Calda giornata quasi estiva per il pienone degli chef per le vie di Taormina. Non era facile organizzare un evento dispersivo lungo i due chilometri del corso, portando cibo ed attrezzature nel centro storico, invadendo piazze e negozi. Ce l’hanno fatta e anche bene, quindi complimenti ai tanti che hanno lavorato all’evento. Una bella festa gastronomica che ha coinvolto i tanti turisti in transito, incuriositi, ma forse poco preparati. Il prossimo anno bisogna prevedere più interpreti o comunque spiegazioni anche in inglese.
Giuseppe Raciti
Si conoscono da tempo, si sono ritrovati a Napoli lo scorso anno in occasione di Emergente Sud, e lì hanno deciso di ritrovarsi di tanto in tanto insieme per fare una cena, un evento con la tradizionale coppola che tutti loro preferiscono alla toque. Così Seby Sorbello ha inserito anche loro nel contenitore di Cibo Nostrum, per offrire ai tanti convocati una cena all’insegna dei giovani chef della Sicilia. Come non andar d’accordo con tale iniziativa? E’ stata una vera festa.
Bello è rivedere i piatti e la gioia del vincitore. Ricordiamo che ogni concorrente doveva fare una ricetta di pesce (storione e caviale tema imposto) e di carne (tema imposto, il cervo). Quella di pesce già impiattata e quella di carne assemblata in 7 porzioni da sporzionare successivamente prima dell’assaggio.
Mi sono emozionato a salire sul palco con il teatro completamente pieno, con i ragazzi dell’Istituto che compatti applaudivano affacciati dal loggione in alto, con le luci di fronte. Molti avevano vissuto i due giorni di gara, tutti avvertivano la tensione del momento. Ed alla fine è stato bello vedere la gioia del vincitore, ma anche la soddisfazione di tutti i concorrenti di aver partecipato ad un evento difficile, che comunque lascia qualcosa nella loro vita professionale. Ed io ringrazio le tante persone che hanno permesso che questo avvenisse e ringrazio Alba per il riscontro e per la straordianria sede che ci ha offerto. E infine grazie a Stefania Spadoni di Langhe Roero per le belle foto che ho utiizzato in copertina.
Bocuse d’Or Selezione Italiana 31 gennaio 1 febbraio 2016, Alba
Il Bocuse d’Or selezione italiana 2016, che si è tenuta in questi giorni nella splendida cornice di Alba, si è conclusa con la vittoria di Marco Acquaroli del Four Season di Ginevra. Ma il Bocuse d’Or, ha premiato altri concorrenti. C’è stato il premio Europa, assegnato a Giuseppe Raciti, il Miglior Commis, assegnato a Gabriele Furi del ristorante Hotel Roma a Cervia, il Miglior Piatto di Pesce assegnato a Debora Fantini della Nazionale Italiana Cuochi. Il miglior Piatto di Carne è stato assegnato invece a Francesco Gotti, docente Agnelli Cooking Lab; Bobadilla Feeling Club. Tante le emozioni, ora ci aspetta Budapest!.
C’è emozione, c’è la tensione della gara che dai box delle cucine arriva fino a dentro il teatro. Il Bocuse d’Or è rigore e precisione, i tempi sono scanditi dall’orologio, i movimenti e i passi contati e precisi. Non è facile gestire così tante situazioni diverse allo stesso tempo, ma una volta partiti tutto poi scorre per il suo verso giusto: i giurati, attenti e precisi; i candidati emozionati ma allenati allo stress. Primo turno sono 4: Stefano Paganini, Andrea Alfieri, Giuseppe Raciti, Giovanni Lorusso. Centrato il piatto del pesce, spettacolari i vassoi con la ricetta della carne.
60 nazioni in gara per arrivare alle 24 che a Lione, gennaio 2017 si sfideranno per vincere l’ambita statuetta del Bocuse d’Or. Ormai quasi tutte le selezioni nazionali sono state effettuate, e anche quella italiana è ormai alle porte: il prossimo 31 gennaio e il 1° febbraio ci vedremo ad Alba dove 12 concorrenti sono in gara. L’evento è stato presentato ieri alla Metro Academy di San Donato Milanese alla presenza della stampa invitata, delle aziende del Club dei Supporter, di Alba comune ospitante l’evento. Conferenza che è finita con un bel buffet realizzato da 6 dei 12 concorrenti, con i vini dei Consorzi del Roero e del Barolo.
Finisce Cooking for Art e inizia l’avventura del Bocuse d’Or. Eccoci a presentare la Selezione Italiana del Bocuse d’Or che verrà realizzata ad Alba il 31 gennaio e il 1° febbraio 2016 al Teatro Sociale. Con noi sul palco Florent Suplisson, direttore internazionale del Concorso, Giancarlo Perbellini presidente Italia, Enrico Crippa presidente Giuria. Marco Scuderi dà il benvenuto di Alba e noi tutti ringraziamo la Regione Piemonte e il Turismo Langhe Roero per l’importante collaborazione. Poi vado a presentare il Club dei Supporter che ci accompagnerà lungo il percorso del Bocuse d’Or e che al momento comprende: il Pastificio dei Campi, Lavazza, Mepra, Ceretto, Bragard, Calvisius, Metro, Valrhona, Tartuflanghe, Pentole Agnelli, San Pellegrino. Ed infine presentiamo i 12 concorrenti prescelti: Alessio Lorenzo, Debora Fantini, Diego Rigotti, Francesco Gotti, Giovanni Lorusso, Giuseppe Raciti, Leonardo Marongiu, Marco Acquaroli, Andrea Alfieri, Michelangelo Mammoliti, Riccardo Bassetti, Vincenzo Guarino. Riserva Daniele Lippi. A tutti alcuni omaggi dei vari sponsor e in particolare il vassoio Mepra firmato da Paolo Barichella sul quale dovranno esercitarsi per posizionare il piatto di carne.
Ed il verdetto della giuria decreta che alla finale di Roma di lunedì 5 ottobre alle Officine Farneto andranno Nikita Sergeev e Mattia Lattanzio per il Centro, e Gianfranco Bruno per il sud. Ci dispiace per i bravi Marco Mattana di Epiro di Roma e Giuseppe Raciti dello Zash di Riporto, che comunque pensiamo avranno il ricordo e la soddisfazione di aver fatto fino in fondo il loro dovere. Gran finale con l’esultanza di tutti, la consegna dei tanti premi e l’arrivederci al 2016.
Ieri le due finali, del Centro e del Sud, con una prestazione molto allineata ed equilibrata dei vari concorrenti in gara. Ognuno doveva fare un menù partendo dagli ingredienti base con assaggi per ben 40 persone, impresa non facile in 4 ore di tempo. Per giunta il piatto di carne non era noto, ma gli ingredienti sono stati dati ai vari concorrenti alle 9 del mattino in una misterybox.