Comoda, soprattutto per chi viene in aereo (siamo a due chilometri da Caselle), ma anche in auto (salvo il parcheggio, visto che le stradine del centro di San Maurizio sono proprio strettine). Alla fine ecco la Credenza, oggi veramente un bel locale, con la porta più bella che mai che ti fa entrare in un ambiente dove tutto è curato, dal servizio dei vini a bicchiere alla leggerezza degli stessi bicchieri, dalla scelta del pane a quella dei formaggi, dalla carta di bollicine a quella dei vini particolari. In tanti anni Giovanni Grasso ha fatto della Credenza la sua bomboniera di eccellenza utilizzando lo stesso criterio in cucina: tanta qualità e tanta gente sotto la guida di due chef di razza come Igor Macchia e Chiara Patracchini (ai dessert e al pane). Il risultato è una carta molto estesa dove c’è praticamente tutto e dove ogni piatto recita lo stesso messaggio: tanti ingredienti (di qualità) tanti colori tante consistenze tanti tipi di cottura tanti contrasti. Il che di fondo è bellissimo, ma forse perfino troppo (alludiamo anche alla pesantezza complessiva di alcune preparazioni). Alla fine qualcosa perdiamo noi nell’assaggio e la brigata per via di qualche inevitabile imprecisione. Ma chi ama la succulenza come protagonista e il manierismo nell’estetica del piatto troverà qui il suo regno. I piatti per noi migliori? l’elegante melanzane con le erbe dell’orto, e la spirale alternata di gamberi e alici, una vera delizia.
Igor Macchia
E’ un piccolo nuovo gioiello questa Casa Format alle porte di Torino (vicinissima alla reggia di Stupinigi e a Vinovo dove si allena la Juve). Una funzionalità moderna e pulita, una scelta di linee colori ed arredi piacevolissima. Ma oltre all’estetica, c’è anche la sostanza: un magnifico orto sul retro approviggiona con larghezza il ristorante gestito dal formidable team della Credenza di San Maurizio, Giovanni Grasso ed Igor Macchia in prima linea. Igor che è poi lo chef executive, cioè che sovraintende le varie cucine (c’è anche il Fiorfood in Galleria San Federico a Torino) qui trova forse il suo equilibrio migliore: una cucina di sostanza non banale, fortemente focalizzata sul chilometro zero fin dove possibile. Un’ottima scelta che ci permettiamo di incoraggiare e che fa di questo ristorante, anche per via dell’ottimo rapporto prezzo qualità, una bella meta golosa già alle sue prime battute.
C’è molta Italia al SIRHA di Lyon una delle più importanti, se non la più importante, fiera della ristorazione al mondo. Italianità è una parola che si sente o si vede in giro e la cosa ci fa piacere. Coniugata con i piatti di Igor Macchia allo stand della Lavazza, in alllegria in quello dello champagne Guyot. Pochi italiani in giro e quando ci si incontra è festa!
Giovanni Grasso non è solo uno chef bravo, ma una persona che sa fare un progetto e costruire un team per realizzarlo. Si nutre di sogni, ma si muove sul concreto. Questo libro lo dimostra, non è solo interessante, ma anche denso di spunti innovativi, a cominciare dall’originale interattività con il web. La Credenza, ristorante in Via Cavour, 22
10077 San Maurizio Canavese Torino 011 927 8014. Complimenti a giovanni e al suo team, primo fra tutti Igor Macchia.
Qui sopra Giovanni Grasso con Igor Macchia, Chiara e tanti altri giovani e bravi compagni di brigata. La Credenza sono loro, ma la Credenza è anche il patrimonio di ricette, di amicizie, di clienti che anno dopo anno si sono integrati. Grasso&Co sono affiatati e coesi, investono nei contatti, nelle esperienze all’ estero, nei giri per il mondo.