Pranzo ad alto livello, grazie a Guido Folonari che ci ha abituato da tempo a grandi vini. Dal brut reserve Heidsieck ai nuovi bianchi dell’Alto Adige, passando attraverso barolo, brunello e bolgheri (difficile fare la classifica) per chiudere a sorpresa con un fantastico Oenotheque Charles Heidsieck di antica data. Guido è anche un piacevolissimo commensale e il pranzo è veramente volato via. Eravamo all’Enoteca al Parlamento, regno da un paio di anni di Massimo Viglietti, che per carattere è l’opposto di Guido, uno chef schivo e taciturno, che però ha indubbiamente talento, non si tira indietro, e ama il rischio. L’inizio è una splendida zuppa di fagioli, meno entusiasmanti ci sono sembrati il coniglio e la guancia, mentre buono il più tranquillo dessert.
Guido Folonari
Il lunedì è sempre stata la giornata di punta, di più alta frequenza e con la presenza di tanti chef oltre che operatori del vino. Difficile far 10 metri senza incontrarne uno. Difficile dire no ad un assaggio di vino, per altro in genere buono. E alla sera quando tutto sembra finito, si ricomincia!
Arriva la primavera e puntuale il Vinitaly con il suo fascino e i suoi problemi. Il clima (non solo quello meteo) è disteso, il vino si vende bene e sono tutti ad inseguire l’estero. I vignaiuoli italiani per sopravvivere viaggiano sempre di più e pensiamo sia un bene. Grande festa in Franciacorta con gli amici di Intravino, ottimo pranzo pe riabbracciare Piero Bertinotti, e chiusura con le bollicine straordinarie di Heidsieck importato da Philarmonica di Guido Folonari. Grazie infine a i tanti amici che abbiamo incontrato in questa prima giornata.
Guido Folonari è imprenditore di successo e di trascinante conversazione. Non ci siamo di certo annoiati ieri a pranzo, sia per i piatti di Agata che per i vini. Imbarazzo della scelta, dopo l’inizio notevole con i due brut reserve di Charles Heidsieck, importato da Philarmonica, due ottimi champagne davvero, e pensare che sono solo due basi! Poi tre grandi territori del rosso, Barolo, Brunello, Bolgheri, tre B classiche. Amiamo gli autoctoni ma questa volta diamo la palma al Millepassi di Donna Olimpia, la tenuta di Folonari a Bolgheri.
Dai 25 anni delle Donne del Vino, ai tanti incontri lungo i padiglioni. Tanta gente, e, per essere di domenica, tanta gente interessata a detta dei produttori. Ma il Vinitaly si giudica il lunedì, vedremo. Intanto apprezzabile l’evento pizza con l’insolita chiusura con il tango, tutto questo la sera al Palazzo della Gran Guardia. U giorno allegro finito con una brutta notizia: è morto Franco Biondi Santi, un uomo che per immagine, anima, pensiero ha rappresentato per quasi un secolo l’Italia migliore del vino. L’avevamo incontrato a gennaio a Siena, in una fredda giornata, dritto come un fuso. Un bel sorriso , una stretta di mano, la mano di un gran signore.