Ed ecco le immagini della giornata più importante, quella delle varie finali. In tre aree differenti si sono sfidati i finalisti della pizza, gli chef under 30 sul palco e i professionisti under 30 della sala nel ristorante Lume. Contemporaneamente si è svolo l’importante appuntamento di Parmigiano Identity con ben 10 produttori presenti, e i lunch dedicati alle aziende del Consorzio del Morellino con presente Fabio Piccoli. QUindi una giornata articolata e movimentata arricchita dalle premiazioni della Guida del Touring Club Italiano per le migliori strutture del nord d’Italia. Una lunga sequenza di contenuti, di ricette interessanti. I finalisti in cucina si sono confrontati con la “mistery box” e hanno dovuto improvvisare le loro ricette. Alla fine ecco i vincitori. Per la Pizza: Niccolò Serradei di O Fiore Mio e Indrit Haraciu di Berberè. Per la Sala: Luis Diaz del Seta del Mandarin e Carmilla Cosentino della Rei del Boscareto. Per gli chef: Michele Lazzarini per il nordest, Davide Caranchini e Stefano Bacchelli ex-aequo per il nordovest.
Giovanni Grasso
Ed il Salone del Gusto è anche un’occasione per parlare del Bocuse d’Or con Florent Suplisson, direttore generale, e ci si ritrova nella bella Galleria San Federico nel centro di Torino, dove da qualche tempo è stato aperto un punto COOP di nuova concenzione e display dei prodotti che include anche il Bistrot de La Credenza, il noto ristorante di Giovanni Grasso appena fuori Torino. L’insieme è innovativo, piacevole e moderno, in linea con le nuove tendenze, ed infatti è un pienone!
Comoda, soprattutto per chi viene in aereo (siamo a due chilometri da Caselle), ma anche in auto (salvo il parcheggio, visto che le stradine del centro di San Maurizio sono proprio strettine). Alla fine ecco la Credenza, oggi veramente un bel locale, con la porta più bella che mai che ti fa entrare in un ambiente dove tutto è curato, dal servizio dei vini a bicchiere alla leggerezza degli stessi bicchieri, dalla scelta del pane a quella dei formaggi, dalla carta di bollicine a quella dei vini particolari. In tanti anni Giovanni Grasso ha fatto della Credenza la sua bomboniera di eccellenza utilizzando lo stesso criterio in cucina: tanta qualità e tanta gente sotto la guida di due chef di razza come Igor Macchia e Chiara Patracchini (ai dessert e al pane). Il risultato è una carta molto estesa dove c’è praticamente tutto e dove ogni piatto recita lo stesso messaggio: tanti ingredienti (di qualità) tanti colori tante consistenze tanti tipi di cottura tanti contrasti. Il che di fondo è bellissimo, ma forse perfino troppo (alludiamo anche alla pesantezza complessiva di alcune preparazioni). Alla fine qualcosa perdiamo noi nell’assaggio e la brigata per via di qualche inevitabile imprecisione. Ma chi ama la succulenza come protagonista e il manierismo nell’estetica del piatto troverà qui il suo regno. I piatti per noi migliori? l’elegante melanzane con le erbe dell’orto, e la spirale alternata di gamberi e alici, una vera delizia.
E’ un piccolo nuovo gioiello questa Casa Format alle porte di Torino (vicinissima alla reggia di Stupinigi e a Vinovo dove si allena la Juve). Una funzionalità moderna e pulita, una scelta di linee colori ed arredi piacevolissima. Ma oltre all’estetica, c’è anche la sostanza: un magnifico orto sul retro approviggiona con larghezza il ristorante gestito dal formidable team della Credenza di San Maurizio, Giovanni Grasso ed Igor Macchia in prima linea. Igor che è poi lo chef executive, cioè che sovraintende le varie cucine (c’è anche il Fiorfood in Galleria San Federico a Torino) qui trova forse il suo equilibrio migliore: una cucina di sostanza non banale, fortemente focalizzata sul chilometro zero fin dove possibile. Un’ottima scelta che ci permettiamo di incoraggiare e che fa di questo ristorante, anche per via dell’ottimo rapporto prezzo qualità, una bella meta golosa già alle sue prime battute.
Si conoscono da tempo, si sono ritrovati a Napoli lo scorso anno in occasione di Emergente Sud, e lì hanno deciso di ritrovarsi di tanto in tanto insieme per fare una cena, un evento con la tradizionale coppola che tutti loro preferiscono alla toque. Così Seby Sorbello ha inserito anche loro nel contenitore di Cibo Nostrum, per offrire ai tanti convocati una cena all’insegna dei giovani chef della Sicilia. Come non andar d’accordo con tale iniziativa? E’ stata una vera festa.
Giovanni Grasso non è solo uno chef bravo, ma una persona che sa fare un progetto e costruire un team per realizzarlo. Si nutre di sogni, ma si muove sul concreto. Questo libro lo dimostra, non è solo interessante, ma anche denso di spunti innovativi, a cominciare dall’originale interattività con il web. La Credenza, ristorante in Via Cavour, 22
10077 San Maurizio Canavese Torino 011 927 8014. Complimenti a giovanni e al suo team, primo fra tutti Igor Macchia.
L’Ancora, pescheria in Torino
Sembra un negozio di arredamento moderno, ma c’è scritto: pescheria, quindi entriamo.
Qui sopra Giovanni Grasso con Igor Macchia, Chiara e tanti altri giovani e bravi compagni di brigata. La Credenza sono loro, ma la Credenza è anche il patrimonio di ricette, di amicizie, di clienti che anno dopo anno si sono integrati. Grasso&Co sono affiatati e coesi, investono nei contatti, nelle esperienze all’ estero, nei giri per il mondo.