Siamo ormai al via, non dev’essere stato semplice, non tanto da un punto di vista strutturale (la scuola l’avevamo visitata già qualche mese fa) quanto organizzativo. Ma ormai ci siamo, gli allievi sono pronti e a a febbraio cominceranno i corsi. Apre così la prima scuola di alta formazione per il Servizio di Sala, con una serie di docenti illustri, con un programma innovativo (c’è pure un corso di attitudine e recitazione, in fin dei conti il ristorante è un palcoscenico). Inaugurazione domanica scorsa, con la banda, le autorità, e un bel pranzo (corroborante) con i vini della famiglia Cotarella, l’ottimo viognier e il recente acquisito brunello. Siamo contenti anche perchè si parla sempre più di sala, ma, cosa importnate, non in ordine sparso ma con l’idea di fare sistema tra le varie iniziative finora sorte.
Iside De Cesari
Quanto sarebbe costato un menù di 42 chef del calibro di quelli di ieri sera, il meglio del meglio di Roma e del Lazio? Ed infatti gli ospiti hanno apprezzato l’occasione riuscendo ad esaurire le oltre 4000 prozioni preparate e servite in meno di due ore (altro record). Una grande serata, per la qualità e quantità delgi chef, ma anche per l’atmosfera che si è creata. Due tavoli erano stati riservati a coloro che si sono sacrificati nei soccorsi: La Protezione Civile, e i Vigili del Fuoco. Il preside dell’Istituto Alberghiero di Amatrice, visibilmente commosso, ha ringraziato lo sforzo che ha fatto tutta la Ristorazione a favore dei terremotati. Una sala piena ha confermato che la solidarietà riesce a far arrivare a Rieti il suo messaggio. Grande insomma la partecipazione di tutti, ed ora avanti per la terza ed ultima serata.
Bella serata quella organizzata dalla famiglia Moscardi (tre generazioni in grande forma) ed è stato bello vedere come tutto l’Abruzzo o quasi sia intervenuto ed abbia contribuito con prodotti, vini, ricette e allegria alla riuscita della serata. 40 anni che hanno visto cambiare l’Italia e soprattutto l’Italia della ristorazione, quest’ultima decisamente in meglio e fa notizia.
Luccicante e splendente di strass, questo il tacco 12 giudicato il migliore. Capendone poco abbiamo ripiegato sulle bollicine, che abbiamo assaggiato con larghezza e ci sono parse di buon livello, con lo champagne Richard Lucien e Cavaillès in testa e dietro l’interessante nuovo spumante di Casavic. Ed ecco l’attesa serata di gala: doveva svolgersi sulla spiaggia, ma la prudenza ha consigliato di ripiegare sul classico servizio in sala, lasciando solo la conclusione del buffet dei dessert alla brezza del mare. Una serie di esecuzioni brillanti da parte delle varie donne chef coinvolte che con partecipazione e professionalità si sono espresse ad alto livello. Ottimo al solito il servizio di sala, considerando anche i tempi inevitabilmente lunghi e dilatati dalla contemporaneità della finale dei mondiali di calcio. E nonostante questo luglio inclemente ci siamo divertiti fino a tarda notte godendoci la bellezza e l’allegria insita nello spirito di questo evento.