E’ stato bello anche in una piovosa giornata invernale, figuriamoci nella bella stagione. Palazzo Petrucci da qualche mese ha lasciato solo la pizzeria (e la cantina) a San Domenico, mentre il ristorante si è trasferito qui, a Posillipo, subito prima di Palazzo Donn’Anna, in una struttura moderna a più livelli che permette anche di fare qualche evento. Il ristorante vero e proprio è prospiciente la spiaggia, una sala moderna e curata senza troppi orpelli. In cucina è sempre Lino Scarallo, un bel talento, infaticabile (basti vedere la ricchezza e la varietà di quanto proposto). Il nostro giudizio è più che positivo, si mangia bene con una cucina moderna e intelligente di territorio che ricerca il senso del gusto, ha la soddisfazione del cliente come suo obbiettivo principale e non si lascia tentare da astruse complicazioni. Qualcosa in più però la vorremmo avere, magari sul lato degli stuzzichini iniziali (buoni, ma un pò banali), o nella parte finale (i dessert erano anche questi un pò debolini). Ma di certo tra stracotto di maiale, triglia e spaghettoni con i friarielli, cioè la parte centrale del pranzo, è difficile scegliere il piatto migliore.
Lino Scarallo
Gran finale a Seiano, la vera patria di Gennarino, con il lungomar einvaso da chef, street food e pizzaioli, mentre in fondo alle Axidie la Bengodi del dolce con zeppole e babà come se piovesse. Il tempo è stato favorevole e la risposta dellla gente, operatori ed appassionati, impressionante. Un altro bel successo per Gennarino ed il suo team.
Edoardo Trotta ha provato a circordare la bellissima piazza con i suoi locali. Su Scaturchio ha dovuto fare marcia indietro, ma è andato avanti con questa pizzeria che affianca e completa l’offerta gastronomica di Palazzo Petrucci. Qui l’alternativa è più semplice e tradizionale e inoltre si propone una buona pizza napoletana secondo tutte le migliori regole che ormai hanno cambiato (in meglio) il settore. Molto gradevole è l’ambiente con il plus unico della spettacolare terrazza che domina la piazza.
Ben sette sono le nuove stelle in Campania. Una sola donna, Rosanna Marziale del solo ristorante indipendente premiato. Gli altri sono sono tutti ristoranti d’albergo a conferma di una tendenza nella guida Michelin a privilegiare questa tipologia di ristorazione che rispetto a quella classica garantisce una solidità maggiore e la garanzia di uno zoccolo duro di coperti.
L’ unica donna in gara, Marianna Vitale del ristorante Sud di Quarto non è entrata in finale (per un pelo), ma con la Sua grazia ha conquistato il pubblico di Cooking for Wine. Ma tutti sono stati veramente bravi, una selezione quest’anno di grande qualità. Ecco i concorrenti di Sicilia e Campania.
Ha coinciso la giornata di Orgoglio Mediterranea pensata da Fede & Tinto con l’ inaugurazione del Premio Sirena d’ Oro dedicato agli oli dop d’ Italia.
Identità Golose, fuori tanta neve, dentro tante calorie. Atmosfera calda, ma diventata caldissima, con l’ arrivo di lui, Ferran Adrià , lo chef più famoso e importante degli ultimi anni (10, 20, un secolo?)
E’ Domenico Cilenti del ristorante Porta di Basso, a Peschici (FG) lo Chef Emergente del Sud 2oo8.