Come ogni anno eccoci a Vico per la Festa che da tanti anni Gennaro Esposito organizza. Un successo duraturo e consolidato sia per l’atmosfera che si viene a creare sia per le finalità benefiche dell’iniziativa. Quest’anno ci sono anche molti produttori selezionati dagli chef ospiti a testimoniare che il buon cibo è strettamente legato alla terra. Momento clou dell’evento la cena di gala nella grande sala di Pizza a Metro con decine di chef e centinaia di invitati.
Licia Granello
E continuano le maratone degli assaggi con il “pranzo delle promesse” nel ristorante di Gennarino, per pochi invitati, ma sono tanti sempre in cucina. Ci accoglie un festival di assaggini come aperitivo, tra i quali spicca un buon “mini stone”, un minestrone di radici di Giulio Coppola, e poi a tavola per i piatti serviti. Arriviamo a completare i primi, cediamo sui secondi e sui dessert. Piatti buoni, tra i quali la piena lode va’ all’ultimo assaggio, i ravioli di Gorini, di eccelso equilibrio.
Ed eccoci al Vinitaly, anteprima serale a Casa Perbellini, ospitati da Heres, da tanti anni aziende di prestigio nel mondo del vino. Ed in effetti anche questa sera vini alla grande da grandi bottiglie e grandi formati. Arriviamo al dessert (non in ritardo, l’avevamo preannunciato), ma qualche vino riusciamo a recuperarlo. E da domani in Fiera.
Curiosamente mancava Luca Marchini, il titolare, ma era bella la tavolata dove ci siamo ritrovati per festeggiare. Animata da un Massimo Bottura inesauribile, con le bollicine di Cantine della Volta, offerte con generosità, scorrono le porzioni pensate per noi (da citare il maialino). E da citare anche l’unione che c’è tra questi ristoratori, prima da Giusti, ora qui: Massimo Bottura cerca in ogni occasione di non dividere, ma di fare squadra, in primis nella sua città e nella sua regione.
La civiltà dello gnocco fritto,(che a seconda dove vai in Emilia prende anche altre forme e nomi, torta fritta, crescenza , tigella, ecc..) viene portata avanti da un gruppo di appassionati che premiano ogni anno alcune personalità. Ringrazio loro di avermi scelto ed è stato anche un bel modo per ritrovarsi con Licia Granello e Laura Morandi a ricordare i viaggi passati. E c’era anche Massimo Bottura, sempre un grande trascinatore anche quando non cucina.
Bella serata, bella compagnia ieri sera all’Osteria Pomiroeu di Seregno. Giancarlo Morelli, chef e patron, coniuga qualità e simpatia, la cuvée Lalou nelle due annate, 1998 e 1999, conquista subito. Sarà il fascino del magnum, ma delle due, la prima (versata appunto da alcune magnum) è apparsa ancora più convincente e godibile.
Serata dei giovani chef al Bikini. Giovani? qui nessuno ti controlla il passaporto e la flessibilità è la parola d’ordine accanto all’allegria, quindi diciamo che erano tutti giovani per voglia di fare e partecipare. E anche tra gli ipermaturi c’era voglia di allegria e di godersi la serata graziata dalla pioggia che è comparsa solo a metà giornata, proprio quando ci doveva essere la gita in barca poi annullata per il terremoto. Come dire che Gennaro non solo è bravo, ma anche fortunato: le azzecca tutte. (continua)
Serata a Ca’ del Bosco. Non è la prima volta , ma ci si torna con piacere perchè l’Azienda è tra le più belle, soprattutto per il bel viale d’accesso, la posizione dominante la collina, il bel parco. Dentro la cantina è suggestiva, ma con troppo cemento, alleggerito dalla bellissima collezione di foto d’autore. Sui vini poco d’aggiungere, siamo al vertice delle bollicine nazionali. Cucinava Tonino Cannavacciuolo, che abbiamo visto altre volte più in forma, ma in queste circostanze non si può giudicare più di tanto.
Si stringe l’alleanza tra Podere Forte e Enrico Bartolini che curerà la ristorazione nella sede dell’ azienda in Val d’Orcia, senza lasciare il Devero Hotel. L’altra sera il binomio ha funzionato bene mettendo in mostra la serie dei prodotti di Casa Forte. Un’azienda che si distingue dalle altre perchè in piccolo, ma non tanto (parliamo di qualche centinaio di ettari) , cerca di riproporre le migliori eccellenze gastronomiche.