e gli aiutanti di Antonio Pisaniello, seguiti poi da Salvatore Bianco del Comandante, il risttorante del Romeo. Altri momenti importanti, la presentazione di due libri, il primo di Enzo Coccia, dedicato ad approfondire tecnicamente e scientificamente i “perchè” di una buona pizza, libro fatto in collaborazione con l’Università di Napoli. E poi Top Charme di Teresa Cremona per il Touring Club dove si presenta una selezione di 100 indirizzi di ospitalità di charme, dove si troverà un’accoglienza che offre anche un qualcosa in più, cioè una storia da raccontare.