Un dream team alla guida di questa Osteria: Luca Gardini in sala e i fratelli Leoni in cucina! Poteva nascere un ristorante stellato, e invece puntano tutto su questa Osteria, di nome e di fatto, senza falsi messaggi. Siamo al limite del centro storico, vicini alla chiesa di San Domenico. Un piccolo dehor all’ingresso con dietro una saletta e un tavolo, poi si scende (volendo) nel basement, o meglio si sale al primo piano per trovare due salette ben arredate, in semplice stile marinaro, con parecchi tavoli, acustica migliorabile, illuminazione diffusa. L’ambiente è da trattoria, ma qualcosa di speciale si avverte subito: la scelta dei vini non è banale (ovviamente quando parliamo di Luca Gardini, un vero fenomeno del mondo dei vini), i prezzi ragionevolissimi. I piatti sembrano un pò frettolosi, senza particolare cura nella presentazione, ma la differenza la si nota poi subito nella qualità della materia prima utilizzata (il pescato migliore e saporito dell’Adriatico) e nei riusciti abbinamenti dello chef, Marcello Leoni, al quale non manca tecnica, classe ed esperienza. I classici tortellini rivivono splendidamente nel brodo di pesce, la crema di lenticchie si ravviva con i totanetti, i tagliolini con garusoli meritano la lode. Ovvio, nella velocità di esecuzione (il locale è sempre pieno, e la brigata un pò stringata) qualcosa ogni tanto si perde (le canocchie troppo gratinate, gli gnocchi con troppo formaggio di fossa, il brodetto di scorfano un pò pesante), ma nel complesso è da lodare l’impegno, il rapporto prezzo qualità, il non cercare la stella, quanto una formula più conveniente e appagante per un largo pubblico di appassionati.
Marcello Leoni
Non solo vini ma anche espositori e chef. Quest’ultimi di ottimo calibro e selezione, il che non stupisce visto che tra gli organizzatori c’erano Anna Morelli e Lido Vannucchi. Ci siamo goduti le idee dei più giovani, come Oliver Piras, di quelli più famosi come Marcello Leoni e Aurora Mazzucchelli, per finire con la classe di Valeria Piccini che ha presentato il suo “cuore” di mamma, visto che era anche la festa della mamma.
Leoni si nasce e a Marcello non mancano il coraggio e le idee. L’Osteria è a fianco del ristorante, e si presenta non come un posto accanto di serie B, quanto come un’alternativa semplice giocosa e aperta agli eventi. Abbiamo solo sbagliato il momento, a pranzo qui spopola il buffet, invece siamo venuti nell’unico giorno, il sabato, quando manca questa formula. Il ripiego è stato così così: un polpo molle e privo di sprint e un buon hamburgher ahimè troppo cotto. Capiteremo meglio un’altra volta, ma intanto ci godiamo il buon caffè e le chiacchere e progetti a non finire dell’effervescente Marcello.
Marcello Leoni apre il suo ristorante a Bologna. L’anno scorso una nostra poco felice scheda dette adito a una lunga polemica su questo ristorante che sembrava non aprisse più (e noi sbagliammo clamorosamente le previsioni). Oggi si presenta con grandi ambizioni e in effetti il locale è veramente spettacolare. Aspettiamo un pò di rodaggio prima di andare a vedere se lo stile di Marcello è rimasto brillante come un tempo. Per ora si merita i nostri auguri.
Anno di cambiamenti per gli ex del Trigabolo. Bruno Barbieri ha lasciato Villa del Quar (diretto in SudAmerica?), Igles Corelli lascia le Tamerici per la Toscana (a Pescia, aprirà ATMAN in piazza Roma con Paolo Rossi), anche i fratelli Leoni (Marcello qui sopra nella foto) si muovono (di poco, rispetto ai primi due). Lasciano il Sole di Trebbo per la nuova struttura dell’ Unipol a via Stalingrado, poco distanti dalla Fiera e dalla tangenziale. Si chiamerà, ovviamente: I LEONI! Auguri.