E’ sempre una grande emozione vivere la finale del Bocuse d’Or, vedere il rigore della gara, il tifo dei supporters, l’attenzione dei tanti esperti che gravitano intorno. In gara ancora una volta non c’è l’Italia e ci sono anche pochi italiani in giro. Si incontrano più quelli che lavorano all’estero e che ovviamente conoscono bene l’importanza del Bocuse d’Or. E c’è il Piemonte con uno stand, con i suoi profumi e un buon risotto firmato dalla Madernassa. Oggi si presenterà ufficialmente e questo è già un buon inizio.
Liliana Allena
Quasi mezzo milione di euro (450.000) questo lo storico risultato, il migliore di sempre, per la diciassettesima edizione dell’Asta del Tartufo che quest’anno ha interessato, oltre la storica sede del Castello di Grinzane anche il ristorante Otto e mezzo di Umberto Bombana a Hong Kong e la novità di Filadelfia con un ritorno in USA dopo un’assenza di vari anni. E la formula ha funzionato con i vari lotti che hanno visto una crescita trionfale fino all’ultimo, il più importante, aggiudicato allo chef cinese Zhenxiang Dong, ad oltre 100000 euro (peso complessivo dei due tartufi 1150 gr). Parte del ricavato è andato a Norcia, città del tartufo, colpita recentemente dal terremoto, ed era infatti presente una delegazione ospite di Alba. Tre chef sono stati nominati ambasciatori del tartufo: Mauro Colagreco, Philippe Leveillè e per l’appunto Zhenxiang Dong. L’abbinamento con il barolo ha ancora di più sottolineato l’appartenenza ad un territorio e la grande vocazione internazionale del comparto enoagroalimentare delle Langhe.
Questi i piatti della seconda giornata. Ricordiamo che per ogni nazione esce per primo il piatto di pesce già impiattato (tema lo storione) e dopo 35 minuti il piatto di carne posizionato sul vassoio di scena e poi impiattato per la giuria. Le squadre escono con dieci minuti di intervallo, per questo troverete nella sequenza i piatti di carne di una nazione dopo quelli di pesce che nel frattempo sono usciti.
Il Castello di Buda domina l’ansa del Danubio ed è vsibile da gran parte della città di Pest.Un luogo magico,di grandi sensazioni e dimensioni. Qui è organizzata la cena di gala. All’aperto ma in un luogo riparato per prevenir l’eventuale pioggia. Cena francamente modesta, ma il contorno vale.
C’è emozione, c’è la tensione della gara che dai box delle cucine arriva fino a dentro il teatro. Il Bocuse d’Or è rigore e precisione, i tempi sono scanditi dall’orologio, i movimenti e i passi contati e precisi. Non è facile gestire così tante situazioni diverse allo stesso tempo, ma una volta partiti tutto poi scorre per il suo verso giusto: i giurati, attenti e precisi; i candidati emozionati ma allenati allo stress. Primo turno sono 4: Stefano Paganini, Andrea Alfieri, Giuseppe Raciti, Giovanni Lorusso. Centrato il piatto del pesce, spettacolari i vassoi con la ricetta della carne.