Accanto alle due aree della pizza e delle gare di emergente c’è il Lume, il nuovo e bellissimo ristorante di Luigi Taglienti che ha visto il succedersi di numerosi eventi collaterali. In primis i tre lunch che hanno visto protagoniste le aziende del Consorzio del Morellino di Scansano con Lorenza Vitali e Fabio Piccoli in regia. E la sera due cene top a 4 mani con Taglienti accompagnato da Ezio Santin, la prima, e da Josean Alija (del ristorante Nerua di Bilbao) la seconda. Ma il Lume non si è fermato nemmeno nelle altre ore della giornata ospitando convegni ed altri eventi. Il sabato, in occasione della giornata internazionale dedicata all’olio extravergine di oliva, la Confagricoltura con le proprie aziende ha organizzato un Convegno coordinato da Donato Rossi, con Gino Celletti e i due chef, Taglienti e Tano Simonato impegnati ad esaltare l’olio in due raffinati finger food. La domenica ha visto protagonisti alcuni esperti dell’ospitalità in un interessante dibattito coordinato da Teresa Cremona e Travel News con un brindisi finale del Franciacorta 4 Terre e finger food di Umberto Vezzoli e Toscobosco. Il lunedì altri due eventi: Parmigiano Identity con 10 produttori presenti e Emergente Sala al quale dedicheremo l’ultimo post di Cooking for Art Milano.
Josean Alija
Conoscevamo i due chef, ma non il locale. E devo dire che il Contraste passa inosservato solo a chi passeggia in via Meda, poi quando si entra è un altro mondo: un bel giardino, un’entrata con una scultura ad effetto e un piacevole salotto di casa signorile dove signorilmente si viene accolti. Un bel locale con una cucina altrettanto intrigante, nell’occasione rinforzata a 4 mani dalla presenza di Josean Alija, amico di Matias Perdomo. Tra i due è un contraste bello da vedere e da seguire, una serie di assaggi senza cadute che spaziano con mano precisa in tutte le direzioni. E’ un bel godere, poi certo qualcuno ci convince di più (l’ostrica, l’acciuga, il rognone). Alcuni sono bellissimi ma un pò troppo mandorlati: gli spinaci, i carciofi, il pilpil; ma nel complesso questo viaggio da Milano a Bilbao è una bella sequenza tutta da vivere. Cucina anche a 4 piedi (era così presentata) ed in effetti la brigata di sala ha un bel da fare nel sostituire posate bicchieri e vini nel corso delle 14 portate del menù, una corsa che merita l’applauso, mentre l’unica cosa che ci ha lasciato un pò perplessi è la sequenza degli abbinamenti dei vini, a parte la sicurezza del Ruinart iniziale.
Intensa la giornata finale con tanti bei nomi. Gli chef stranieri innanzi tutto, ma anche la pizza con Pepe, Bonci, Salvo e Sorbillo, e la sala degli emergenti ormai famosi con Diego Rigotti e Giuseppe Iannotti, e intorno tanti altri personaggi ancora ad arricchire il ricco panorama dell’evento. Si vedono belle ricette (Diego e Giuseppe) ci si diverte con i barattoli dei Caputo, ed è subito sera! Arrivederci al 2015.
Tema della serata: la parmigiana. A coniugare il tema una serie di giovani chef dei migliori locali del territorio salernitano. Una serata movimentata, con inserimenti d’autore (la pasta di Torrente e il risotto dei fratelli Costardi), poche le bottiglie a disposizione, ma tanta allegria nel bel resort che ci ha ospitato.