Prima giornata di gara di Emergente Sala Sud. Ecco i concorrenti: Daniele Briola già responsabile di sala di Masseria Guida, Ivana Iemmolo maitre del ristorante VotaVota a Marina di Ragusa (RG), Giuseppe Zuottolo Junior Assistant Restaurant Manager de L’Olivo Gourmet Restaurant ad Anacapri (SA), Gennaro Graziano chef de rang di Veritas restaurant a Napoli, Carlo Gallo in sala presso ristorante Abbruzzino a Catanzaro, Stefano Zimeo chef de rang di Le Monzù a Capri (NA), Alessandra Quattrocchi del ristorante Modì a Torregrotta (ME), Annalisa Piccolo maitre e sommelier di Markus a San Paolo Bel Sito (NA), Giuseppe Ventriglia maitre e sommelier di Agristor Le Due Torri a Presenzano (CE), Elisabetta Falanga maitre del Ristorante Pizzeria Haccademia di Terzigno (NA) ed infine Antonio Clemente Biscione responsabile di sala di Streat “Umori e Sapori” a Cancellara (PZ). Si inizia con la prova dei vini condotta dal sommelier del Comandante Mario Vitiello, per arrivare all’assaggio del parmigiano reggiano in 3 stagionature diverse. Questo il preludio per poi passare alla prova pratica: il servizio di un menù di 3 portate di pasta di Di Martino ai 60 ospiti illustri convenuti ed invitati per l’occasione. Difficile citarli tutti, ma ci sono giornalisti come Santa Di Salvo e Tommaso Esposito, direttore di albergo e della ristorazione come Canio Sabia, Stefano Giancotti, Marco Carli, Paolo Gramaglia, ex concorrenti ora famosi come Bonny Ferrara e Fued Achaab, oltre ai nostri sponsor che ringraziamo e ai quali si è aggiunto GIggi Muroli de I Sogni del Latte. Prova impegnativa, a stretto contatto con gli ospiti e prova molto seguita grazie alla grande collaborazione dello staff del Pasta Bar Di Martino che si è messo a totale disposizione e che ringraziamo sentitamente. Oggi la seconda giornata che si concluderà con la premiazione.
Marco Carli
Il vecchio Principe non c’è più ma il nuovo sembra in salute. Partiamo però dal vecchio, che negli anni novanta ha rappresentato a lungo una delle poche soste di pregio dell’entroterra con il fascino di un arredo in perfetto stile pompeiano che raccontava e riprendeva gli antichi fasti, anche da un punto di vista gastronomico grazie ai menù ispirati all’antica città. Oggi tutto questo non c’è più, la nuova sede è più defilata, in una via laterale, ma il nuovo ambiente ha stile, moderno ma non modaiolo, e ti mette a giusto agio. Il piano di sopra ed un jardin d’hiver completeranno l’offerta, ma già oggi la sala accoglie con garbo e giuste maniere. In cucina è il figlio di Pina e Marco Carlo, storici titolari del Principe, arricchitosi di esperienze importanti anche all’estero con in sala la compagna Claudia. La cucina ha ambizioni, vuole offrire una rilettura moderna di ricette e prodotti tradizionali, trae stimolo e respiro dal percorso formativo dello chef. Secondo noi è nella giusta direzione, ma torneremo per controllarne l’evoluzione. Gli antipasti leggeri ed eleganti si fanno ben apprezzare. I primi risultano più barocchi quasi fosse un’altra mano dietro i fornelli, mentre i secondi ritrovano un maggior equilibrio, ed infine sui dessert c’è ancora da lavorare.