Cambio di chef al Settembrini il noto wine restaurant vicino a piazza Mazzini. Luigi Nastri è volato a Parigi a quella Gazette che ha reso famoso Petter Nilsson (oggi tornato in Svezia allo Spritmuseum di Stoccolma). Gli succede il giovane Federico Delmonte, un cuoco giovane elegante sorridente e preparato. Viene dalle Marche ed è stato portato a Roma dall’amore e speriamo che Roma lo accolga nel modo migliore. Al Settembrini troverà un ambiente stimolante, frequentato da molti appassionati, con una clientela preparata ed esigente che pensiamo ben valuterà questo chef che per i nostri ricordi merita. Ad assistere al passaggio di consegne anche Silvio Giavedoni, amico di Federico, chef del Quadri di Venezia. Una cena di buon livello con un piatto su tutti: le carote con prezzemolo.
Luca Boccoli
Grandi Champagne! un libro fatto apposta per sognare e ci ritroviamo alla libreria del Settembrini per brindare alla nuova edizione. C’è dietro il palato fine di Alberto Lupetti, ma anche quello di altri colleghi come Boccoli, Scorsone ecc.. Un libro che si legge con piacere, elegante, per una cerchia ristretta di sognatori e intenditori. Un pò sottotono invece la presentazione.
La sala alla riscossa….era ora! Stufi di sentirsi quasi di serie B rispetto all’invadenza degli chef, il popolo della sala cerca di reagire. Il manipolo costituente è tutto romano (e questo secondo noi è un limite che deve essere superato), ma le ambizioni ci sono tutte, l’obiettivo altamente raccomandabile (recuperare l’immagine e la valenza del servizio di sala), gli aiuti concreti sono a portata di mano (moltissime le aziende vinicole e dell’agroalimentare pronte a sostenere l’azione).
Un locale che forse segna un’epoca, un pò come Gusto di qualche anno fa. Siamo in una zona ricca di Roma, non certo priva di locali, ma forse più in voga per l’ aperitivo da Antonini e Vanni (due famose pasticcierie) che per la ricercatezza della tavola. L’arrivo del Settembrini ha scombussolato le carte. Si è puntato molto sul vino di qualità, grazie alla passione del bravo Luca Boccoli, il sommelier, per lo Champagne e la Bourgogne (da lodare ovviamente la straordinaria carta dei vini e l’offerta al calice).
L’ arredo trendy e disinvolto cela in realtà parecchia sostanza.