Un pranzo e una cena particolare in questo nostro viaggio in Cina. L’esperienza dello “shabu shabu” versione cinese dove abbiamo apprezzato una tecnologia notevole (piastra individuale con la pentola personalizzata e robot che porta le vivande) e poi invece alla sera in un locale specializzato nell’Hot pot della carpa e dell’anatra. Tipico, con un’informale atmosfera , il nome (la trattoria dei cento sapori) mantiene le promesse, specie nei sapori piccanti.
Ilaria Legato
Ultimo giorno di corso alla Blue Horizon School di Dong Ying e salutiamo i ragazzi. Dobbiamo dire che siamo stati sorpresi dal calore dell’accoglienza, da come ci hanno seguti e come hanno partecipato alle nostre lezioni. Sorridenti, attenti e partecipi, veramente dei ragazzi modello che alla fine ci hanno quasi asslatato per chieder euna foto, una firma, una stretta di mano. Ci hanno ringraziato, ma siamo noi che dobbiamo ringraziare loro.
A DongYing per tener lezioni di cucina italiana. Una bella esperienza grazie allo IED, un corso voluto da Vito Plantamura e Federico Caravaggi e che vede protagonisti Ilaria Legato food designer e Filippo Saporito chef della Leggenda dei Frati. La meta è Blue Horizon Hotels Company, una catena alberghiera di un centinaio di alberghi e il corso sarà trasmesso in streaming a centinaia di cuochi
Breve sosta a Firenze per parlare di un progetto che speriamo vada in porto. Siamo con Filippo Saporito chef de La Leggenda dei Frati a Villa Bardini e lui ci porta da Irene, che è il nuovo nome del ristorante del Savoy Hotel completamente rinnovato nell’arredo e nella sostanza. Oggi la formula è semplice, più fruibile per il pubblico che affolla la bella piazza della Repubblica. Qui Filippo ritrova un suo collaboratore, il bravo Endrit Prifti che ben coordina il nuovo corso del bistrot.
Presentazione del “concept” che Umberto Montano, infaticabile imprenditore fiorentino, ha realizzato al primo piano del Mercato Centrale: una variante di Eataly, dove vengono coinvolti e ci mettono la faccia alcuni noti artigiani del gusto, assieme a qualche istituzione che fa da traino come il Consorzio del Chianti Classico. Ed è proprio qui che brindiamo con Dario Nardella e Davide Gaeta al coraggio di Umberto. La presenza di Identità Golose fa’ presagire una serie di eventi tematici. Insomma il Mercato Centrale di sicuro cambierà faccia e stile.
Non siamo ai livelli del Santo bevitore, ma anche questo (relativamente) nuovo locale di Firenze va forte. Merito anche qui della formula scacciacrisi che hanno i due locali in comune: ambiente recuperato caldo e piacevole, servizio veloce e informale (e preparato), menù non banale ma senza alcuna inutile astrattezza, dove la maggioranza dei piatti vanno tra i 9 e i 12 euro.