Accanto al più evoluto progetto di Bros’ a Lecce, Roots nasce giustamente come alternativa campestre nel percorso gastronomico di Isabella Potì e Floriano Pellegrino. Alternativa che ci ha subito attratto ed eccoci finalmente in questa bella dimora con prato e orto sul retro che ha indubbiamente tante qualità: il semplice ma coinvolgente arredo, la cottura tutta a fornello come la tradizione vuole, il largo spazio dato alle verdure perlopiù prese dall’orto, la piccola ma curata selezione di vini pugliesi, il servizio affidato agli stessi ragazzi della cucina: Yuta Bise, Moustapha Ndiaye e Simone Princi. A noi è capitato quest’ultimo, il più giovane, ed è stato bravo ed efficiente. La proposta è imperniata sul menù degustazione, tanti antipastini, un primo, scelta tra due secondi e il dessert. Un po’ il pranzo della domenica ed infatti c’è una piacevole aria di casa. Però dobbiamo dire che, sarà la stima che abbiamo per Isabella e Floriano (purtroppo assenti), ci aspettavamo qualcosa di più dalla cucina. Di veramente buono abbiamo trovato i peperoni, la zucca ed i funghi tra gli antipastini (da cassare il fritto mediocre e appena tiepido), meglio la pasta al forno dei secondi e del dolcissimo dessert.
Isabella Potì
Ed è proprio la gara di Emergente Chef a inaugurare Foodexp al mattino con 8 giovani chef in gara: Vincenzo Montaruli di Mezza Pagnotta di Ruvo di Puglia, Marco Zoppicante di La Kucina di Foggia, Jakopo Simone di Murà ad Altamura, Simone Solido de La Fiermontina di Lecce, Giovanni Lorusso di 31.10 Osteria Lorusso di Bisceglie, Savino Benizio di Antichi Sapori di Montegrosso, Domenico Di Tondo di Le Lampare al Fortino di Trani, Matteo Romano di Lilith a Strudà. Il tema della prima giornata è la tradizione, ben ideata, proposta e alla fine ben giudicata da una giuria attenta e sorpresa dalla qualità dei concorrenti in gara.
LSDM10, ovvero tanti contenuti in parallelo. Noi gravitiamo sulla sala Blù dove presentiamo Tomas Kavcic, straordinario e sensibile interprete del Collio Sloveno, innamorato anche dell’Italia che si presenta con delle eleganti alici, e poi uno piacevole gnocco mozzarella basilico e pomodoro, per un gran finale con l’ostrica al miele. Poi è la volta di Luca Vissani per parlare anche della sala (prima volta per LSDM) e darci modo di anticipare Emergente Sala del giorno dopo.
Ed ecco qui le immagini della Finalissima del Premio Emergente con la sequenza dei 5 concorrenti con i loro piatti. Ricordiamo che ognuno doveva fare un menù di 4 portate partendo da zero e avendo 5 ore di preparazione e 45 minuti per il servizio. Non è facile e per farlo più difficile abbiamo introdotto per la seconda portata la mistery box che in questo caso aveva la pasta del pastificio dei Campi, il parmigiano reggiano del Consorzio, l’olio d’oliva di Olitalia, le coppiette di maiale, l’ananas e altri prodotti minori.
La miglior finale di sempre testimonia la crescita del talento dei giovani chef, e premia la maturità di Ciro Scamardella che con simpatia, un pizzico di umiltà, indubbie doti tecniche, ha saputo convincere la giuria. Il suo piccolo menù servito ieri sera si è dimostrato complessivamente il più equilibrato, convincente, senza per questo essere banale o piacione. Ma anche gli altri hanno sorpreso per doti e capacità: da Marcello Tiboni (Locanda Walser di Riale Formazza) che ha ben giostrato con i sapori delle sue montagne a Francesco Brutto (Undicesimo Vineria di Treviso) sempre originale e audace con le sue foglie erbe ed accostamenti imprevedibili; da Giuseppe Lo Iudice (Retrobottega di Roma) il più abile a fare ottime cose con pochi ingredienti a Isabella Potì (Bros di Lecce) che unisce grazia precisione ed eleganza a soli 20 anni! Insomma una finale da incorniciare. Ma torniamo a compimentarci con Ciro Scamardella, 28 anni, sous chef di Roy Ceceres a Metamorfosi di Roma che con una “fresella” intrigante e composita, e dei “ceci e baccalà” in versione innovativa ed elegante, ha convinto la giuria composta da Guido Barendson, Gianfranco Vissani, Giuliano Baldassarri, Riccardo Monco e Francesco Bracali.
Doppia finale, per il Centro e per il Sud, con tante emozioni: la mistery box con gli ingredienti a sorpresa per una delle due ricette (e con il caffè Lavazza come ingrediente obbligatorio), l’Italia che in contemporanea supera la Spagna, i giovani chef che sfoggiano passione e tecnica di non poco conto vista l’età. Per il centro Ciro Scamardella e Giuseppe Lo Iudice vanno di pari passo e li rivedremo in finale ad ottobre a Roma, ma bravo Alessandro Rapisarda, specie con la sua memorabile insalatina. Per il sud la dolce Isabella Potì supera di poco Davide Guidara che conferma le sue ottime basi tecniche. Con loro ad ottobre ricordiamo che ci saranno Francesco Brutto per il nordest e Marcello Tiboni per il nordovest. L’appuntamento è quindi a Roma, Officine Farneto dal 22 al 24 ottobre.
Due ricette, una a tema libero e una a tema obbligato. Nella seconda giornata il tema è la carne, e in particolare la pancia di vitella, un taglio minore, messa a disposizione da La Granda, grande azienda piemontese con carni di razza piemontese. Una bella sfida tra Puglia (tre cuochi) e Campania (due cuochi) che termina con un ex-aequo tra Davide Ciavattella e Isabella Potì. Piccolo inconveniente, Davide si presenta con una ricetta con gli scampi sfuggita al controllo iniziale. Il regolamento parla chiaro, non si possono utilizzare ingredienti costosi, ma la colpa è anche nostra di non aver controllato bene. Davide poi spontaneamente si ritira e lo ringraziamo per il fair play mostrato e per la professionalità che aveva comunque messo in evidenza.
Ed ecco i vincitori del Centrosud. Per il Centro Giuseppe Lo Iudice e Ciro Scamardella vincono in ex-aequo su Alessandro Rapisarda, comunque premiato da Lavazza, miglior ricetta con il caffè e da Confagricoltura, premio materia prima. Per il sud Isabella Potì prevale sul bravo Davide Guidara. A lui i premi Lavazza e Confagricoltura. Alla finale di Roma a fine ottobre rivedremo Isabella, Giuseppe e Ciro confrontarsi con i finalisti del nord. A breve foto e cronaca di queste appassionanti giornate su “Porzionicremona”.