Aumenta l’attenzione per i ristoranti italiani all’estero, come ce lo conferma anche il Gambero Rosso con la sua selezione Top Italian Restaurants, presentata al bel ristorante Chorus. Sette premi, sette ottime scelte, con particolare elogio per i due chef: la sorpresa dell’anno ovvero Valerio Serino del Terra di Copenaghen e il miglior chef dell’anno, un altro giovane, Emanuele Pollini all’Ovo di Mosca (supervisione di Cracco). In quest’ultimo posto abbiamo avuto un’ottima cena qualche tempo fa e quindi concordiamo pienamente. E i piatti serviti, qualcuno di Valerio egli altri di Emanuele confermano la loro tecnica (ottimo ad esempio il calamaro e lo sgombro). Complimenti quindi sia al Gambero Rosso che con le sue guide attraversa un po’ tutto il panorama della ristorazione e a Lorenzo Ruggeri per il buon lavoro svolto.
Luca Fantin
Il lunedì è sempre il giorno clou dove i personaggi più importanti della ristorazione entrano nell’arena, per ritrovarsi e farsi anche vedere. e’ il giorno dei grandi chef, è il momento di Bottura che chiude la mattinata del convegno con il suo messaggio: Il cibo è arte. Una breve sintesi che parte dal Rinascimento (il Polittico di Piero della Francesca) per arrivare ai giorni nostri e lanciare un messaggio: il nuovo Rinascimento italiano è in atto e si deve alla cucina italiana. Un messaggio forte, ottimista, che va oltre l’orizzonte dell’Osteria Francescana per farsi carico del fardello di tutti coloro che vogliono il meglio e operano al meglio. Un bel messaggio davvero, completato dal secondo round dedicato alla sala. Insomma tante buone parole, molti propositi, e tanto orgoglio: l’Italia della ristorazione ha mostrato i muscoli.
Serata elegante all’Hotel Bulgari con un bel parterre e soprattutto l’occasione di assaggiare i piatti di uno chef italiano bravo e poco noto: Luca Fantin. E’ a Tokyo da 5 anni, ha preso la stella Michelin, forse se ne merita due, ma si sa che questa guida con noi italiani è particolarmente severa. In trasferta, e nella piccola cucina dell’Hotel Bulgari è un’impresa fare altissima qualità, ma Luca ce la mette tutta e alcuni dei suoi piatti sicuramente meritano l’applauso. Interessante la serie degli appetizers iniziali, buona la sequenza cucinata con l’insalata di verdure e la carne in primo piano.