30 anni di Soste e in 30 anni l’Associazione ha indubbiamente rappresentato il meglio della ristorazione italiana. Ne hanno fatto parte praticamente tutti, anche se magari qualcuno è entrato ed uscito. In questi trentanni forse si sarebbe potuto fare qualcosa in più per valorizzare la cucina italiana, ma almeno questa volta si presentano con un libro completo ed originale che fotografa al meglio lo status attuale.
Marco Bolasco
I quattro finalisti del Premio Miglior Chef Emergente del Nord Italia: Massimo Mentasti, Alessandro Procopio, Luca Mancini e Alessandro Bellingeri. Si sono sfidati ieri a Riccagioia difronte ad una giuria di giornalisti esperti tra cui Fausto Arrighi, presidente di giuria e Marco Bolasco slowfood editore. La gara si è conclusa con la proclamazione del vincitore Alessandro Bellingeri e altre due premiazioni d’eccezione. La prima ai ragazzi dell’Istituto Alberghiero di Santa Chiara che hanno con grande entusiasmo contribuito al servizio durante l’evento, la seconda, più che una premiazione, è stato un tributo alla carriera di Fausto Arrighi direttore della Guida Michelin Italia, amico e maestro.
Salone del Gusto 2012: un pò come il Vinitaly, sempre più criticato, ma sempre più seguito dal grande pubblico e dagli operatori. Un gran casino, un gran mercato, ma ci si ritrovano poi tutti. E’ tempo di crisi, calano i consumi, ma qui tutti hanno venduto e in misura maggiore dello scorso anno, un segnale che in Italia si può stringere la cinghia ma non si rinuncia ormai alal qualità della tavola.
Carrellata senza fine di chef da tutto il mondo (qui sopra Paolo Lopriore) e sempre più ampia anche la presenza di espositori e di pubblico con gli spazi aumentati come la ressa dei visitatori. L’Identità perde l “identità” in questa crescita? Forse, ma sempre di più diventa luogo d’incontro: c’erano veramente tutti, o quasi, nonostante le pesanti condizioni meteo.
Marco Bolasco e Marco Trabucco firmano queste interessanti “Cronache Golose”. 50 storie di ristoranti storici che hanno fatto grande la ristorazione italiana. 50 esempi, non tutti a lieto fine, pensiamo al Trigabolo, ma che hanno reso la storia gastronomica di questi anni varia e interessante. E per me che li ho vissuti e conosciuti tutti, sono 50 bei ricordi. Grazie Marco e Marco.
Con l’amico Marco Bolasco andiamo a scoprire questo nuovo locale del centro storico. Meno di mezzo secolo in due, e si danno giustamente da fare: Alessandro Gioda in sala e Stefano Malvardi in cucina, che pur giovanissimo, è già stato da Alain Ducasse e recentemente a La Valle di Trofarello, un luogo piacevole e corretto. Cucina volenterosa, fanno pure una buona birra artigianale, prezzi corretti: Quanto Basta.
Appena pescato , poi cotto e mangiato, veramente buono questo pulpetiello affogato, e prima e dopo tanti altri assaggi, con ottimi ingredienti alla base, buoni sapori e qualche piccola ingenuità.
A parlarne bene sono in tanti a cominciare dall’ amico Marco Bolasco che ha un palato fine. Qui poi non è solo questione di palato, ma di ambiente, di prezzi corretti, di prodotti selezionati e soprattutto di quel senso di convivialità che purtroppo tante volte manca anche in tavole che dovrebbero sposarne la causa e il valore. Consorzio a Torino.
Si presenta a Roma la nuova guida dei vini di Slow Food, con tutto lo staff dirigenziale presente a cominciare dal suo storico e carismatico fondatore: Carlo Petrini.
Qui sopra Giovanni Grasso con Igor Macchia, Chiara e tanti altri giovani e bravi compagni di brigata. La Credenza sono loro, ma la Credenza è anche il patrimonio di ricette, di amicizie, di clienti che anno dopo anno si sono integrati. Grasso&Co sono affiatati e coesi, investono nei contatti, nelle esperienze all’ estero, nei giri per il mondo.