Si apre Cooking for Art con la prima sfida: 5 chef di Roma. Sfida infuocata soprattutto per il caldo torrido che penalizza tutti concorrenti e giurati. Ma è un vero piacere vedere con quanta capacità affrontano l’esame che non è semplice. In mezzora devono preparare una 40ina di assaggi di 2 ricette, una a tema libero, la seconda a tema obbligato: un, due, tre….pasta! cioè una ricetta di pasta con solo 3 ingredienti a parte la pasta, l’acqua e il sale. In gara veramente il fior fiore dei giovani chef roamni e alla fine vince Guseppe Lo Iudice, il bravo titolare di Retrobottega. il Premio Materia Prima della Confagricoltura va a Domenico Stile dell’Enoteca La Torre.
Giuseppe Lo Iudice
Andrebbe clonato, e speriamo che lo facciano, anche perchè sono in tanti, tutti giovani che sembrano bravi e capaci di offrire formule innovative che specie nelle città troverebbero ampi spazi. E infatti il successo è arrivato subito. Istruzioni per l’uso: non si può prenotare, le proposte variano lungo l’arco della giornata, il coperto ve lo apparecchiate da soli, per il caffè e l’acqua minerale Vi dovete alzare e andare a prenderle, mentre al vino ci pensa Carola, svelta e leggiadra. Quanto ai piatti, meglio sedersi al bancone perimetrale della cucina, così i piatti ve li prendete da soli, anzi li vedete fare di fronte ai vostri occhi. E venendo ai piatti dobbiamo dire che sono abbastanza basici, ma ben fatti, le porzioni abbondanti, l’assemblaggio non banale e i gusti centrati e variati. Si passa dalla delicatezza ed eleganza del merluzzo in abito di primavera, alla succulenza delle trenette, passando per delle giocose animelle e finendo con un piccione ben cotto. Certo su ogni piatto ci sarebbe qualcosa da ridire per arrivare all’eccellenza, ma stiamo parlando di un locale dove questi piatti (che comunque farebbero ben figurare un ristorante di tutt’altre ambizioni) vengono proposti a prezzi da pizzeria.