Aperitivo in Terrazza e bicchierino finale nel Club.Serata piena con Giuseppe Marra e Maurizio Pelli qualche sera fa a Pozzuoli. Dovevamo assaggiare il “metodo ancestrale”, una specie di via di mezzo tra lo charmat e lo champenoise, utilizzato da TerraQuilia con il lambrusco, e siamo finiti alla Terrazza by Mareluna (vicina al bellissimo Anfiteatro Romano). Una simpatica accoglienza e stuzzichini locali (meglio sarebbe chiamarli stuzziconi vista la quantità) che ci fanno presagire una cucina marinara vibrante di sapori. Poi dopo cena eccoci passare all’Alosclub di Gabriella e Gennaro Alosco. Un locale storico di Lucrino, che si distingue per la sua carta di vini e di distillati e che propone una cucina classica marinara. Difficile resistere alle mille tentazioni che Gennaro propone tra bottiglie particolari e distillati da favola. Finiamo con il Quorum, che mi riporta indietro di tanti anni, a quando Lorenza seguiva questo prodotto così particolare.
Giuseppe Marra
Francesco Maione è indubbiamente personaggio singolare, il problema è che non sempre lo troverete in questo ristorante che gli appartiene. Non che non ami seguirne le operazioni, ma la vera attività che gli interessa è il pescato. Se non avesse fatto l’imprenditore (e il politico, ambedue le carriere con successo), forse sarebbe stato un grande pescatore: del pesce conosce ogni dettaglio ed infatti la sua “vetrina” è esplicativa. Non c’è l’ammasso senza fine di pesci di dubbia provenienza come spesso capita trovare in giro presso locali che amano impressionare più per la quantità che per la vera qualità, qui invece troverete poche specie, pesci e crostacei, ma di quelli che fanno la differenza. Ed infatti il crudo che abbiamo assaggiato ce lo ricorderemo! Venendo ai piatti cucinati, dopo cotanto inizio è chiaro che si va in discesa e non in crescendo, con una cucina non troppo ricercata che punta a soddisfare i palati vogliosi di sapori forti e decisi. Il piatto migliore? il baccalà con provola e friarielli (è vero, abbiamo un debole per i friarielli anche fuori stagione) e i vigorosi spaghetti allo zafferano.
48 ore di blackout hanno ritardato questo post e ci scusiamo. Hanno vinto i due più giovani, 18 e 23 anni!, a testimoniare il grande rinnovamento che è in atto nel settore, a confermare che i giovani hanno novamente per questa professione rispetto e fiducia. Non sono di Napoli, ma dell’hinterland e questo è un altro segnale: si allarga sempre di più il cerchio magico, e forse si sopsta il baricentro della “buona” pizza napoletana. Michele Castaldo di O Gemella Casalnuovo, Emiliano Corcione di Morsi&Rimorsi di Aversa hanno vinto la selezione Campania e li ritroveremo a Roma nella finale Centrosud. Bravi loro, ma bravi anche i giudici (con pizzaioli e giornalisti di prim’ordine) che in una splendida serata al Circolo Posillipo, hanno condotto la gara. Ringraziamo ancora Cluadio Zanfagna, organizzatore dell’evento di beneficenza Freskissima che ci ha ospitato.