Non siamo in pochi a cui piace questo locale, il Quinto. In estate grazie al prato esterno ed al lago è difficile trovare posto e in inverno alla bella e grande sala hanno aggiunto gli originali igloo nel dehor che viaggiano ormai con prenotazioni di 3 o 4 settimane! L’occasione è una cena a 4 mani tra due amici pizzaioli lontani: Ivano Veccia qui ormai residente, e Massimiliano Prete venuto da Torino, ma di origini campane. Ognuno ha preparato per l’occasione due pizze che più diverse non si può: più tradizionali la fritta e la pizza dedicata a Roma di Ivano Veccia, più gourmet contemporaneo quelle di Prete che utilizza un impasto croccante. Tra l’uno e l’altro 4 assaggi notevoli dove è difficile dire il migliore. Dovendo scegliere quella alla seppia di Prete e la fritta di Veccia.
Luciana Squadrilli
L’inaugurazione di Pizzottella, credo la prima pizza a taglio romana di Milano, è stata anche l’occasione di scoprire il mondo che David Ranucci, imprenditore romano, ha creato a via Muratori (Porta Romana). Attorno al nucleo originario di Giulio pane e ojo, sono cresciuti altri locali molto gradevoli come Abbottega, A Casa Tua, il Convivio (nel cortile con ben tre spazi indipendenti) e ultimo questa Pizzottella. Ultimo per l’Italia, ma intanto il gruppo si espande anche all’estero (Baiocco a Miami). E sono tutti locali ben congegnati, grandi, arredati con giusto stile, alcuni perfino storici (A Casa Tua è nello spazio di un antico forno) per un totale di oltre 500 posti a sedere considerando gli ampi dehor. Il titolare, David Ranucci, coadiuvato dalla figlia Claudia, è anche profondo conoscitore della cucina romana e della sua storia che ben descrive in un libro che è stato presentato per l’occasione. Pizza buona, quella della Pizzottella, leggera e croccante, ma buoni anche i fiori di zucca fritti, e soprattutto il baccalà. Complimenti anche alla spigliata presentazione coordinata dall’esperto Fabio Carnevali.
E’ solo la seconda edizione, ma ci sembra ben oltre, un evento che attrae tanti (ed infatti alle 21 le file alle pizze e per entrare erano imponenti) ed ha subito conquistato il popolo romano. La pizza piace sempre di più e questo evento offre della pizza una bella selezione di interpreti, tipologie, non solo romane e napoletane. Complimenti ad Emiliano De Venuti, l’organizzatore, e al suo team, sempre allegro e collaborativo (tutte ragazze, sarà un caso?).
Abbiamo un debole per questi due chef: Davide Del Duca e Valentino Cassanelli, conosciuti anni fa ad Emergente ed ora avviati al successo, il secondo ha già preso la sua stella michelin nel lussuoso 5 stelle di Forte dei Marmi al Lux Lucis, il primo pensiamo che ci arriverà, speriamo presto. Sono anche amici e lo hanno dimostrato l’altra sera in una cena in comune dove i piatti alternati tra i due hanno comunque seguito un chiaro filo logico conduttore. Una cena sperimentale dove si sono esibiti liberamente improvvisando i dettagli di alcune ricette con la spesa fatta al mercato del mattino. Una serie di piatti pieni di idee, di rimandi e contrasti tra le mille sfumature delle verdure ma non cercando per forza il vegetariano (quasi ovunque entravano carni o pesce, o meglio le loro frattaglie o tagli dimenticati). Ogni piatto quindi una sorpresa, non sempre secondo noi centrata nel gusto, ma alla ricerca a volte del contrasto intrigante o anche spiazzante. Cena cominciata un pò in ritardo, il che però ci ha permesso di godere degli ottimi e collaudati stuzzichini iniziali dell’Osteria Fernanda e del gran pane. Vini de Les Caves de Pyrene anche loro non passavano inosservati.
Non è stato facile il compito dei concorrenti: cucinare poco più che verdure e tuberi, con il solo aiuto del barbecue, ed in sole due ore. Inoltre alla fine è arrivata la pioggia che ha movimentato ulteriormente la gara. Ma bravi tutti perchè aldilà della competizione era questo anche un modo per ritrovarsi e confrontarsi con il giusto spirito in una situazione sicuramente anomala. Guardate queste immagini, magari manca qualcuno, e ci dispiace, ma questo non vuole essere l’album ufficiale dell’evento che sarà invece preparato dai fotografi professionisti che erano presenti.
Oggi chiude Vinoforum, ma ieri sera in extremis siamo riusciti a fare un salto. Un evento che si ripete anno dopo anno con successo, sia per il buon vino, che per il piacere di godersi una serata nel verde della pineta. Bravi gli organizzatori a ideare sempre qualcosa di nuovo. L’evento continua in settimana con la birra che prenderà il posto al vino.
Un pò cotto, dopo la tre giorni di Rieti, ma non potevo mancare ad un evento che ho sempre seguito dall’inizio, da più di nove anni! Ed eccoci così all’Hotel Regina Baglioni, per presentare il bel libro di Tania e Luciana, due giovani giornaliste sveglie e sempre presenti. Stefano ci ha allietato con i suoi trapizzini e tutti eravamo sulla stessa linea: la pizza più che “gourmet” deve essere “buona”. Poi Mattia Spadone, tra i più bravi giovani chef,ma anche tra i più modesti e riservati, ha fatto la sua idea di parmigiana trasparente, che è piaciuta molto.
10 anni di Vinoforum e complimenti a Emiliano e Maurizio De Venuti che ogni anno propongono sempre nuove cose. La formula è collaudata e piacevole grazie anche alla primavera romana che sembra finalmente assestarsi. Siamo qui per presentare i 10 anni di Pandolea, l’associazione delle Donne dell’Olio portata avanti con determinazione e grinta dall’infaticabile Loriana Abbruzzetti. Un momento di allegria e poi in giro a salutare qualche amico.
B&B non bed and breakfast, ma birra e bufala. Si può? l’abbinamento è classico e anzi collaudatissimo, se pensiamo alla pizza margherita ad esempio, o ad altre preparazioni dove la mozzarella viene cucinata (in carrozza altro esempio). I problemi nascono a crudo, quando la bufala da (secondo noi) il massimo di sè, ma è anche un “massimo” molto delicato, elegante, che rischia di essere sopraffatto da un abbinamento invadente.
Serata dei giovani chef al Bikini. Giovani? qui nessuno ti controlla il passaporto e la flessibilità è la parola d’ordine accanto all’allegria, quindi diciamo che erano tutti giovani per voglia di fare e partecipare. E anche tra gli ipermaturi c’era voglia di allegria e di godersi la serata graziata dalla pioggia che è comparsa solo a metà giornata, proprio quando ci doveva essere la gita in barca poi annullata per il terremoto. Come dire che Gennaro non solo è bravo, ma anche fortunato: le azzecca tutte. (continua)