Bella la location, particolare l’evento: un intero salone dedicato al rum. Poi però si vede che dietro questa (breve) parola, si nasconde un mondo. E poi entrando è subito un mondo di amici, soprattutto quelli della Velier che da tanti anni battono nuove strade per darci dei distillati particolari e affascinanti. Con Gianni Capovilla infine il rapporto è particolare. Lo conosciamo da fine degli anni ottanta, e la nostra stima è profonda, per una persona che ha contribuito tanto ad innalzare l’asticella della qualità in Italia. Un grazie infine ad Andrea Amici, organizzatore con altri giovani soci di questo bell’evento, d’averci dato la possibilità di presentare il nostro Cooking for Art che ormai è alle porte: l’1,il 2 e il 3 novembre alle Officne Farneto di Roma.
Gianni Capovilla
Carlo Cracco è nato a Vicenza 48 anni fa e non si è mai dimenticato le sue origini, da qui l’idea di questa serata dedicata ad un grande prodotto: l’asparago bianco di Bassano. Idea ripresa e sostenuta da Roberto Astuni, ristoratore in città pieno di energia e di voglia di far sistema, che guida anche la Confraternita dei Ristoratori locali, instancabile nel proporre e organizzare iniziative che convoglino l’interesse del mondo esterno a questo paese che è un piccolo gioiello. Riccardo Antoniolo, giovane e valente pasticciere e ristoratore, ha messo a disposizione la sua ampia location: l’800, una bella villa alla prima periferia dotata di ampia cucina e parcheggio. E non solo, con dedizione, (come sempre perchè lo conosciamo da tempo), ha fatto da tramite, ha tenuto i collegamenti ed è stato il punto di riferimento in cucina, insomma bravissimo come al solito. Carlo Cracco non è venuto, ma ha mandato chi abitualmente cucina, il suo braccio destro e quello sinistro: Matteo Baronetto e Diego Giglio. Con simili ingredienti la serata non poteva non aver successo, e così è stato. Inizio e fine folgoranti con l’asparago” sublime” inventato per l’occasione e i distillati di Gianni Capovilla, il folle genio di Bassano. Sono esperienze importanti e bei ricordi non solo per chi si siede al tavolo, ma anche per chi ha lavorato dietro le quinte: il confronto nell’eccellenza, può solo far crescere il territorio.