Tutti felici, l’Enoteca Achilli per la stella appena ricevuta (e perfino il taciturno Massimo Viglietti è riuscito ad esprimersi al riguardo) e Gianluca Bisol per l’ottima annata dei suoi vini. Lui è un pò il Gaja del prosecco, parla poco della sua azienda, porta avanti sempre il territorio, per far rispuntare con falsa modestia poi i suoi vini tra le righe. Vini che sono comunque buoni, soprattutto secondo noi i due metodi classici, il prosecco Relio dalla curiosa bottiglia e il Cartizze. Ad accompagnarli le proposte dissacranti di Viglietti, che non bada alla presentazione, non bada alla sequenza (due ricette con il formaggio sopra le righe in sequenza), ma ci sorprende con una maggior ricerca della succulenza (i due piatti di pesce) a scapito delle sue abituali asperità.
Gianluca Bisol
L’azienda Rigoni è datata, e, come in tutte le famiglie che si rispettino, c’è una nonna che ha occupato una posizione chiave. Dalla Nonna al figlio Vittorio e da qui all’attuale generazione che ha reso il marchio conosciuto in tutto il mondo. Andrea e Alessandro Rigoni ci presentano i loro mieli bio all’Hilton di Venezia e poi ce li fanno assaggiare in versione”elaborata” grazie all’abilità del team “La Tana” guidato da Alessandro dal Degan e Stefano Fracaro, al teatro la Fenice. Il tutto al termine di una performance musicale che si merita il suo post a parte. Una bella esperienza davvero e un’azienda che riesce a coniugare qualità con (moderata) quantità. Evviva! in Italia non è così facile.
Bella serata al palazzo della Confagricoltura a Roma, sarà per la bella auto che accoglieva all’ingresso, per il lambrusco che zampillava ovunque, per i prodotti profusi nei vari assaggi, ma il tempo è volato come raramente capita in queste serate ufficiali. Credo che il merito vada riconosciuto non solo ai prodotti ma anche alla delegazione modenese, affiatata e sempre pronta alla discussione, e ai padroni di casa che hanno messo a disposizione gli spazi migliori.
Palazzina G, la cena con Krug
Viaggio nell’Universo Krug, con alcune etichette e i cibi preparati dal bravo Luigi Frascella, chef pugliese di ottima esperienza all’estero. Ci ha colpito il polpo e l’inconsueto dolce finale. La cena era un piccolo evento predisposto per alcuni giornalisti, ma la cosa curiosa e secondo noi indovinata dell’albergo, è la proposta senza orario e senza quasi menù prefissato. Ogni giorno Luigi propone poche, ma studiate ricette, per gli ospiti, con la libertà di ordinare a volontà.
Debutto della “dorona” fuori cantina. Questo vitigno autoctono della laguna veneta, recuperato da Bisol con un ambizioso e affascinante progetto, dopo una lunga gestazione si presenta al pubblico in veste di magnum con foglia d’oro. Una bottiglia con dietro un sogno, e anche tante persona che hanno lavorato su questo unico (al momento) ettaro di vigna.
Sopra è la vigna di “dorona” antico vitigno autoctono recuperato grazie alla passione di Gianluca Bisol. Siamo a Mazzorbo, accanto a Burano.