La Cucina Italiana nel Mondo come patrimonio universale dell’Umanità. Se ne parla da tempo con Rosario Scarpato e ora è arrivato il momento importante: quello di lanciarla. A sostenerne la fattibilità è la dssa Poggi che lavora proprio su questi temi all’Unesco e che fa un preciso intervento in favore di questa candidatura. Poi man mano ecco le adesioni delle più importanti associazioni: FIC; le Soste, Eurotoques, Alma, Chic, JRE. Pensiamo che questa iniziativa possa essere un grande contributo morale e pratico alle migliaia di cuochi, pizzaiol, camerieri, pasticcieri, operatori che lavorano all’estero in nome dell’Italia. Un domani forse si sentiranno un tantino più gratificati e coesi nel loro lavoro e ne avremo tutti da guadagnare.
luca marchini
Italian gourmet al Superstudio, una specie di Taste al coperto con solo chef stellati, il tutto organizzato come un grande village con ampie cucine di supporto. C’era anche un convegno sul futuro delle guide, con vari noti Curatori di Guide (anche il sottoscritto) e alcuni Chef in rappresentanza delle associazioni. Si doveva parlare del futuro, poi ognuno ha parlato dei propri casi personali. Insomma un’occasione persa. Meglio andare a vedere cosa combinavano i cuochi nei loro box.
Tra le tante associazioni di ristoranti Le Soste si distinguono per la durata – siamo al 35simo anno – e la qualità (c’è veramente l’eccellenza d’Italia e non solo).
Serata di gala a Palazzo Serbelloni con l’entrata di 5 nuovi ristoranti: il “Christian&Manuel” all’interno dell’hotel Cinzia di Vercelli, capitanato dai fratelli Costardi; il Vun all’interno dell’hotel Park Hyatt di Milano, chef Andrea Aprea; l’Inkiostro a Parma, chef Terry Giacomello; La Bandiera di Civitella Casanova (Pescara) chef Marcello Spadone; il Krèsios di Telese Terme (BN) chef Giuseppe Iannotti. A loro sono stati affidati i 5 piatti della cena animata anche dalle numerose premiazioni dove spiccavano il Premioa Beppe Palmieri restaurant manager della celeberrima Osteria Francescana di Modena, assegnato da Cantine Lunelli Trentodoc Ferrari Spumante per la Migliore Ospitalità di Sala, mentre Allegrini ha assegnato il premio alla carriera ad Aimo e Nadia Moroni, mentre il premio all’Innovazione è andato ad Enrico Crippa del “Piazza Duomo” di Alba, direttamente dalle mani di Franco Ziliani della Berlucchi in Franciacorta. Anche il mondo del web è pura innovazione e il premio “Blog dell’Anno” è andato a “Gnam Box” da Champagne Pommery che ha doppiato con il “Premio Experience” alla migliore selezione di Champagne andato al ristorante “La Pergola” di Roma. Premiato anche un vino, la tenuta biodinamica “Mara” scelta dall’Aspi (associazione della Sommellerie Professionale Italiana) direttamente dalle mani del presidente, Giuseppe Vaccarini.
E’ stato un momento d’incontro per tutto il mondo della ristorazione, magari sarebbe bello crearne altri, non solo a Milano…
Curiosamente mancava Luca Marchini, il titolare, ma era bella la tavolata dove ci siamo ritrovati per festeggiare. Animata da un Massimo Bottura inesauribile, con le bollicine di Cantine della Volta, offerte con generosità, scorrono le porzioni pensate per noi (da citare il maialino). E da citare anche l’unione che c’è tra questi ristoratori, prima da Giusti, ora qui: Massimo Bottura cerca in ogni occasione di non dividere, ma di fare squadra, in primis nella sua città e nella sua regione.
Dietro il grande Massimo Bottura cresce la ristorazione in città trascinata dal fulgido esempio. C’è un tradizionale Strada Facendo che ci piace sempre di più e c’è anche questo più giovane, ma sono ormai 10 anni, Erba del Re che è sempre più convincente e proprio in questi giorni si è rinnovato con un ambiente più minimalista e gradevole, e una cucina che diventa anch’essa più elegante leggera e concentrata su un unico messaggio per ogni ricetta. Assistito da una bella brigata in sala come in cucina, è piacevole vedere come Luca Marchini riesca a trovare nuovi stimoli e mantenersi al passo con i tempi.
Pochi sanno che Giorgio Pinchiorri è modenese, dell’Appennino, proprio vicino a dove è nato anche Vasco Rossi. E da questi luoghi arrivano alcuni dei prodotti di eccellenza che poi utilizza nel suo ristorante di Firenze, l’Enoteca Pinchiorri, in particolari i salumi di mora romagnola, allevata allo stato brado di Ca’ Lumaco a Montetortore di Emanuele Ferri. Così nasce l’idea di fare un cena per i terremotati dell’Emilia e di buon grado aderisce gratuitamente Simone Arnetoli, del Galateo di Firenze.
Congresso in Liguria per i JRE, e a cucinare sono proprio i liguri, Luca Collami di Baldin, Paolo Masieri di Paolo e Barbara e Andrea Sarri di Agrodolce. Tra le tante associazioni di cuochi è forse quella che funziona meglio, e lo dimostra pure il pubblico e l’attenzione con la quale i JRE sono in genere sempre seguiti.
Capisco cavalcare più stili, ma alla fine si rischia di perdere l’ orientamento. L’altra sera a Modenantiquaria c’ era un pò di tutto: il cibo, il vino, le sfilate di moda, la musica….dimenticavo c’erano anche le opere d’arte.
Ci vuole abilità a proporre la zucca (quasi) in purezza. Ci riesce, e bene, Luca Marchini del ristorante l’ Erba del Re di Modena. Un piatto che vale il viaggio, anche se dobbiamo dire che nella nostra ultima esperienza ci sono stati dei colpi a vuoto. Riportiamo più sotto alcuni piatti provati.
l’ erba del re è sempre più verde, Luca Marchini più sicuro e disteso, anche se ancora un pò ansioso di dover dimostrare sempre che lui è bravo