Tutti a Piacenza per onorare le stelle Michelin. Tante le novità, alcune dolorose, come la perdita (da due a una stella) per due ristoranti storici come il Sorriso di Soriso e Vissani di Baschi. A loro va il nostro primo pensiero. Poi il secondo a chi ha trinfato: Enrico Bartolini, il nuovo che avanza a tutta velocità, secondo noi meritatamente. Il terzo pensiero è per le due stelle in Italia: dovrebbero rappresentare tra l’alta fascia della ristorazione italiana e sono un numero limitato. Erano già poche prima, ora sono anche di meno, doppi complimenti quindi a Mammoliti e a Doanto Ascani che hanno centrato l’importante traguardo. Chiudiamo salutando i tanti ex emergenti che hanno ottenuto la stella quest’anno, Gorini, De Santis, Puleio, Griffa, Raciti un grande abbraccio a tutti voi.
Luca Landi
Alla luce di questa, ma anche di altre esperienze, pensiamo che sia meglio evitare le presentazioni di nuovi ristoranti o nuovi menù. Interviene l’ansia di prestazione a complicare le cose, forse la troppa tensione, o anche (nel nostro caso, essendo il ristorante nuovo) un mancato e adeguato rodaggio. Fatto sta che un bravo chef che conosciamo da tempo, come Luca Landi, si è incartato in una serie di ricette che hanno, a dir poco, poco convinto i presenti. Del menù ricordiamo in positivo la magnifica insalata delle Apuane, appesantita però dalla invadente salsa, e il dentice all’aglio nero.
Tra una gara e l’altra per il titolo Miglior Chef Emergente del Centro Italia ci sono stati showcooking di dieci chef toscani abbinati alle dieci filiere presenti a Expo Rurale 2013. Venerdì si sono esibiti Francesco Bracali del “Ristorante Bracali” che rappresentava la Cerealicoltura e le culture erbacee, Luciano Zazzeri de “La Pineta” per la filiera del pesce e dell’acquacoltura, Nino Mosca de “Il Bottaccio” con la filiera Volti, racconti ed esperienze. Il sabato i protagonisti sono stati Matia Barciulli dell “Osteria di Passignano” per la filiera della zootecnia, Luca Landi del “Lunasia” con la filiera della Foresta e del legno e Igles Corelli del ristorante “Atman” con quella del Florovivaismo.
Giornata conclusiva per la prima edizione del Cooking for Wine Tirreno.
Anche oggi grandi chef hanno preparato in diretta i loro piatti, sempre con un attenzione ai prezzi.
A partire dal ristorante La Posta a La Spezia con il patron Claudio Mazzoni e con lo chef  giapponese Shinichi Ueno. Dall’Estremo Oriente ha girato tutta l’Italia: nel suo piatto un pezzo di Puglia e i sapori della Liguria
Sono loro che apriranno l’ ultima giornata e la presenza di Shinichi ci fa notare quanto sia stata consistente in questo evento la presenza degli chef giapponesi.
Carmine Calò (nella foto) proclamato miglior chef emergente 2008 del Centro Italia