Seconda giornata di gara con la premiazione delle strutture migliori per l’ospitalità secondo la guida del Touring Club Italiano, e due batterie di gare riservate al nordest (con Liguria). Due belle sfide seguitissime dal folto pubblico degli appassionati, ed alla fine vanno alla finale di lunedì (cioè oggi): Michele Lazzarini sous chef al St Hubertus di San Cassiano e Pietro Montanari della Cesoia di Bologna. Che si ritroveranno in finale anche i tre finalisti prescelti il sabato. Per la pizza in finale ritroveremo: Niccolò Serradei di O Fiore Mio, Matteo Finazzi della pizzeria Brian, Indrit Haraciu di Berberè, Matteo Attianese della Cascina dei Sapori.
Marco Colognese
E qui riproponiamo alcune immagini dell’ultima giornata, sicuramente la più densa di emozioni, con le premiazioni dei ristoranti meritevoli del centrosud (e ringraziamo veramente i tanti ristoratori arrivati anche da lontano), e poi la finale del Premio miglior Chef Emergente d’Italia 2015. Come sapete Olvier Piras dell’Aga di San Vito Cadore ha vinto su Gianfranco Bruno de La Masseria del Falco di Forenza e su Nikita Sergeev de L’Arcade di Porto San Giorgio. Ancora complimenti a loro e penso sia interessanti rivederli in queste foto.
Una bella serata allietata dallo champagne, dalla bella clientela che ha aderito e dai piatti di 4 donne chef che non si conoscevano a inizio serata e che ahnno subito solidarizzato con allegria e professionalità. Ogni mese una di loro sarà protagonista con Liù qui allo Sporting per una serata a 4 mani fino ad ottobre. Brava Lorenza che ha organizzato il tutto, a me è toccato l’arduo compito di occuparmi dello champagne!
Tanti gli avvenimenti della seconda giornata. Continua la selezione degli chef e passano il turno Luca Caviola del ‘Chimpl della val di Fassa, e Oliver Piras dell’Aga di San Vito di Cadore, al temrine di una sfida di ottimo livello con gli altri due chef veneti: Alberto Basso e Andrea Rossetti. In parallelo continua la gara della pizza e si aggiungono le premiazioni del Touring Club: è la volta degli alberghi, oggi lunedì è il turno dei ristoranti. Un ringraziamento dovuto al numeroso pubblico che nonostante l’inclemenza del teempo è accorso numeroso.
10 anni di sparkling, storia di un evento piccolo, ma di successo. Merito di tanti ma in primo luogo della famiglia Bianchi Pizziol che tanto si è impegnata per fare di questo evento qualcosa di diverso e comunque piacevole e interessante. Merito del lavoro di tanti, della bontà dei loro Franciacorta che scandiscono tempi e ricette, della partecipazione spontanea e convinta di tanti nostri colleghi con i quali è un piacere ritrovarsi. Poi c’è la gara, un concorso serio, ma dove vince chi partecipa anche se alla fine, come è giusto sia, c’è anche un vincitore. Questa volta, meritatamente, Enrico Bartolini.
Conosciamo da oltre venti anni Corrado Fasolato e l’abbiamo seguito nel suo percorso di crescita, da Borgo San Felice alla Siriola, e poi al Met, per ritrovarci ora in questo Spinachile Resort. Per ora di resort c’è poco, pensiamo arrampicandoci sotto la pioggia lungo una stradina un pò impervia, arrivando poi in mezzo al fango e finalmente alla struttura che intravediamo appena nella nebbia. Ma appena entrati ecco il calore di questa famiglia, che bello rivedere Veronica, che abbiamo visto praticamente nascere, ora affiancare la mamma, e poi Corrado sempre uguale, sembra che gli anni non siano mai passati. E anche in cucina è sempre un piacere assaggiare i suoi piatti, brillanti ed estrosi, pieni di gusto e di vitalità. L’unico appunto è che sono ancora legati molto alla precedente esperienza lagunare e devono ora essere maggiormente inseriti nel contesto. E di questo parliamo con Corrado che ci racconta appunto quello che ha in mente di fare. C’è la nebbia, ma ci immaginiamo la splendida posizione, il panorama che arriva fino alla laguna, il verde dei boschi, i 5 ettari di respiro che la struttura ha intorno e dove Corrado ha cominciato a costruire la sua azienda: oliveti e frutteti, orto ed erbe aromatiche, capre ed animali da cortile. Ecco tutto questo richiede tempo e sforzo, ma Corrado è sereno e determinato e sicuramente riuscirà nel suo intento, il Resort diventerà tale e noi torneremo volentieri a brindare con questo valente chef.
I quattro finalisti del Premio Miglior Chef Emergente del Nord Italia: Massimo Mentasti, Alessandro Procopio, Luca Mancini e Alessandro Bellingeri. Si sono sfidati ieri a Riccagioia difronte ad una giuria di giornalisti esperti tra cui Fausto Arrighi, presidente di giuria e Marco Bolasco slowfood editore. La gara si è conclusa con la proclamazione del vincitore Alessandro Bellingeri e altre due premiazioni d’eccezione. La prima ai ragazzi dell’Istituto Alberghiero di Santa Chiara che hanno con grande entusiasmo contribuito al servizio durante l’evento, la seconda, più che una premiazione, è stato un tributo alla carriera di Fausto Arrighi direttore della Guida Michelin Italia, amico e maestro.
Emergente Nord, le prime ricette
Il meglio dell’ Oltrepò era lì, a seguire da vicino la competizione. Come tutte le gare ci si appassiona, soprattutto perchè, accanto all’ impegno dei cuochi, vive e partecipa il mondo dei prodotti e dei produttori.