Lido Vannucchi
Si è conclusa la prima giornata di questa nuova edizione del Premio Miglior Chef Emergente del Centro Italia. Marco Mengoni va in finale con Gianluca Gorini domenica 23 settembre. Bravissimi anche tutti gli altri giovani chef che hanno reso questa gara interessante, coinvolgente e appassionata.
Abbiamo visto nascere questa casa in mezzo alle vigne di Montalcino. Ci portava qui Gianni Brunelli per farci partecipi del suo sogno: ritornare a Montalcino, nella terra paterna. Con fatica e sacrificio aveva comprato la terra e poi man mano costruito la piccola azienda. E’ stato fortunato per vederla in funzione con le prime annate del suo vino, ma non per goderne la serenità e la pace che trasmette questo posto.
Una bella enoteca con ristorazione non banale. Siamo al Sughero a Turchetto di Montecarlo (Lucca). Una bella struttura con buona cantina a prezzi corretti e una cucina che si impegna a uscire dall’anonimato e ci riesce soprattutto nei dessert, grazie a Giorgio Cicchino, chef patron coadiuvato in sala dal bravo Tony Melillo.
La Griglia di Varrone a Lucca
Inequivocabile anche a distanza, comodo appena fuori dal casello rappresenta meta sicura per il viandante, purchè cannivoro. La Griglia di Varrone è in realtà la griglia di Massimo Minutelli, estroso personaggio, piacevole intrattenitore e protagonista di questa sala con griglia. La qualità non manca nei vini, nei prodotti esposti e proposti, nella carne. La cucina in questi casi è minimale, quindi non possiamo che raccomandarlo.
Riapre il Caffè delle Mura, un locale storico in un posto tra i più belli che si possano pensare. Un’occasione per ritornare a Lucca dove è sempre un piacere camminare. L’amico Lido Vannucchi ha seguito l’avvio, dentro e fuori c’è da scegliere dove stare meglio, e c’è da scegliere pure la formula: gourmet o easy da bistrot. Giudiziosamente si parte con pochi piatti, molta professionalità, tanta buona volontà e voglia di fare. Qualche tassello è ancora da sistemare, ma hanno aperto da poco, e quindi ritorneremo, tanto a Lucca è un vero piacere!
Una lunga notte quella di ieri sera. Tacchi bollicine e finger food ci hanno accompagnato fin ben oltre la chiusura preannunciata dell’una di notte. Non abbiamo contato nè i tacchi nè le bollicine, ma certo non sono mancate gli uni e le altre. Ma soprattutto non è mancata l’allegria, la convivialità, la professionalità dei tanti protagonisti che sono arrivati attirati dall’evento. C’è voglia anche di divertirsi , pur nel rispetto dei tanti che in questi tempi non hanno vita facile e devono stringere la cinghia. Ma due bollicine e un giro di tacchi, magari stimolano a reagire anche nei momenti duri.
Quando venivamo dal Nebraska a Camaiore (storica enoteca versiliana), ci fermavamo in questa bella bottega gastronomica che già allora mostrava segni di futura gloria (sfoglia stratosferica, cantucci da sballo e Yquem in parata). E abbiamo visto crescere la bottega, la cucina sul retro, la saletta accanto e soprattutto Angelo Torciglioni, che ben alimentato da mamma Romana, ha alimentato anche la sua passione per i buoni prodotti e per la buona cucina. Per poi passare alla pratica.