Rispetto alla vecchia sede il balzo in avanti c’è tutto con questa nuova prestigiosa location che si divide tra il ristorante gourmet (che occupa lo spazio un tempo dell’Alloro) e il roof per un’alternativa più semplice ma rinforzata da una vista stupenda sui tetti di Roma. Siamo in fase di rodaggio, ma già la sala ci sembra a puntino, diretta con piglio giovanile da Andrea La Caita con l’aiuto di Davide Fresiello, Lorenzo La Gamba, Giacomo Scatolini, e al bar (interessante per il caffè offerto in varie tipologie e per i cocktail proposti) Luca Moroni. La cucina ci è parsa indietro, con un menù dove il gusto non manca, ma spesso a scapito dell’eleganza e della leggerezza. Comunque anche qui è una brigata giovane quella diretta da Alessandro Narducci con Simone Coletti come secondo e Lorenzo Spavone pasticciere, e quindi contiamo su una più corretta proposta complessiva a breve termine. I piatti migliori? ci sono sembrati i due antipasti, il polpo ed il buon carpaccio di gamberi.