Il lunedì è sempre il giorno clou dove i personaggi più importanti della ristorazione entrano nell’arena, per ritrovarsi e farsi anche vedere. e’ il giorno dei grandi chef, è il momento di Bottura che chiude la mattinata del convegno con il suo messaggio: Il cibo è arte. Una breve sintesi che parte dal Rinascimento (il Polittico di Piero della Francesca) per arrivare ai giorni nostri e lanciare un messaggio: il nuovo Rinascimento italiano è in atto e si deve alla cucina italiana. Un messaggio forte, ottimista, che va oltre l’orizzonte dell’Osteria Francescana per farsi carico del fardello di tutti coloro che vogliono il meglio e operano al meglio. Un bel messaggio davvero, completato dal secondo round dedicato alla sala. Insomma tante buone parole, molti propositi, e tanto orgoglio: l’Italia della ristorazione ha mostrato i muscoli.
Giorgio Nava
Solo due ore, ma a dir poco intense quelle passate ieri a Identità Golose. Sul palco Heinz Beck con passione e foga metteva l’accento sul cibo come fonte di salute e benessere, e intorno tutti praticamente cucinavano, chi nelle sale a latere, chi negli stand. E tanti gli incontri, con chef e colleghi che magari vediamo spesso, ma che si rivedono con piacere, e altri che invece vengono da lontano, come Giorgio Nava. E oggi sarà una giornata ancora più ricca.
Si chiude con la vittoria di un giovane cuoco, che lavora in Svizzera, la sfida mondiale della pasta. Si sono ripetuti oggi con le ricette di ieri, e sarà l’emozione, ad un livello leggermente inferiore, ma non è facile di fronte al pubblico e alle telecamere che con la loro presenza hanno confermato l’iinteresse che c’è dietro a questo evento e le sue potenzialità. Pensiamo che debba crescere e svilupparsi ancora, ma per ora brindiamo al vincitore e a tutti i GVCI venuti dal mondo capitanati da Mario Caramella e Rosario Scarpato ai quali vanno i nostri complimenti.
Per la terza volta siamo in giuria in questa gara, la più italiana tra le tante nel mondo e anche la più internazionale. Solo dal confronto possiamo migliorare tutti e questa gara ce lo ricorda e ce lo conferma. Complimenti sempre al gruppo It-Chefs di organizzarla così bene assieme ovviamente all’Academia Barilla. Questa la carrellata dei tanti primi, ben 27 che abbiamo assaggiato. In finale vedremo solo i 4 migliori chef.
Sono arrivati domenica da noi, a Emergente Sud al Circolo dei Canottieri Napoli, per incontrare i giovani chef in gara, poi a Vico per un convegno e l’incontro con i tanti chef ivi convenuti. Ed ora due contest in parallelo: a Tiscania per il risotto, e a Parma per la pasta nel tradizionale The World Pasta Contest alla sua terza edizione che ci vedrà impegnati nella Giuria. Per noi è sempre un piacere incontrare personaggi come loro che da anni rappresentano al meglio l’Italia nel mondo.
Auditorium pieno per la finale con un pubblico molto attento che ha seguito con grande attenzione i vari primi preparati dai 4 finalisti. Pubblico che si è anche divertito grazie all’arrivo di Piero Chiambretti che ha commentato con brio la preparazione dei piatti e che ha ance trovato in Walter Potenza, l’ultimo concorrente, un simpatico controaltare. Ha vinto Giorgio Nava con un eccellente ed elegante ricetta di cavatelli pugliesi con fiori di origano. Ma ha vinto soprattutto la pasta che ha dimostrato di sapersi abbinare a prodotti poveri come appunto i broccoli, o a prodotti nobili, come gli scampi crudi e il caviale, creando pietanze di grande gusto.
Molto ricco il programma di ieri, con vari interventi tra i quali citiamo la bella introduzione al Brasile di Sauro Scarabotta e l’interessante talk show dei Restaurant’s Manager. Ma il clou è stato sicuramente il World Pasta Contest, alla sua seconda edizione, molto seguito e che ha visto ieri decretare i 4 finalisti di oggi: Mario Caramella, Vittorio Beltramelli, Walter Potenza e Giorgio Nava.
Consegnati a New York e a Mosca gli Italian Cuisine Worldwide Awards in occasione dell’International Day of Italian Cuisine
Alexander Averin, Tara Tan Kitaoka, Giorgio Nava e Piero Selvaggio, i vincitori degli Italian Cuisine Worldwide Awards 2013, gli Oscar della Cucina Italiana nel mondo, vengono da mondi e nazioni diverse eppure hanno molto in comune. Alle chiacchiere preferiscono i fatti. Il loro successo dura da anni ed è costruito su investimenti, rischi e sfide, affrontati personalmente. Sono punto di riferimento per migliaia di consumatori, mantengono le loro attività al passo con i tempi ma, soprattutto, lavorano costantemente per promuovere o proteggere nei loro paesi la cultura enogastronomica italiana, autentica e di qualità.
Questa trafila d’oro è una copia di quella regalata dai dipendenti della Barilla alla famiglia Barilla quando questa riacquistò dagli americani la Barilla che era stata venduta. Un simbolo oggi per l’Azienda. e il premio va a un giapponese che però sembra quasi un napoletano, simpatico e scanzonato, che ha finito di lavorare a Londra e dovrebbe tornare in Giappone per aprire un ristorante italiano.
Entra nel vivo il Forum con l’evento più spettacolare, il primo Campionato Mondiale della Pasta che è un pò l’immagine della Cucina Italiana nel Mondo. Ben 26 cuochi provenienti da 5 continenti e oltre 20 nazioni, tema la pasta secca nei suoi tanti formati, cercando di rispettare l'”italianità” della ricetta.