Sono al momento solo 7, ma sono nomi che contano e che tutti gli addetti ai lavori conoscono. L’elite degli importatori e distributori che comunque non vuole essere una “cupola” segreta, ma aprirsi a nuovi ingressi e ai media. Tutti hanno nel loro carnet almeno uno champagne e ieri a Roma si è per l’appunto celebrata la giornata dello Champagne. Da qui l’invito per brindare e raccogliersi attorno ad un tavolo nella tranquillità di un famoso ristorante romano, il San Lorenzo, che si è confermato all’altezza sia per il servizio che per i piatti in abbinamento. Visto il parterre,non era poi un’impresa facile accontentare tutti. Per informazioni su questo Club: Francesca Pelagotti 3667062302.
Luciano Pignataro
La Festa a Vico ha un successo inarrestibile e stende ad allungarsi lungo la settimana. Da due a tre giorni e questa volta abbiamo pure un’anteprima e un proseguio mercoledì con la pizza. Vi raccontiamo l’anteprima, non fino in fondo perchè per precedenti impegni avevamo già prenotato a Ravello e quindi prima di mezzanotte abbiamo lasciato la lunga cena per rientrare. Un’anteprima comunque con i fiocchi, visto il parterre dei cuochi.
E arriva il giorno della finale! che coincide anche con l a pioggia. Monica Piscitelli presenta la sua guida sulle migliori pizzerie di Napoli e stretti dentro ai gazebi gli chef subiscono un pò di disagi, ma la legge (cioè la pioggia) è uguale per tutti. E nonostante il condimento inaspettato (di acqua piovana), i piatti escono veloci, pieni di sapori e colori. Colpisce il giovane Luca Abbruzzino con la sua spontanea eleganza, preciso e attento Mirko Balzano, ma forse erano meglio i suoi piatti del giorno prima, la lotta si capisce subito che si concentra tra Felice Sgarra dell’Umami di Andria e Andrea Napolitano del Buco di Sorrento.
Ciro Salvo e Stefano Callegari, due grandi piazzioli e due idee di pizza a confronto. Quella napoletana, classica e tradizionale, con l’impasto leggero molle che a volte sembra quasi poco cotto e che poi in bocca si scioglie soave; quella romana dove l’impasto è leggermente più croccante, la cottura più pronunciata fino quasi al bruciato per aggiungere una nota d’amaro alla dolcezza del condimento. E con loro Enzo Coccia e Gino Sorbillo, ad alternarsi al magico forno Ferrara tra la gente entusiasta. E a proposito di forno, vedete: http://youtu.be/yAc9_tclp40
Un tempo incerto ci fa un pò sospirare, ma la giornata va avanti con il conforto di tanto pubblico. Via Caracciolo è piena, il Castel dell’Ovo pure. Qui al Circolo il pubblico trova tanti sponsor, tanti prodotti interessanti e il forno delle pizza fa gran richiamo. I primi tre chef in gara rappresentano un pò tutta la regione campana. Vengono da Avellino, Caserta e Salerno e alla fine vince quello di Avellino, con due ricette originali e convincenti.
Maccaturo, questo il nome del tovagliolo, quello a scacchi bianchi e rossi, un pò grezzo e pesante, dove si usava mettere la polpetta, la parmigiana, l’avanzo del pasto del giorno precedente o la pietanza fatta espresso. In genere piccoli bocconi saporiti e sostanziosi , gustosi e corroboranti per gente che aveva lavorato duramente tutta la giornata e poi a sera doveva ritemprarsi.
Dai templi greci, abituale sede delle precedenti edizioni, a Capodifiume, una location altrettanto straordinaria tra campi, fiumi e piccole cascate. Barbara Guerra e Albert Sapere, organizzatori degli incontri de Le Strade della Mozzarella, quest’anno anche in accordo con il Consorzio della mozzarella di bufala campana, ci fanno sempre di più amare Paestum e ovviamente il prodotto principe del luogo: la mozzarella di bufala. Quest’anno un programma fitto di incontri di alto livello, e accanto alla bufala anche un piccolo nucleo di produttori del Cilento e non solo.
di Luigi Cremona e Luciano Pignataro