La presentazione della guida Michelin è sempre una grande festa. Le stelle che cadono purtroppo non fanno notizia, mentre è gran festa per i nuovi arrivi. In larga parte sono giovani e quasi tutti transitati nel nostro premio Emergente Chef, motivo di più per sentirci orgogliosi.
Abbracciamo così tanti giovani che vedono coronare la loro carriera, da Franzese a Cilenti, da Bellingeri a Giubbani, da Biafora a Manduria e altri ancora.
Due doppie stelle, sempre troppo poche secondo noi rispetto alle aspettative di tanti bravi monostellati, ma almeno sono di quelle pesanti e ambedue meritate: Iannotti al Kresios e Giovanni Solofra a suggellare il trionfo della Campania.
Felici loro, ma un pochino anche noi, per i tanti riconoscimenti che i nostri giovani emergentei hanno raccolto.
Jorg Giubbani
Moneglia è un piccolo borgo ben preservato (anche grazie al suo parziale isolamento, per arrivarci bisogna superare cinque gallerie da brivido!) e che ora aggiunge un motivo in più, anzi il vero motivo per noi golosi: una tavola interessante. Ma prima di arrivarci due parole sulla famiglia dove la madre indubbiamente fa la differenza. E’ Lei che con determinazione anno dopo anno ha rinnovato il tranquillo albergo di prima per farne un boutique hotel, è lei che è dietro all’arredo, ed è anche Lei che ha voluto fortemente questo ristorante: l’Orto chiamando un giovane come Jorg Giubbani di soli 28 anni (già conosicuto ad Emergente Chef) alla guida. L’orto ovviamente c’è, anzi sono più di uno, fanno anche prodotti in vasetti e vino, e cercano per il ristroanti altri prodotti di qualità per completare la linea delle materie prime. COme dire c’è un pensiero, ma c’è anche la sostanza. Jorg ha fatto buona scuola (anche ad EMergente pe rtre volte) ed è ora più maturo. In cucina è aiutato da Edi sorella di Orietta, mentre la sala vede sempre Orietta protagonista con la figlia Francesca al fianco. La scansione delle portate è stata più che lodevole, dimostrando varietà di idee, curata elaborazione ed anche un’attenzione alla presentazione. L’inizio poi è fulimnate, il cuore di bue verde arrostito che abbiamo messo in copertina a questo articolo. Piatti come questi, semplice , di gran materia prima, di vero orto, e perfettamente equilibrati poi nel resto del menù non ne abbiamo trovati. Ma comunque come dicevamo il livello si è mantenuto interessante (meglio antipasti e baccalà dei due primi) e fa sperare in un’ulteriore crescita perchè il potenziale c’è di sicuro. Vedremo quindi come evolve, ma già ora merita la sosta e l’affrontare le famose 5 gallerie.
A causa di una defezione all’ultimo momento, la selezione Emilia Liguria è più sottile: solo 3 concorrenti in gara: Pietro Montanari della Cesoia di Bologna, Christian Fava della Magnolia di Cesenatico, Jorg Giubbani dell’Osteria Capocotta di Sestri Levante. Tutto sommato se la giocano bene e vince per pochi voti Christian Fava grazie soprattutto ad un elegante rigatone ripieno con salsa al pistacchio.
Seconda giornata di gara con la premiazione delle strutture migliori per l’ospitalità secondo la guida del Touring Club Italiano, e due batterie di gare riservate al nordest (con Liguria). Due belle sfide seguitissime dal folto pubblico degli appassionati, ed alla fine vanno alla finale di lunedì (cioè oggi): Michele Lazzarini sous chef al St Hubertus di San Cassiano e Pietro Montanari della Cesoia di Bologna. Che si ritroveranno in finale anche i tre finalisti prescelti il sabato. Per la pizza in finale ritroveremo: Niccolò Serradei di O Fiore Mio, Matteo Finazzi della pizzeria Brian, Indrit Haraciu di Berberè, Matteo Attianese della Cascina dei Sapori.
Seconda semifinale del nordest, con rappresentanti di tutte le regioni e si impone ancora un veneto, Francesco Brutto, di Undicesimo Vineria di Treviso, un giovane chef innamorato del suo orto e delle sue erbe che non lascia mai e infatti se le porta anche qui in gara a Milano. Bravi anche gli altri 4 chef, con menzione al coraggio di Pietro Montanari che batte la strada dell’innovazione a Bologna, e non è facile, e Carlo Nappo che propone due buone ricette e infatti vince il premo Koppert Cress.