E’ sempre una grande emozione vivere la finale del Bocuse d’Or, vedere il rigore della gara, il tifo dei supporters, l’attenzione dei tanti esperti che gravitano intorno. In gara ancora una volta non c’è l’Italia e ci sono anche pochi italiani in giro. Si incontrano più quelli che lavorano all’estero e che ovviamente conoscono bene l’importanza del Bocuse d’Or. E c’è il Piemonte con uno stand, con i suoi profumi e un buon risotto firmato dalla Madernassa. Oggi si presenterà ufficialmente e questo è già un buon inizio.
Ivan Albertelli
Ieri sera si è conclusa la gara dedicata alla Pasticceria, con la vittoria della Francia, Etienne LEROY, Bastien GIRARD, Jean-Thomas SCHNEIDER e oggi inizia la due giorni dedicata alla finale mondiale del Bocuse d’Or. Due giorni importanti che vedranno riunire qui a Lione decine di migliaia di chef da tutto il mondo (si calcola tra i 25 e i 30000) per assistere all’evento più importante ed atteso. E ieri siamo andati un pò in giro per questa grande fiera.
14 anni di Capolavori a Tavola non sono pochi, sia per la continuità, che per il crescente successo. Borgo a Corsignano diventa ogni anno più piacevole e vivibile, ma non è facile portare in fondo al Casentino oltre 300 persone. Merito è di Simone Fracassi, grande macellaio, ma anche personaggio a tutto tondo, vero mattatore della serata. Ancora una volta ha riunito ottimi prodotti, vini eccellenti, ma soprattutto gente motivata. E c’è stata anche la ciliegina sulla torta, la raccolta dei fondi per un’Istituzione benemerita come l’ospedale dei bambini Meyer di Firenze.
C’è molta Italia al SIRHA di Lyon una delle più importanti, se non la più importante, fiera della ristorazione al mondo. Italianità è una parola che si sente o si vede in giro e la cosa ci fa piacere. Coniugata con i piatti di Igor Macchia allo stand della Lavazza, in alllegria in quello dello champagne Guyot. Pochi italiani in giro e quando ci si incontra è festa!
Da Venezia a Rimini per partecipare all’iniziativa de La Madia, la storica rivista di Elsa Mazzolini. Sulle colline di Rimini, al Parco de La Fonte Galvanina, storica sede di Bandiera Gialla per anni chiusa al pubblico, ecco nuovamente la musica i colori e i sapori del Festival della Cucina Italiana.
Le premesse ci sono tutte: carne di gran qualità, pasta Verrigni, culatelli e pomodori firmati e così via. Speriamo che vengano mantenute perchè troppe volte abbiamo visto locali partire a mille per poi arenarsi in poco tempi. Qui ci dispiacerebbe doppiamente: conosciamo questo locale da 30 anni, dai tempi di Virno, gran signore dell “‘Ortica”, e poi qui sono coinvolti persone del calibro di Fracassi (che fornisce la carne per tagliata e hamburgher) e quindi confidiamo nel successo di questa ennesima apertura romana.
Borgo a Corsignano nel Casentino, dopo Vico la festa continua, in un altro ambiente bellissimo, più verde e rilassante. Simone Fracassi fa ormai le cose in grande, profonde in questo evento tutta la sua energia e simpatia, ed è tanta roba. Siamo alla decima edizione, in dieci anni la cerchia degli amici si è allargata di molto, ma resta intatto al momento la fresca spontaneità che ha sempre animato questo evento. Auguri e complimenti Simone per i primi dieci anni!