Come d’abitudine in occasione di Cooking for Art, l’evento che si svolgerà a Officine Farneto questo weekend, ecco le bollicine trentine invadere Roma, in parallelo e in vari locali. Quindi passiamo da Trimani per l’aperitivo, a quello dell’ All’oro nella nuova ed elegante sede del First Hotel. E poi ancora il crudo di pesce del Crudop e la cena opulenta organizzata da Gianni Ruggiero al Simposio. Da lui a Paolo Trimani,a Sara Blandamura, a Ramona e Riccardo, il nostro ringraziamento per la bella accoglienza.
Lucia Letrari
Un convegno di indubbio spessore quello organizzato in chiusura della Mostra dei Vini a Trento. Con Enzo Vizzari, Paolo Marchi e Davide Scabin a parlar di ristorazione e comunicazione oggi. Coordinati da Cristiano Seganfreddo del Corriere della Sera, sono stati affrontati vari temi con un occhio particolare al Trentino e il pubblico, numeroso, ha seguito con attenzione. Sono emersi in pieno i problemi, per altro comuni al resto d’Italia, e il desiderio di superarli. Forse per il Trentino, che dimostra comunque voglia di reagire e di fare sistema, sarà più facile che in altre zone d’Italia. Al termine un brindisi dovuto con vini e prodotti della provincia.
Sirio Maccioni è sempre un mito qui a New York, e non solo. Da un anno ha aggiunto un’altro locale alla sua collezione, e questo è particolarmente impegnativo. Siamo al Pierre Hotel, bandiera del Taj a New York, un albergo di grande prestigio e il ristorante ha sicuramente notevoli ambizioni. In effetti la sala è elegante e raffinata, la clientela consequenziale. Ritroviamo in cucina una vecchia conoscenza, Filippo Gozzoli, un tempo al Park Hyatt di Milano. La serata scorre nell’opulenza, ma sia la sala che la cucina ci sembrano ancora in fase di messa a punto. Prima del Sirio eravamo passati in un locale famoso e storico per un aperitivo, il Felidia, il locale che ha dato il via alla storia e alla fama della famiglia Bastianich. Purtroppo Lidia non era presente, in compenso un saluto a due valenti professionisti come Giuseppe Rosati e Fortunato Nicotera.
I vini del Trentino sbarcano a New York e l’appuntamento è al bellissimo Astor Center, una struttura che comprende una magnifica ed enorme enoteca al piano sottostante, varie sale con teatro del vino e cucina sul retro. Sono nove le aziende trentine: Concilio, Cantine Monfort, Letrari, Maso Martis, Rotaliana, Lavis, Gaierhof, Endrizzi, Cesconi. Invito per soli operatori e giornalisti e, a giudicare dal pubblico, l’invito è stato accolto e la degustazione full booked. Il tutto ben organizzato anche nei dettagli, dal ricevimento al buffet, e alla documentazione fornita a tutti gli operatori intervenuti.
Si corre dal Trentino, per i vini di montagna abbinati alle ricette di Diego Rigotti, all’Oltrepò per il lancio del Distretto di Qualità di una terra che di qualità ne fa tanta, ma pochi poi la percepiscono. E prima e dopo i mille incontri che avvengono al Vinitaly che comunque resta la più grande fiera del mondo del settore. Bel finale , leggero e stimolante nell’elegante Hotel Victoria, con i manicaretti di Carmine Calò e la potenza espressiva del Winston Churchill, uno dei più grandi chamapgne del mondo, Pol Roger importato da Heres.
A Palazzo Roccabruna, nel centro storico di Trento, si svolge in questi giorni l’annuale appuntamento con il Trentodoc. Nelle bellessime sale sono presenti quasi al completo i vari produttori e in cucina troviamo un menù interessante presentato sul legno di una cassetta di vini e firmato Diego Rigotti appena rientrato da Hong Kong e ora attivo a Maso Franch.
Due eventi in uno da Burde l’altra sera: Andrea Gori presenta la nuova stagione di “God save the wine” e Valentina Voltolini introduce il Trentodoc e presenta le sei aziende presenti con anche i produttori.