La gara vera e propria è oggi, ma ha avuto ieri un anticipo. I vari concorrenti si sono potuti ambientare, hanno cucinato un piatto di pasta che non è stato giudicato, ma è servito a farsi conoscere dagli esperti presenti (giornalisti, fotografi, food designer, chef famosi) che erano lì per fare domande, ma anche aiutarli. Quello che ha colpito la passione comune a tutti, ma anche la personalità e il carattere che li differenzia. Praticamente cinque modi di intepretare la professione. Ma, come ha giustamente sottolineato Fabio Tacchella, al Bocuse d’Or non vincono forse i migliori, ma quelli più diligenti regolari e precisi. Vedremo oggi cosa accadrà.
Gianni Alleonato
Grande folla, gran successo e piccolo buffet. In tanti abbiamo applaudito le condivisibili scelte di Enzo Vizzari e dei suoi tanti collaboratori riuniti alla Stazione Leopolda in una magnifica giornata di ottobre. Poche le novità, pochi gli aggiustamenti e poche le polemiche a conferma di una situazione tutto sommato solida nella continuità. Nonostante la crisi è un settore che si difende e che trascina avanti un’Italia zoppicante. Brindiamo all’amico Enzo. Lunedì 28 ci sarà la guida Touring a Roma e poi ai primi di novembre si chiude con la Michelin.
Vineria Ciavolich a Miglianico
Sono bravi e simpatici questi due cugini Angelucci, Francesco e Guido, che prima gestivano a Francavilla l’Ottovolte e ora sono in questa splendida antica cantina dei Ciavolich, una delle più antiche di tutta la regione. Siamo in un borgo poco a sud di Pescara, appena all’interno, e dopo l’imperdibile visita dei cunicoli scavati sottoterra, eccoci nella bella sala dove al centro è il blocco funzionale della cucina e dei servizi. Un locale di grande bellezza, di semplice cucina (Francesco in sala e Guido in cucina), che inizia con dei piacevoli antipasti, si incarta nel risotto e finisce con dei secondi un pò frettolosi. Si bevono i vini di Ciavolich (che ha vari vigneti nella regione) e si paga un conto che più corretto non si può (primi piatti a 6 euro, secondi a 8 euro).
In un momento non certo allegro per l’Italia fa piacere essere invitati all’inaugurazione di un importante opera: le due nuove linee di produzione della De Cecco, un investimento di varie decine di mioni di euro. Con una produzione di oltre 3 milioni di quintali di pasta (ne verrebbe fuori un abbondante piatto di spaghetti per tutta l’umanità, neonati compresi), la De Cecco è un’azienda leader non solo per quantità, ma anche per qualità come abbiamo avuto modo di vedere da vicino. Qualità che si vede anche dal forte senso di appartenenza delle maestranze che hanno partecipato e seguito da vicino l’inaugurazione.