E così Bottura è arrivato che più in alto non si può. Prima di lui ricordiamo che una dozzina di anni fa ci arrivò nella Gault&Millau francese Marc Veyrat con ben due ristoranti. Ma per l’Italia è la prima volta, e ne siamo felici non solo per il riconoscimento alle qualità dello chef e del suo ristorante, ma anche per l’enorme lavoro svolto da Massimo Bottura in favore di tutta la ristorazione italiana. Se l’immagine della nostra cucina è trionfante nel mondo lo si deve anche a Lui. Ed infine proprio nell’anno dell’Expò a Massimo Bottura si deve l’iniziativa forse più iconica: il Refettorio Ambrosiano, che meglio di qualsiasi altra cosa incarna lo spirito dell’esposizione universale. Massimo complimenti, te lo meriti e accanto a te Lara, elegante ed intelligente compagna, e la tua magnifica brigata, da Taka a Davide, da Enrico a Beppe e a tutti gli altri bravi ragazzi che ti circondano.
Lorenzo VIani
Si definisce, e forse lo è, artigiano in cucina, ma in sala è tutt’altra cosa, parliamo di Filippo Di Bartola, titolare di Filippo, non maestro di sala, ma grande bidello direbbe Alessandro Pipero. Un talento naturale, una presenza elegante, una capacità di cogliere al volo la situazione e far sentire a proprio agio il cliente. E oltre al savoir faire, c’è anche la sostanza: anni da Pinchiorri come sommelier non sono passati invano, e altri anni all’Enoteca Marcucci nemmeno. Posti dove ha imparato a conoscere virtù e debolezze di clienti nobili e famosi ed ha affinato il suo innato talento, quello che era sorto nello stabilimento balneare di Vittoria Apuana dove aveva tanti anni fa scoperto la sua vocazione. Filippo ci ricorda un pò Lorenzo Viani di trenta anni fa, quando era una semplicissima trattoria dove il bel mondo faceva però la fila (ora, specie con il recente rinnovo è diventata un signor ristorante, complimenti!). Pietrasanta è la rive gauche di Forte dei marmi, la prospettiva potrebbe essere similare, al ristorante mancano però nella sede attuale gli spazi per crescere, anche in cucina.