Cooking for Art non è solo la gara degli chef emergenti, ma c’è tanto altro intorno. La pizza occupa uno spazio importante sostenuta da sponsor come Agugiaro&Figna e Valoriani e attira larga parte del pubblico. Dobbiamo ringraziare Lorenza Fumelli per la sua inesauribile capacità a condurre la gara e tanti altri tra i quali citiamo almeno Stefano Callegari per la collaborazione prestata. Sabato qualificazioni per la finale di domenica, per 18 concorrenti si sono alternati presentando la loro pizza margherita. Domenica i 6 finalisti si sfideranno sulla pizza a tema libero. E intorno tanti prodotti, un panorama ampio e valido di quello che l’Italia dell’agroalimentare è capace di produrre con lo spazio della Confagricoltura in prima fila.
Giovanni Mariconda
Giovanni Mariconda è chef ormai di comprovata esperienza che negli anni ha approfondito con grande passione ed attenzione i prodotti del suo territorio, Irpinia innanzi tutto, ma un pò tutto quello (ed è tanta roba) che l’interno della Campania è in grado di offrire. E la sua conoscenza trova la migliore rappresentazione in questo locale che presenta in modo funzionale e moderno una rassegna di alto profilo di questi grandi prodotti: dai salumi ai formaggi, dall’orto alla carne podolica. Si possono anche comprare a portar via (e ne vale la pena) o assaggiare in preparazioni semplici corrette e tradizionali che Giovanni esegue sotto i vostri occhi in diretta. C’è anche ampio spazio per la pizza, ci sono alternative di menù molto competitive, insomma è un ottima indicazione per una sosta che può essere breve (un tagliere e via) o più lunga, ma che in ogni caso merita.
13 di Raffaele Vitale a Salerno
Conoscevamo Raffaele Vitale per la sua competenza sui grandi prodotti dle territorio e la capacità di riproporli in modo più attuale e intelligente nel rispetto delle tradizioni. Non sapevamo però che aveva tanto buon gusto: questa sua nuova bottega è veramente piacevole e si fa apprezzare in ogni dettaglio, a maggior ragione pensando che ha usato principalmente materiali poveri e di recupero. Il risultato si vede, in un sabato a pranzo abbiamo visto andar via delusi perchè non c’era posto altrettanti coperti di quelli che c’erano in sala. Complimneti a Raffaele di aver creato un locale moderno e attraente come questo.