Da quando è stato aperto volevamo venirci, ma non s’era presentata l’occasione giusta. Poi è arrivato l’invito del Consorzio del Parmigiano Reggiano ed è stato come prendere due piccioni con una fava. Bellissimo il labirinto, ma anche l’iniziativa del Consorzio: metterci la faccia, cioè non mostra sempre e solo il logo e far assaggiare un prodotto senza autore, ma invitare i produttori migliori a presentarsi e presentare direttamente i loro prodotti. E vista l’affluenza, la curiosità e le tante domande poste ai produttori presenti, pensiamo che questa sia la strada giusta.
Giuseppe Alai
La pizza protagonista al Salone del Gusto con Terre Moretti e Oliviero Toscani, ma il nostro plauso va anche al Consorzio del Parmigiano Reggiano, che con larghe vedute premia anche chi oltralpe si impegna nella qualità. Un bel momento quello della degustazione abbinata tra Parmigiano Reggiano e Gruyere, la qualità non ha confini! Altro bel momento da Beppino Occelli, maestro di formaggi e grande affinatore e infine concludiamo la serata nel modo migliore: allo stand del sigaro toscano con una coppa di champagne (forse erano anche più di una, meno male!!!)
E ieri al Salone del Gusto altri due finalisti, anche se in realtà si è esibito solo Cristoforo Trapani in quanto Matteo Metullio era impegnato all’estero. E al suo posto uno chef ormai famoso, past winner del premio: Diego Rigotti. Ambedue gli chef hanno richiamato molta gente e sono stati applauditi dal pubblico, un bel segnale per loro. L’interesse per gli chef giovani è sempre molto alto e sono in tanti ad accorrere per vedere da vicino le nuove speranze della ristorazione italiana. Ringraziamo anche il Consorzio per la funzionale area che ci ha allestito.
Grande festa tra i salumi di tutta Italia. Si aggiungono le tante mani di tanti chef dell?Emilia e della Romagna riuniti per l’occasione. Non manca il leader, Massimo Bottura e a scendere tutti gli altri più e meno famosi, ma tutti insieme a difendere e valorizzare il loro territorio. Un avera festa allietata da un caldo sole che non sembra aprile.