Nuova edizione di Taste, ancora più grande con il nuovo spazio esterno sul retro dove si svolgono i dibattiti. All’interno centinaia di espositori messi con grande stile, quello di Pitti Immagine. Ed in effetti è una bella immagine quella che ne viene fuori.
lorenza vitali
Non poteva presentarsi in modo migliore Andrea Napolitano, non tanto dal punto di vista gastronomico, (è appena arrivato in questo bel Palazzo Marziale e diamogli quindi il tempo per ambientarsi e proporci la sua linea di cucina), quanto per il suo spirito etico. Ha organizzato, in pieno accordo con la proprietà (Paola Savarese) e con l’amico Fabrizio Tesse (ristorante stellato di Orta), una cena a favore dell’Unicef con un menù di basso scarto e basso costo, e con ricavato a favore appunto dell’Unicef e inoltre una vendita di “pigotte”: ogni pigotta permette l’acquisto di un kit di lunga sopravvivenza proteica per i bambini che soffrono la fame nel mondo.Nei suoi piani è anche non solo “donare”, ma anche “formare”, cioè andar giù in Africa a far lezioni di cucina alle giovani donne.
Bello è rivedere i piatti e la gioia del vincitore. Ricordiamo che ogni concorrente doveva fare una ricetta di pesce (storione e caviale tema imposto) e di carne (tema imposto, il cervo). Quella di pesce già impiattata e quella di carne assemblata in 7 porzioni da sporzionare successivamente prima dell’assaggio.
C’è emozione, c’è la tensione della gara che dai box delle cucine arriva fino a dentro il teatro. Il Bocuse d’Or è rigore e precisione, i tempi sono scanditi dall’orologio, i movimenti e i passi contati e precisi. Non è facile gestire così tante situazioni diverse allo stesso tempo, ma una volta partiti tutto poi scorre per il suo verso giusto: i giurati, attenti e precisi; i candidati emozionati ma allenati allo stress. Primo turno sono 4: Stefano Paganini, Andrea Alfieri, Giuseppe Raciti, Giovanni Lorusso. Centrato il piatto del pesce, spettacolari i vassoi con la ricetta della carne.
I 12 concorrenti stanno mettendo ormai a punto gli ultimi dettagli. Ricordiamoli, sono: Marco Acquaroli, Lorenzo Alessio, Riccardo Bassetti, Debora Fantini, Francesco Gotti, Andrea Alfieri, Daniele Lippi, Giovanni Lorusso, Michelangelo Mammoliti, Leonardo Marongiu, Stefano Paganini, Giuseppe Raciti,
Le festività di fine anno sono state per molti un periodo di vacanza, non per i 12 concorrenti che si sono allenati, molti quotidianamente, per l’importante evento. Nel frattempo ci sono state due defezioni e due nuovi candidati sono stati coinvolti, pertanto la lista aggiornata è la seguente:
Si è appena conclusa la presentazione della Selezione Italiana del Bocuse d’Or, l’evento che si svolgerà ad Alba il 31 gennaio e il 1° febbraio 2016. Il Bocuse d’Or è il più importante e prestigioso concorso di cucina internazionale.
Una bella dimostrazione di come angoli sporchi e squallidi possano trasformarsi in spazi trendy e attraenti è il Viadukt di Zurigo realizzato negli spazi sottostanti due viadotti paralleli vicino alla ferrovia. C’è un’area mercato, una lunga fila di negozi di tutti i generi che occupano le varie arcate del viadotto, ma ci sono spazi anche sociali, per animazione e spettacoli, e un bel parco. In fondo l’area più trendy con negozi d’avaguardia, un celebre locale notturno (il Supermarket) e tanto altro ancora….non ci si annoia di certo.
Seconda semifinale del nordest, con rappresentanti di tutte le regioni e si impone ancora un veneto, Francesco Brutto, di Undicesimo Vineria di Treviso, un giovane chef innamorato del suo orto e delle sue erbe che non lascia mai e infatti se le porta anche qui in gara a Milano. Bravi anche gli altri 4 chef, con menzione al coraggio di Pietro Montanari che batte la strada dell’innovazione a Bologna, e non è facile, e Carlo Nappo che propone due buone ricette e infatti vince il premo Koppert Cress.